Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 10


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BIBBIA CEI 2008STUTTGARTENSIA-DELITZSCH
1 Un governatore saggio educa il suo popolo,
il governo dell’uomo di senno è ordinato.
1 גֶּפֶן בֹּוקֵק יִשְׂרָאֵל פְּרִי יְשַׁוֶּה־לֹּו כְּרֹב לְפִרְיֹו הִרְבָּה לַמִּזְבְּחֹות כְּטֹוב לְאַרְצֹו הֵיטִיבוּ מַצֵּבֹות
2 Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;
quale il capo di una città, tali tutti i suoi abitanti.
2 חָלַק לִבָּם עַתָּה יֶאְשָׁמוּ הוּא יַעֲרֹף מִזְבְּחֹותָם יְשֹׁדֵד מַצֵּבֹותָם
3 Un re che non ha istruzione rovina il suo popolo,
una città prospera per il senno dei capi.
3 כִּי עַתָּה יֹאמְרוּ אֵין מֶלֶךְ לָנוּ כִּי לֹא יָרֵאנוּ אֶת־יְהוָה וְהַמֶּלֶךְ מַה־יַּעֲשֶׂה־לָּנוּ
4 Il governo del mondo è nelle mani del Signore;
egli vi suscita l’uomo adatto al momento giusto.
4 דִּבְּרוּ דְבָרִים אָלֹות שָׁוְא כָּרֹת בְּרִית וּפָרַח כָּרֹאשׁ מִשְׁפָּט עַל תַּלְמֵי שָׂדָי
5 Il successo dell’uomo è nelle mani del Signore,
ma sulla persona dello scriba egli pone la sua gloria.
5 לְעֶגְלֹות בֵּית אָוֶן יָגוּרוּ שְׁכַן שֹׁמְרֹון כִּי־אָבַל עָלָיו עַמֹּו וּכְמָרָיו עָלָיו יָגִילוּ עַל־כְּבֹודֹו כִּי־גָלָה מִמֶּנּוּ
6 Non irritarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi
e non fare nulla in preda all’ira.
6 גַּם־אֹותֹו לְאַשּׁוּר יוּבָל מִנְחָה לְמֶלֶךְ יָרֵב בָּשְׁנָה אֶפְרַיִם יִקָּח וְיֵבֹושׁ יִשְׂרָאֵל מֵעֲצָתֹו
7 Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia,
l’uno e gli altri hanno in odio l’ingiustizia.
7 נִדְמֶה שֹׁמְרֹון מַלְכָּהּ כְּקֶצֶף עַל־פְּנֵי־מָיִם
8 Il regno passa da un popolo a un altro
a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.
Niente è più empio dell’uomo che ama il denaro,
poiché egli si vende anche l’anima.
8 וְנִשְׁמְדוּ בָּמֹות אָוֶן חַטַּאת יִשְׂרָאֵל קֹוץ וְדַרְדַּר יַעֲלֶה עַל־מִזְבְּחֹותָם וְאָמְרוּ לֶהָרִים כַּסּוּנוּ וְלַגְּבָעֹות נִפְלוּ עָלֵינוּ׃ ס
9 Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?
Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti.
9 מִימֵי הַגִּבְעָה חָטָאתָ יִשְׂרָאֵל שָׁם עָמָדוּ לֹא־תַשִּׂיגֵם בַּגִּבְעָה מִלְחָמָה עַל־בְּנֵי עַלְוָה
10 Una lunga malattia si prende gioco del medico;
chi oggi è re, domani morirà.
10 בְּאַוָּתִי וְאֶסֳּרֵם וְאֻסְּפוּ עֲלֵיהֶם עַמִּים בְּאָסְרָם לִשְׁתֵּי [עֵינֹתָם כ] (עֹונֹתָם׃ ק)
11 Quando l’uomo muore,
eredita rettili, belve e vermi.
11 וְאֶפְרַיִם עֶגְלָה מְלֻמָּדָה אֹהַבְתִּי לָדוּשׁ וַאֲנִי עָבַרְתִּי עַל־טוּב צַוָּארָהּ אַרְכִּיב אֶפְרַיִם יַחֲרֹושׁ יְהוּדָה יְשַׂדֶּד־לֹו יַעֲקֹב
12 Principio della superbia è allontanarsi dal Signore;
il superbo distoglie il cuore dal suo creatore.
12 זִרְעוּ לָכֶם לִצְדָקָה קִצְרוּ לְפִי־חֶסֶד נִירוּ לָכֶם נִיר וְעֵת לִדְרֹושׁ אֶת־יְהוָה עַד־יָבֹוא וְיֹרֶה צֶדֶק לָכֶם
13 Principio della superbia infatti è il peccato;
chi ne è posseduto diffonde cose orribili.
Perciò il Signore ha castigato duramente i superbi
e li ha abbattuti fino ad annientarli.
13 חֲרַשְׁתֶּם־רֶשַׁע עַוְלָתָה קְצַרְתֶּם אֲכַלְתֶּם פְּרִי־כָחַשׁ כִּי־בָטַחְתָּ בְדַרְכְּךָ בְּרֹב גִּבֹּורֶיךָ
14 Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti,
al loro posto ha fatto sedere i miti.
14 וְקָאם שָׁאֹון בְּעַמֶּךָ וְכָל־מִבְצָרֶיךָ יוּשַּׁד כְּשֹׁד שַׁלְמַן בֵּית אַרְבֵאל בְּיֹום מִלְחָמָה אֵם עַל־בָּנִים רֻטָּשָׁה
15 Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
15 כָּכָה עָשָׂה לָכֶם בֵּית־אֵל מִפְּנֵי רָעַת רָעַתְכֶם בַּשַּׁחַר נִדְמֹה נִדְמָה מֶלֶךְ יִשְׂרָאֵל
16 Il Signore ha sconvolto le terre delle nazioni
e le ha distrutte fino alle fondamenta.
17 Le ha cancellate dal consorzio umano e le ha annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
18 Non è fatta per gli uomini la superbia
né l’impeto della collera per i nati da donna.
19 Quale stirpe è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe è degna d’onore? Quelli che temono il Signore.
Quale stirpe non è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe non è degna d’onore? Quelli che trasgrediscono i comandamenti.
20 Tra i fratelli viene onorato chi li comanda,
ma agli occhi del Signore quelli che lo temono.
21 Principio di gradimento è il timore del Signore,
principio di rifiuto l’ostinazione e la superbia.
22 Il ricco, il nobile, il povero:
loro vanto è il timore del Signore.
23 Non è giusto disprezzare un povero che ha senno
e non conviene onorare un uomo peccatore.
24 Il principe, il giudice e il potente sono onorati,
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
25 Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente
e chi ha senno non protesterà.
26 Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro
e non gloriarti nel momento del tuo bisogno.
27 Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
di chi va in giro a vantarsi e manca di cibo.
28 Figlio, con modestia pensa al tuo onore
e fatti valere secondo il tuo merito.
29 Chi giustificherà uno che fa male a se stesso
e chi onorerà colui che si disonora?
30 Un povero viene onorato per la sua scienza
e un ricco viene onorato per la sua ricchezza.
31 Chi è onorato nella povertà, quanto più lo sarà nella ricchezza!
E chi è disprezzato nella ricchezza, quanto più lo sarà nella povertà!