Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 10


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Un governatore saggio educa il suo popolo,
il governo dell’uomo di senno è ordinato.
1 - Il principe saggio sa reggere il suo popolo, e il governo dell'uomo sensato è stabile.
2 Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;
quale il capo di una città, tali tutti i suoi abitanti.
2 Quale il principe del popolo, tali i suoi ministri, e quale il governatore della città, tali i suoi abitanti.
3 Un re che non ha istruzione rovina il suo popolo,
una città prospera per il senno dei capi.
3 Un re ignorante manda in rovina il suo popolo; le città si popolano per il senno de' potenti.
4 Il governo del mondo è nelle mani del Signore;
egli vi suscita l’uomo adatto al momento giusto.
4 Nella mano del Signore è il dominio della terra, e a tempo opportuno prepone ad essa l'uomo adatto.
5 Il successo dell’uomo è nelle mani del Signore,
ma sulla persona dello scriba egli pone la sua gloria.
5 Nella mano del Signore è la prosperità dell'uomo, e sulla fronte del magistrato imprime egli l'onore.
6 Non irritarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi
e non fare nulla in preda all’ira.
6 Non ti rammentar [con rancore] di alcun torto col prossimo, e non far nulla [per vendicarti] quando ti s'è recata offesa.
7 Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia,
l’uno e gli altri hanno in odio l’ingiustizia.
7 Odiosa al cospetto del Signore e degli uomini è la superbia, ed esecrabile è tutta l'iniquità delle genti.
8 Il regno passa da un popolo a un altro
a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.
Niente è più empio dell’uomo che ama il denaro,
poiché egli si vende anche l’anima.
8 Da un popolo all'altro si trasferisce il regno, a causa delle ingiustizie, delle ingiurie, degli oltraggi e delle frodi.
9 Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?
Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti.
9 Nulla v'ha di più scellerato dell'avaro. Perchè insuperbisce la terra e la cenere?
10 Una lunga malattia si prende gioco del medico;
chi oggi è re, domani morirà.
10 Nulla v'ha di più iniquo che amare il danaro: un tale uomo invero vende anche l'anima sua, perchè [già] da vivo ha gettato via le sue viscere.
11 Quando l’uomo muore,
eredita rettili, belve e vermi.
11 Ogni potentato ha vita breve: una lunga malattia stanca il medico.
12 Principio della superbia è allontanarsi dal Signore;
il superbo distoglie il cuore dal suo creatore.
12 Una breve malattia il medico la tronca: e così anche il re oggi è e domani muore.
13 Principio della superbia infatti è il peccato;
chi ne è posseduto diffonde cose orribili.
Perciò il Signore ha castigato duramente i superbi
e li ha abbattuti fino ad annientarli.
13 Morto poi ch'è l'uomo, avrà in eredità rettili e bestie e vermi.
14 Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti,
al loro posto ha fatto sedere i miti.
14 principio della superbia umana [È] l'apostatar dal Signore,
15 Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
15 poiché dal suo creatore si allontana il cuore di lui. Il principio invero della superbia è il peccato, e chi a questa s'attiene, riboccherà di abominazioni, ed essa l'abbatterà per sempre.
16 Il Signore ha sconvolto le terre delle nazioni
e le ha distrutte fino alle fondamenta.
16 Perciò il Signore coprì d'ignominia le adunanze de' malvagi, e li sterminò sino in fondo.
17 Le ha cancellate dal consorzio umano e le ha annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
17 I troni de' principi superbi distrusse il Signore, e fece sedere al loro posto i mansueti,
18 Non è fatta per gli uomini la superbia
né l’impeto della collera per i nati da donna.
18 Le radici delle nazioni superbe estirpò il Signore, e piantò gli umili al posto loro.
19 Quale stirpe è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe è degna d’onore? Quelli che temono il Signore.
Quale stirpe non è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe non è degna d’onore? Quelli che trasgrediscono i comandamenti.
19 Le regioni delle genti mise a soqquadro il Signore, e le rovinò sino alle fondamenta.
20 Tra i fratelli viene onorato chi li comanda,
ma agli occhi del Signore quelli che lo temono.
20 Ne devastò parecchie e disperse gli abitanti, e cancellò la memoria loro dalla terra.
21 Principio di gradimento è il timore del Signore,
principio di rifiuto l’ostinazione e la superbia.
21 La memoria de' superbi dissipò Iddio, e conservò la memoria degli umili di sentimento. -
22 Il ricco, il nobile, il povero:
loro vanto è il timore del Signore.
22 Non fu creata per gli uomini la superbia, nè l'iracondia per i nati di donna.
23 Non è giusto disprezzare un povero che ha senno
e non conviene onorare un uomo peccatore.
23 Quella progenie d'uomini sarà onorata, che teme il Signore. Quella progenie d'uomini sarà disonorata, che trasgredisce i comandamenti del Signore.
24 Il principe, il giudice e il potente sono onorati,
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
24 Tra i fratelli è in onore il loro capo: e quel che temono il Signore saranno [in onore] agli occhi di lui.
25 Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente
e chi ha senno non protesterà.
25 Ricchi, nobili e poveri, il loro vanto è il timor di Dio.
26 Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro
e non gloriarti nel momento del tuo bisogno.
26 Non dispregiare il giusto, ch'è povero, nè magnificare il peccatore ch' è ricco.
27 Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
di chi va in giro a vantarsi e manca di cibo.
27 Il magnate e il magistrato e il potente sono in onore; ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
28 Figlio, con modestia pensa al tuo onore
e fatti valere secondo il tuo merito.
28 Al servo sapiente faran da servi gli uomini liberi, e l'uomo prudente e istruito non mormorerà quand'è ripreso; ma l'ignorante non sarà onorato.
29 Chi giustificherà uno che fa male a se stesso
e chi onorerà colui che si disonora?
29 Non ti perdere in vanterie quando occorre agire, nè indugiare nel tempo dell'angustia.
30 Un povero viene onorato per la sua scienza
e un ricco viene onorato per la sua ricchezza.
30 Meglio chi lavora e abbonda d'ogni cosa, che chi [va a spasso o] si vanta e manca del pane.
31 Chi è onorato nella povertà, quanto più lo sarà nella ricchezza!
E chi è disprezzato nella ricchezza, quanto più lo sarà nella povertà!
31 Figliuolo, conserva nella mansuetudine l'anima tua, e dalle onore a seconda de' suoi meriti.
32 Colui che pecca contro se stesso chi lo stimerà giusto? e chi esalterà colui che disonora la propria vita?
33 Il povero è onorato per la sua scienza e il suo timor [di Dio], e c'è chi è onorato per la sua ricchezza.
34 Ma chi è onorato nella povertà, quanto più [lo sarà] nella ricchezza? chi è onorato nella ricchezza, tema la povertà,