Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Siracide 13


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Qui tetigerit picem, inquinabitur ab ea;
et, qui communicaverit superbo, induet superbiam.
1 - Chi tocca la pece, ne rimane insudiciato, e chi se la fa col superbo, mette superbia.
2 Pondus super te ne tollas
et honestiori et ditiori te ne socius fueris.
2 Solleva un peso superiore alle sue forze chi se la fa con uno più nobile di lui: non ti accompagnare con uno più ricco!
3 Quid communicabit caccabus ad ollam?
Quando enim se colliserint, confringetur.
3 Come può la caldaia far lega con la pentola? Quando s'urteranno, questa andrà in pezzi.
4 Dives iniuste egit et fremet,
pauper autem laesus, ipse supplicabit.
4 Il ricco fa un'ingiustizia e sbuffa! il povero è maltrattato, e zitto.
5 Si utilis fueris, assumet te
et, si non habueris, derelinquet te.
5 Se gli apporti [utilità], ti piglierò (con sè], e se non hai [più nulla], ti abbandonerà.
6 Si habes, convivet tecum et evacuabit te
et ipse non dolebit super te.
6 Se possiedi [qualcosa], conviverà con te, e ti spoglierà e non si crucccrà con te.
7 Si necessarius illi fueris, ludet te
et subridens spem dabit narrans tibi bona
et dicet: “ Quid opus est tibi? ”.
7 Se avrà bisogno di te, ti abbindolerà, e sorridente ti darà speranze; ti sarà largo di buone parole, e dirà: «Di che hai bisogno?».
8 Et confundet te in cibis suis,
donec te exinaniat bis et ter
et in novissimo deridebit te;
et postea videns derelinquet te
et caput suum movebit ad te.
8 E ti confonderà con i suoi banchetti, fino a che in due o tre volte t'abbia esaurito, e all'ultimo si farà beffe di te. E più tardi, ti vedrà e ti volterà le spalle, e scuoterà il capo [con spregio] verso di te.
9 Humiliare Deo et exspecta manus eius.
9 Umiliati [allora] a Dio, e aspetta la sua mano.
10 Attende, ne seductus in stultitiam humilieris.
10 Guarda di non lasciarti sedurre, e di non umiliarti [sino] alla stoltezza.
11 Noli esse humilis in sapientia tua,
ne humiliatus in stultitiam seducaris.
11 Non esser [abblcttamente] umile nella tua saggezza, perchè umiliato, tu non sia sedotto a seguir stoltezza.
12 Advocatus a potentiore discede,
et eo magis te advocabit.
12 Se uno più potente t'invita, fatti addietro; perchè così t'inviterà maggiormente.
13 Ne accedas, ne impingaris;
et ne longe sis ab eo, ne eas in oblivionem.
13 Non far l'intruso, per non esser respinto, e non tenerti lontano, per non esser dimenticato.
14 Ne retineas ex aequo loqui cum illo
nec credas multis verbis illius;
ex multa enim loquela tentabit te
et subridens inquiret de absconditis tuis.
14 Non ti mettere a parlar con lui alla pari, e non ti fidare delle molte sue parole; perchè col [suo] gran discorrere ti tenterà, e sorridendo ti caverà di bocca i tuoi segreti.
15 Immitis animus illius conservabit verba tua
et non parcet de malitia et de vinculis.
15 L'animo spietato di lui conserverà le tue parole, e non ti risparmierà guai e catene.
16 Cave tibi et attende diligenter auditui tuo,
quoniam cum subversione tua ambulas.
16 Sta' in guardia e poni ben mente a ciò che ascolti, perchè passeggi con la tua rovina [a fianco].
17 Audiens vero illa
ex somno evigila.
17 Ascoltando tali cose guarda come trasognato e sta' sveglio.
18 Omni vita tua dilige Deum
et invoca illum in salutem tuam.
18 Per tutta la tua vita ama Dio e invocalo a tua salvezza.
19 Omne animal diligit simile sibi:
sic et omnis homo proximum sibi.
19 Ogni animale ama il suo simile: così anche ogni uomo il suo vicino.
20 Omnis caro ad similem sibi coniungetur,
et omnis homo simili sui sociabitur.
20 Ogni carne s'unisce col suo congenere, e ogni uomo s'associa col suo simile.
21 Quid communicabit lupus agno?
Sic peccator iusto.
21 Il lupo avrà mai qualcosa di comune con l'agnello? così il peccatore col giusto!
22 Quae pax hyaenae ad canem?
Aut quae pars diviti ad pauperem?
22 Quale relazione cl può esser tra la iena e il cane? e quale comunanza tra il ricco e il povero?
23 Venatio leonis onager in eremo,
sic et pascua divitum sunt pauperes.
23 Preda del leone è l'onagro nel deserto, e così pasto de' ricchi sono i poveri.
24 Et sicut abominatio est superbo humilitas,
sic et exsecratio divitis pauper.
24 E come è un'abominazione l'umiltà per il superbo, così è un'esecrazione il povero per il ricco.
25 Dives commotus confirmatur ab amicis suis,
humilis autem, cum ceciderit, expelletur et a notis.
25 Il ricco, se tentenna, è sorretto da' suoi amici, il povero, se cade, è buttato via anche da' suoi conoscenti.
26 Diviti decepto multi recuperatores:
locutus est nefaria, et iustificaverunt illum;
26 Se precipita il ricco, molti sono i soccorritori: dice cose insensate, e quelli gli dan ragione.
27 humilis deceptus est, insuper et arguitur:
locutus est sensate, et non est datus ei locus.
27 Precipita il povero? e rimproverato per giunta: dice cose sensate e non gli si dà retta.
28 Dives locutus est, et omnes tacuerunt,
et verbum illius usque ad nubes perducent;
28 Parla il ricco e tutti fan silenzio, e portano alle stelle le sue parole.
29 pauper locutus est, et dicunt: “ Quis est hic? ”
et, si offenderit, insuper subvertent illum.
29 Parla il povero, e dicono: «Chi è costui?», e se incespica, lo buttano a terra.
30 Bona est substantia, cui non est peccatum in conscientia,
et nequissima paupertas in ore impii.
30 Buona è la ricchezza, che non ha il peccato sulla coscienza e trista è la povertà [solo] in bocca all'empio.
31 Cor hominis immutat faciem illius
sive in bona sive in mala.
31 Il cuore dell'uomo ne cambia il volto, sia in bene, sia in male.
32 Vestigium cordis boni facies hilaris:
difficile invenies et cum labore.
32 Il segno d'un cuore felice, un volto ilare, lo troverai diffìcilmente e con pena.