Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 17


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Il mio spirito vien meno,
i miei giorni si spengono;
non c'è per me che la tomba!
1 Il mio spirito si dissolve, I miei giorni sono spenti, I sepolcri mi aspettano.
2 Non sono io in balìa di beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
2 Non ho io appresso di me degli schernitori? E l’occhio mio non dev’egli sopportare le loro provocazioni?
3 Sii tu la mia garanzia presso di te!
Qual altro vorrebbe stringermi la destra?
3 Deh! metti pegno, dammi sicurtà per piatir teco; Chi sarà colui che mi toccherà nella mano?
4 Poiché hai privato di senno la loro mente,
per questo non li lascerai trionfare.
4 Perciocchè, quant’è a costoro, tu hai nascosto il senno al cuor loro, E però tu non li innalzerai.
5 Come chi invita gli amici a parte del suo pranzo,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono;
5 Di chi parla fra gli amici per lusinga Anche gli occhi de’ figliuoli saranno consumati.
6 così son diventato ludibrio dei popoli
sono oggetto di scherno davanti a loro.
6 Egli mi ha posto per servir di proverbio a’ popoli, Ed io sono pubblicamente menato attorno in sul tamburo.
7 Si offusca per il dolore il mio occhio
e le mie membra non sono che ombra.
7 E l’occhio mio è tutto raggrinzato di sdegno, E tutte le mie membra son simili ad un’ombra.
8 Gli onesti ne rimangono stupiti
e l'innocente s'indigna contro l'empio.
8 Gli uomini diritti stupiranno di questo, E l’innocente se ne commoverà per cagion dell’ipocrita.
9 Ma il giusto si conferma nella sua condotta
e chi ha le mani pure raddoppia il coraggio.
9 Ma pure il giusto si atterrà alla sua via, E colui ch’è puro di mani vie più si raffermerà
10 Su, venite di nuovo tutti:
io non troverò un saggio fra di voi.
10 Or ravvedetevi pure voi tutti, e poi venite; Non troverò io alcun savio fra voi?
11 I miei giorni sono passati, svaniti i miei
progetti,
i voti del mio cuore.
11 I miei giorni son passati via; I miei disegni, i proponimenti del mio cuore son rotti.
12 Cambiano la notte in giorno,
la luce - dicono - è più vicina delle tenebre.
12 La notte mi è cangiata in giorno, La luce è di presso seguita dalle tenebre.
13 Se posso sperare qualche cosa, la tomba è la mia
casa,
nelle tenebre distendo il mio giaciglio.
13 Se io mi trattengo di speranza, il sepolcro sarà la mia casa, Io farò il mio letto nelle tenebre.
14 Al sepolcro io grido: "Padre mio sei tu!"
e ai vermi: "Madre mia, sorelle mie voi siete!".
14 Già ho gridato alla fossa: Tu sei mio padre; Ed a’ vermini: Voi siete la madre, e la sorella mia.
15 E la mia speranza dov'è?
Il mio benessere chi lo vedrà?
15 Ed ove è ora la mia speranza? Sì, la mia speranza? chi la potrà vedere?
16 Scenderanno forse con me nella tomba
o caleremo insieme nella polvere!
16 Le mie speranze scenderanno nel fondo del sepolcro; Conciossiachè il riposo di tutti ugualmente sia nella polvere