Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 24


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Laus sapientiae.
Sapientia laudabit animam suam et in Deo honorabitur
et in medio populi sui gloriabitur
1 La sapienza fa il proprio elogio,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
2 et in ecclesia Altissimi aperiet os suum
et in conspectu virtutis illius gloriabitur
2 Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria:
3 et in medio populi sui exaltabitur
et in plenitudine sancta admirabitur
3 «Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo
e come nube ho ricoperto la terra.
4 et in multitudine electorum habebit laudem
et inter benedictos benedicetur dicens:
4 Io ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
5 “ Ego ex ore Altissimi prodivi,
primogenita ante omnem creaturam.
5 Ho percorso da sola il giro del cielo,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
6 Ego feci in caelis, ut oriretur lumen indeficiens,
et sicut nebula texi omnem terram.
6 Sulle onde del mare e su tutta la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso dominio.
7 Ego in altissimis habitavi,
et thronus meus in columna nubis.
7 Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo,
qualcuno nel cui territorio potessi risiedere.
8 Gyrum caeli circuivi sola
et in profundum abyssi ambulavi,
8 Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele”.
9 in fluctibus maris et in omni terra steti
9 Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
10 et in omni populo et in omni gente primatum habui
10 Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
11 et omnium excellentium et humilium corda virtute calcavi.
In his omnibus requiem quaesivi:
cuius in hereditate morabor?
11 Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
12 Tunc praecepit et dixit mihi Creator omnium,
et, qui creavit me, quietem dedit tabernaculo meo
12 Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità.
13 et dixit mihi: “In Iacob inhabita et in Israel hereditare
et in electis meis mitte radices”.
13 Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell’Ermon.
14 Ab initio ante saecula creata sum
et usque ad futurum saeculum non desinam.
14 Sono cresciuta come una palma in Engàddi
e come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura
e come un platano mi sono elevata.
15 Et in tabernaculo sancto coram ipso ministravi,
et sic in Sion firmata sum
et in civitate similiter dilecta requievi,
et in Ierusalem potestas mea.
15 Come cinnamòmo e balsamo di aromi,
come mirra scelta ho sparso profumo,
come gàlbano, ònice e storace,
come nuvola d’incenso nella tenda.
16 Et radicavi in populo honorificato
et in parte Domini, in hereditate illius,
et in plenitudine sanctorum detentio mea.
16 Come un terebinto io ho esteso i miei rami
e i miei rami sono piacevoli e belli.
17 Quasi cedrus exaltata sum in Libano,
et quasi cupressus in montibus Hermon.
17 Io come vite ho prodotto splendidi germogli
e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza.
18 Quasi palma exaltata sum in Engaddi,
et quasi plantatio rosae in Iericho.
18 Io sono la madre del bell’amore e del timore,
della conoscenza e della santa speranza;
eterna, sono donata a tutti i miei figli,
a coloro che sono scelti da lui.
19 Quasi oliva speciosa in campis,
et quasi platanus exaltata sum iuxta aquam in plateis.
19 Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei frutti,
20 Sicut cinnamomum et balsamum aromatizans odorem dedi;
quasi myrrha electa dedi suavitatem odoris.
20 perché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi vale più del favo di miele.
21 Et quasi storax et galbanus et ungula et gutta,
et quasi libani vapor in tabernaculo.
21 Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me avranno ancora sete.
22 Ego quasi terebinthus extendi ramos meos,
et rami mei rami honoris et gratiae.
22 Chi mi obbedisce non si vergognerà,
chi compie le mie opere non peccherà».
23 Ego quasi vitis germinavi gratiam,
et flores mei fructus honoris et honestatis.
23 Tutto questo è il libro dell’alleanza del Dio altissimo,
la legge che Mosè ci ha prescritto,
eredità per le assemblee di Giacobbe.
24 Ego mater pulchrae dilectionis et timoris
et agnitionis et sanctae spei.
24 Non cessate di rafforzarvi nel Signore,
aderite a lui perché vi dia vigore.
Il Signore onnipotente è l’unico Dio
e non c’è altro salvatore al di fuori di lui.
25 In me gratia omnis viae et veritatis,
in me omnis spes vitae et virtutis.
25 Essa trabocca di sapienza come il Pison
e come il Tigri nella stagione delle primizie,
26 Transite ad me, omnes, qui concupiscitis me,
et a generationibus meis implemini.
26 effonde intelligenza come l’Eufrate
e come il Giordano nei giorni della mietitura,
27 Doctrina enim mea super mel dulcis, et hereditas mea super mel et favum;
27 come luce irradia la dottrina,
come il Ghicon nei giorni della vendemmia.
28 memoria mea in generationes saeculorum.
28 Il primo uomo non ne ha esaurito la conoscenza
e così l’ultimo non l’ha mai pienamente indagata.
29 Qui edunt me, adhuc esurient;
et, qui bibunt me, adhuc sitient.
29 Il suo pensiero infatti è più vasto del mare
e il suo consiglio è più profondo del grande abisso.
30 Qui audit me, non confundetur;
et, qui operantur in me, non peccabunt:
30 Io, come un canale che esce da un fiume
e come un acquedotto che entra in un giardino,
31 qui elucidant me, vitam aeternam habebunt ”.
31 ho detto: «Innaffierò il mio giardino
e irrigherò la mia aiuola».
Ma ecco, il mio canale è diventato un fiume
e il mio fiume è diventato un mare.
32 Haec omnia liber testamenti Altissimi,
32 Farò ancora splendere la dottrina come l’aurora,
la farò brillare molto lontano.
33 lex, quam mandavit nobis Moyses,
hereditas domui Iacob.
33 Riverserò ancora l’insegnamento come profezia,
lo lascerò alle generazioni future.
34 Posuit David puero suo excitare regem ex ipso fortissimum,
et in throno honoris sedentem in sempiternum.
34 Vedete che non ho faticato solo per me,
ma per tutti quelli che la cercano.
35 Lex, quae implet quasi Phison sapientiam
et sicut Tigris in diebus novorum,
36 quae adimplet quasi Euphrates sensum
et quasi Iordanis in tempore messis,
37 quae redundavit disciplina sicut Nilus
et assistens quasi Geon in die vindemiae.
38 Non perfecit primus scire ipsam,
sic nec ultimus investigavit eam.
39 Super mare enim abundavit cogitatio eius,
et consilium illius super abyssum magnam.
40 Ego sapientia effudi flumina,
41 ego quasi trames aquae immensae de fluvio
et sicut aquaeductus exivi in paradisum.
42 Dixi: “ Rigabo hortum meum plantationum
et inebriabo prati mei fructum ”.
43 Et ecce factus est mihi trames in fluvium,
et fluvius meus appropinquavit ad mare.
44 Quoniam doctrinam quasi antelucanum illuminabo
et enarrabo illam usque ad longinquum.
45 Penetrabo omnes inferiores partes terrae
et inspiciam omnes dormientes
et illuminabo omnes sperantes in Domino;
46 adhuc doctrinam quasi prophetiam effundam
et relinquam illam in generationes saeculorum
et non desinam in progenies illorum usque in aevum sanctum.
47 Videte quoniam non soli mihi laboravi,
sed omnibus exquirentibus illam.