Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Proverbi 24


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1Non invidiare le persone malvagie,
non desiderare di stare con loro,
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
3Con la sapienza si costruisce una casa
e con la prudenza la si rende salda;
4con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.
5Il saggio cresce in potenza
e chi è esperto aumenta di forza.
6Perché con le strategie si fa la guerra
e la vittoria dipende dal numero dei consiglieri.
7È troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprire bocca.
8Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
9Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è aborrito da tutti.
10Se te ne stai indolente nel giorno della sventura,
ben poca è la tua forza.
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
12Se tu dicessi: «Io non lo sapevo»,
credi che non l’intenda colui che pesa i cuori?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
13Mangia il miele, figlio mio, perché è buono
e il favo è dolce al tuo palato.
14Sappi che tale è la sapienza per te;
se la trovi, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
15Non insidiare, come un malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma i malvagi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la sua collera.
19Non irritarti per i malfattori
e non invidiare i malvagi,
20perché non ci sarà avvenire per il cattivo
e la lampada dei malvagi si spegnerà.
21Figlio mio, temi il Signore e il re,
e con i ribelli non immischiarti,
22perché improvviso sorgerà il loro castigo
e la rovina mandata da entrambi chi la conosce?
23Anche queste sono parole dei saggi.
Avere preferenze personali in giudizio non è bene.
24Chi dice al malvagio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno;
25a chi invece lo punisce tutto andrà bene,
su di lui si riverserà la benedizione.
26Dà un bacio sulle labbra
chi risponde con parole giuste.
27Cura prima il tuo lavoro di fuori
e prepàratelo nel tuo campo,
e poi costruisciti la casa.
28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo,
non ingannare con le labbra.
29Non dire: «Come ha fatto a me così io farò a lui,
renderò a ciascuno come si merita».
30Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
32Ho osservato e ho riflettuto,
ho visto e ho tratto questa lezione:
33un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
34e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.

Note:

Pr 24,7:troppo alta: ebraico ramot, «alture» (?). Termine difficile. Secondo altri: «corallo» (cf. Ez 27,16; Gb 28,18), cosa rara e delicata che lo stolto non saprebbe apprezzare.

Pr 24,10:ben poca: cioè alla lettera «stretta», car, giuoco di parole con «(giorno) della sventura», carah.

Pr 24,11b:Questo stico è interpretato anche diversamente. Forse si tratta di innocenti condannati ingiustamente.

Pr 24,22:Dopo questa massima, i LXX aggiungono cinque vv, che appaiono come lo sviluppo di 21-22: «[22a]Colui che osserva la parola eviterà la perdizione perché l'accoglie con benevolenza (?). [22b]Non si dica alcuna menzogna al re, in modo che non ne esca alcuna dalla sua bocca. [22c]La lingua del re è una spada, non un organo di carne: chi vi cade sotto viene frantumato, [22d]perché se si accende di furore, distruggerà gli uomini con i loro nervi. [22e]Egli divora le ossa degli uomini, le brucia come una fiamma e le rende immangiabili agli aquilotti». I LXX inseriscono poi Pr 30,1-4 .

Pr 24,23:La legge comanda al giudice di non fare distinzione di persona (Lv 19,15; Dt 1,17; Dt 16,19). I profeti ritornano spesso, con diversi termini, su questo dovere (Am 2,6; Am 5,7; Am 5,10; Is 10,2; Mi 3,9; Mi 3,11; Ger 5,28; Ez 22,12). Il Messia renderà la giustizia imparziale (Is 11,3-5; Ger 23,5-6; Sal 72,4; Sal 72,12; Sal 72,14), come Dio stesso (cf. Gal 2,6).

Pr 24,28:LXX: «non essere un testimone falso contro il tuo compatriota».

Pr 24,34:accattone: conget., cf. Pr 6,11 .