Proverbi 8
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BIBBIA CEI 2008 | VULGATA |
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1 La sapienza forse non chiama e l’intelligenza non fa udire la sua voce? | 1 Numquid non sapientia clamitat, et prudentia dat vocem suam ? |
2 In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade si apposta, | 2 In summis excelsisque verticibus supra viam, in mediis semitis stans, |
3 presso le porte, all’ingresso della città, sulle soglie degli usci essa grida: | 3 juxta portas civitatis, in ipsis foribus loquitur, dicens : |
4 «A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell’uomo è diretta la mia voce. | 4 O viri, ad vos clamito, et vox mea ad filios hominum. |
5 Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. | 5 Intelligite, parvuli, astutiam, et insipientes, animadvertite. |
6 Ascoltate, perché dirò cose rilevanti, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, | 6 Audite, quoniam de rebus magnis locutura sum, et aperientur labia mea ut recta prædicent. |
7 perché la mia bocca proclama la verità e l’empietà è orrore per le mie labbra. | 7 Veritatem meditabitur guttur meum, et labia mea detestabuntur impium. |
8 Tutte le parole della mia bocca sono giuste, niente in esse è tortuoso o perverso; | 8 Justi sunt omnes sermones mei : non est in eis pravum quid, neque perversum ; |
9 sono tutte chiare per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza. | 9 recti sunt intelligentibus, et æqui invenientibus scientiam. |
10 Accettate la mia istruzione e non l’argento, la scienza anziché l’oro fino, | 10 Accipite disciplinam meam, et non pecuniam ; doctrinam magis quam aurum eligite : |
11 perché la sapienza vale più delle perle e quanto si può desiderare non l’eguaglia. | 11 melior est enim sapientia cunctis pretiosissimis, et omne desiderabile ei non potest comparari. |
12 Io, la sapienza, abito con la prudenza e possiedo scienza e riflessione. | 12 Ego sapientia, habito in consilio, et eruditis intersum cogitationibus. |
13 Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia e l’arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. | 13 Timor Domini odit malum : arrogantiam, et superbiam, et viam pravam, et os bilingue, detestor. |
14 A me appartengono consiglio e successo, mia è l’intelligenza, mia è la potenza. | 14 Meum est consilium et æquitas ; mea est prudentia, mea est fortitudo. |
15 Per mezzo mio regnano i re e i prìncipi promulgano giusti decreti; | 15 Per me reges regnant, et legum conditores justa decernunt ; |
16 per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. | 16 per me principes imperant, et potentes decernunt justitiam. |
17 Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano. | 17 Ego diligentes me diligo, et qui mane vigilant ad me, invenient me. |
18 Ricchezza e onore sono con me, sicuro benessere e giustizia. | 18 Mecum sunt divitiæ et gloria, opes superbæ et justitia. |
19 Il mio frutto è migliore dell’oro più fino, il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato. | 19 Melior est enim fructus meus auro et lapide pretioso, et genimina mea argento electo. |
20 Sulla via della giustizia io cammino e per i sentieri dell’equità, | 20 In viis justitiæ ambulo, in medio semitarum judicii : |
21 per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro tesori. | 21 ut ditem diligentes me, et thesauros eorum repleam. |
22 Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. | 22 Dominus possedit me in initio viarum suarum antequam quidquam faceret a principio. |
23 Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. | 23 Ab æterno ordinata sum, et ex antiquis antequam terra fieret. |
24 Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; | 24 Nondum erant abyssi, et ego jam concepta eram : necdum fontes aquarum eruperant, |
25 prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, | 25 necdum montes gravi mole constiterant : ante colles ego parturiebar. |
26 quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. | 26 Adhuc terram non fecerat, et flumina, et cardines orbis terræ. |
27 Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, | 27 Quando præparabat cælos, aderam ; quando certa lege et gyro vallabat abyssos ; |
28 quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, | 28 quando æthera firmabat sursum, et librabat fontes aquarum ; |
29 quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, | 29 quando circumdabat mari terminum suum, et legem ponebat aquis, ne transirent fines suos ; quando appendebat fundamenta terræ : |
30 io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, | 30 cum eo eram, cuncta componens. Et delectabar per singulos dies, ludens coram eo omni tempore, |
31 giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo. | 31 ludens in orbe terrarum ; et deliciæ meæ esse cum filiis hominum. |
32 Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie! | 32 Nunc ergo, filii, audite me : beati qui custodiunt vias meas. |
33 Ascoltate l’esortazione e siate saggi, non trascuratela! | 33 Audite disciplinam, et estote sapientes, et nolite abjicere eam. |
34 Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire gli stipiti della mia soglia. | 34 Beatus homo qui audit me, et qui vigilat ad fores meas quotidie, et observat ad postes ostii mei. |
35 Infatti, chi trova me trova la vita e ottiene il favore del Signore; | 35 Qui me invenerit, inveniet vitam, et hauriet salutem a Domino. |
36 ma chi pecca contro di me fa male a se stesso; quanti mi odiano amano la morte». | 36 Qui autem in me peccaverit, lædet animam suam ; omnes qui me oderunt diligunt mortem. |