Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Siracide 34


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Vana spes et mendax viro insensato,
et somnia extollunt imprudentes.
1 Speranze vane e illusioni ha l'insipiente, e i sogni dan baldanza agl'insensati.
2 Quasi qui apprehendit umbram et persequitur ventum,
sic et qui attendit ad visa noctis.
2 Come chi agguanta un'ombra e corre dietro al vento, cosi chi bada a' sogni fallaci.
3 Hoc secundum hoc visio somniorum,
ante faciem hominis similitudo faciei.
3 Cosa di fronte a cosa é la visione del sogno, [quale] l'immagine d'un uomo di fronte all'uomo.
4 Ab immundo quid mundabitur?
Et a mendace quid verum dicetur?
4 Da [fonte] Impuro che potrà uscir di puro? e da ciò ch'è bugiardo che cosa s'avrà di vero?
5 Divinationes et auguria et somnia vanitas est,
5 Divinazione falsa, auguri bugiardi e sogni di malvagi, son vanità, e come [il cuore] d'una partoriente va fantasticando il tuo cuore.
6 et, sicut parturientis, cor phantasias patitur.
Nisi ab Altissimo fuerit emissa visitatio,
ne dederis in illis cor tuum.
6 Salvo che [que' sogni] non sian mandati dal l'Altissimo, che ti visita, non por mente ad essi.
7 Multos enim errare fecerunt somnia,
et exciderunt sperantes in illis.
7 Molti invero furon tratti in errore da' sogni, e quel che ci speravano, rimaser delusi.
8 Sine mendacio consummabitur verbum legis,
et sapientia in ore fideli consummatio.
8 Senza Inganno [invece] si compie la parola della legge e la sapienza in bocca del fedele si appiana.
9 Vir, qui peregrinatus est, multa didicit,
et, qui multa expertus est, enarrabit scienter.
9 Chi non è stato provato, che sa egli? L'uomo sperimentato in molte cose, sa molto, e chi ha imparato molto, ragiona con saggezza.
10 Qui non est expertus, pauca recognoscit,
qui autem peregrinatus est, multiplicat astutiam.
10 Chi non ha provato, poco sa: ma chi è andato in qua e in là, ha molto accorgimento.
11
11 Chi non è stato provato, che sa egli? ma chi è stato raggirato, abbonda in scaltrezza.
12 Multa vidi errando
et plurima verba intellexi;
12 Molte cose ho visto vagando qua e là, e il mio sapere va oltre le mie parole.
13 aliquoties usque ad mortem periclitatus sum
et horum causa liberatus sum.
13 Talvolta fui persino in pericolo di morte, a cagione di ciò e fui salvo per la grazia di Dio.
14 Spiritus timentium Dominum vivet,
et in respectu illius benedicetur.
14 Lo spirito di quelli che temono il Signore vivrà e dallo sguardo di lui sarà benedetto.
15 Spes enim illorum in salvantem illos,
et oculi Dei in diligentes se.
15 La speranza di loro è in colui che li salva, e gli occhi di Dio su quelli che lo amano.
16 Qui timet Dominum, nihil trepidabit
et non pavebit, quoniam ipse est spes eius.
16 Chi teme il Signore non tremerà di nulla e non avrà paura perchè è egli la sua speranza.
17 Timentis Dominum beata est anima eius.
17 Beata l'anima di chi teme il Signore!
18 Ad quem respicit? Et quis est fortitudo eius?
18 a chi guarda egli e chi è il suo sostegno?
19 Oculi Domini super timentes eum:
protector potentiae, firmamentum virtutis,
tegimen ardoris et umbraculum meridiani,
19 Gli occhi del Signore son sopra coloro che lo temono: egli è un protettore potente, un forte sostegno, un riparo contro il vento infocato [dell'Oriente] e uno schermo contro [il caldo] del mezzodì,
20 custodia offensionis et adiutorium casus,
exaltans animam et illuminans oculos,
dans sanitatem vitae et benedictionem.
20 una salvaguardia dall'inciampare e un aiuto contro le cadute colui che innalza l'anima e illumina gli occhi che dà salute e vita e benedizione.
21 Dominus solus sustinentibus se
in via veritatis et iustitiae.
21 L'offerta di chi sacrifica cosa mal acquistata è immonda [e irrisoria], nè sono accette [a Dio] le irrisioni degli iniqui.
22 Immolantis ex iniquo, oblatio maculata,
et non sunt beneplacitae hostiae iniustorum.
22 Il Signore [è] solo per quelli che si mantengono nella via della verità e della giustizia.
23 Dona iniquorum non probat Altissimus
nec respicit in oblationes iniquorum
nec in multitudine sacrificiorum eorum propitiabitur peccatis.
23 I doni degli empi non gradisce l'Altissimo, e non degna d'uno sguardo le offerte degl'iniqui, per molti che siano i loro sacrifizi, perdona i peccati.
24 Qui offert sacrificium ex substantia pauperum,
quasi qui victimat filium in conspectu patris sui.
24 Chi offre un sacrifizio con la roba de' poveri, è come chi scanna un figliuolo sotto gli occhi del padre.
25 Panis egentium vita pauperum est;
qui defraudat illum, homo sanguinis est.
25 Il pane de' bisognosi è la vita de' poveri: chi lo ruba è un assassino.
26 Qui aufert in sudore panem,
quasi qui occidit proximum suum;
26 Chi toglie a uno il sudato pane, è come chi uccide il prossimo:
27 et effundit sanguinem,
qui fraudem facit mercennario.
27 chi sparge il sangue e chi defrauda il mercenario son fratelli.
28 Unus aedificans et unus destruens;
quid prodest illis nisi labor?
28 Uno fabbrica e l'altro distrugge: che ci guadagnano se non la fatica?
29 Unus orans et unus maledicens;
cuius vocem exaudiet Deus?
29 Uno prega e l'altro impreca: di chi ascolterà la voce il Signore?
30 Qui baptizatur a mortuo et iterum tangit eum:
quid proficit lavatio illius?
30 Chi si lava a motivo d'un morto e [poi] novamente lo tocca a che giova la sua abluzione?
31 Sic homo, qui ieiunat pro peccatis suis,
et iterum vadens et eadem faciens.
Orationem illius quis exaudiet?
Aut quid proficit humiliando se?
31 Cosi l'uomo che digiuna per i suoi peccati, e [poi] novamente commette le stesse cose:
32 che gli giova l'essersi umiliato, e chi ascolterà la sua preghiera?