Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 26


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Quomodo nix in aestate et pluvia in messe,
sic indecens est stulto gloria.
1 Come la neve all'estate e come la pioggia alla messe, così lo stolto è indegno della gloria.
2 Sicut avis ad alia transvolans et hirundo volitans,
sic maledictum frustra prolatum non superveniet.
2 Come il passero svolazza, come la rondine vola via, così la maledizione senza motivo non ha effetto.
3 Flagellum equo et camus asino
et virga dorso stultorum.
3 Briglia al cavallo, freno all'asino e bastone per il dorso degli stolti.
4 Ne respondeas stulto iuxta stultitiam suam,
ne tu quoque efficiaris ei similis;
4 Non risponder allo stolto secondo la sua stoltezza, altrimenti rassomigli a lui pure tu.
5 responde stulto iuxta stultitiam suam,
ne sibi sapiens esse videatur.
5 Rispondi allo stolto per la sua stoltezza, perché non si creda di esser saggio.
6 Amputat sibi pedes et iniuriam bibit,
qui mittit verba per manum stulti.
6 Si mutila i piedi, beve la violenza chi invia un messaggio per mezzo di uno stolto.
7 Quomodo molles claudo tibiae,
sic in ore stultorum parabola.
7 Vacillano le ginocchia dello sciancato e il proverbio sulla bocca degli stolti.
8 Sicut qui celat lapidem in acervo,
ita qui tribuit insipienti honorem.
8 Come uno che mette una pietra nella fionda, così è chi dà gloria allo stolto.
9 Spina crescens in manu temulenti,
sic parabola in ore stultorum.
9 Una spina cresce nella mano dell'ubriacone: il proverbio nella bocca degli stolti.
10 Sagittarius, qui conicit ad omnia,
ita qui stultum conducit et qui vagos conducit.
10 Un arciere che ferisce ogni passante è colui che ingaggia uno stolto.
11 Sicut canis, qui revertitur ad vomitum suum,
sic stultus, qui iterat stultitiam suam.
11 Come un cane ritorna al suo vomito, lo stolto ripete la sua stoltezza.
12 Vidisti hominem sapientem sibi videri?
Magis illo spem habebit stultus.
12 Vedi uno che si crede di esser saggio? C'è da sperar più dallo stolto che da lui.
13 Dicit piger: “ Leaena est in via,
et leo in plateis ”.
13 Dice il pigro: "C'è una fiera nella strada, un leone è nelle vie!".
14 Ostium vertitur in cardine suo,
et piger in lectulo suo.
14 La porta gira sul suo cardine e il pigro sul suo letto.
15 Abscondit piger manum in catino
et laborat, si ad os suum eam converterit.
15 Allunga il pigro la sua mano al piatto, ma fa fatica a portarla alla sua bocca.
16 Sapientior sibi piger videtur
septem viris respondentibus sententias.
16 Il pigro si reputa più saggio di sette che rispondono con senno.
17 Apprehendit auribus canem,
qui transiens commiscetur rixae alterius.
17 Come chi prende per la coda il can che passa è chi si impiccia di una lite altrui.
18 Sicut insanit, qui mittit sagittas
et lanceas in mortem,
18 Come colui che per fare il pazzo tira giavellotti, frecce e morte,
19 ita vir, qui decipit amicum suum
et dicit: “ Nonne ludens feci? ”.
19 così è colui che mente al suo prossimo e dice: "Non mi posso divertire?".
20 Cum defecerint ligna, exstinguetur ignis,
et, susurrone subtracto, iurgia conquiescent.
20 Finisce la legna, il fuoco si spegne; non c'è denigratore, la collera si placa.
21 Sicut carbones ad prunas et ligna ad ignem,
sic homo litigiosus ad inflammandas rixas.
21 Carbone sulle braci e legna sopra il fuoco: è l'uomo rissoso che attizza sempre liti.
22 Verba susurronis quasi dulcia
et ipsa perveniunt ad intima ventris.
22 Le parole del denigratore son cibi deliziosi che scendono fino al fondo delle viscere.
23 Sicut argentum sordidum ornans vas fictile,
sic labia levia et cor malum.
23 Argento con scorie spalmato sulla creta: labbra ardenti e cuore malvagio.
24 Labiis suis se dissimulabit inimicus,
cum in corde tractaverit dolos:
24 Chi odia si maschera con le sue labbra, ma cova nel suo intimo l'inganno.
25 quando mollierit vocem suam, ne credideris ei,
quoniam septem abominationes sunt in corde illius;
25 Se aggrazia la sua voce non gli credere: perché ci son sette obbrobri nel suo cuore.
26 operiet odium fraudulenter,
revelabitur autem malitia eius in concilio.
26 Può nascondersi l'odio con la dissimulazione: ma la sua malizia si svelerà nell'assemblea.
27 Qui fodit foveam, incidet in eam;
et, qui volvit lapidem, revertetur ad eum.
27 Chi scava una fossa ci cade e una pietra ricade su chi la rotola.
28 Lingua fallax non amat veritatem,
et os lubricum operatur ruinas.
28 Una lingua bugiarda odia chi ferisce e una bocca sdolcinata produce la rovina.