Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Proverbi 14


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 La donna saggia costruisce la sua casa,
quella stolta la demolisce con le proprie mani.
1 Sapientia mulierum aedificat domum suam,
insipientia eam manibus destruet.
2 Cammina nella propria giustizia chi teme il Signore,
ma chi è traviato nelle proprie vie lo disprezza.
2 Ambulans recto itinere timet Deum;
despicit illum, qui infami graditur via.
3 Nella bocca dello stolto c’è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
3 In ore stulti virga superbiae,
labia autem sapientium custodiunt eos.
4 Se non ci sono buoi la greppia è vuota,
l’abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro.
4 Ubi non sunt boves, praesepe vacuum est;
plurimae autem segetes in fortitudine bovis.
5 Il testimone sincero non mentisce,
chi proferisce menzogne è testimone falso.
5 Testis fidelis non mentitur,
profert autem mendacium dolosus testis.
6 Lo spavaldo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per l’intelligente.
6 Quaerit derisor sapientiam et non invenit;
doctrina prudentibus facilis.
7 Stai lontano dall’uomo stolto:
in lui non troverai labbra sapienti.
7 Cede coram viro stulto,
quia nescies labia prudentiae.
8 Il sapiente avveduto conosce la sua strada,
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
8 Sapientia callidi est intellegere viam suam,
et imprudentia stultorum errans.
9 Tra gli stolti risiede la colpa,
tra i giusti dimora la benevolenza.
9 Stulti parvipendent peccatum,
et inter iustos morabitur gratia.
10 Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l’estraneo.
10 Cor novit amaritudinem animae suae,
in gaudio eius non miscebitur extraneus.
11 La casa degli empi sarà abbattuta,
ma la tenda dei giusti prospererà.
11 Domus impiorum delebitur,
tabernacula vero iustorum germinabunt.
12 C’è una via che sembra diritta per l’uomo,
ma alla fine conduce su sentieri di morte.
12 Est via, quae videtur homini recta,
novissima autem eius deducunt ad mortem.
13 Anche nel riso il cuore prova dolore
e la gioia può finire in pena.
13 Etiam in risu cor dolore miscebitur,
et extrema gaudii luctus occupat.
14 Il perverso si sazia della sua condotta,
l’uomo buono delle sue opere.
14 Viis suis replebitur stultus,
et super eum erit vir bonus.
15 L’ingenuo crede a ogni parola,
ma chi è avveduto controlla i propri passi.
15 Simplex credit omni verbo,
astutus considerat gressus suos.
16 Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto invece è impulsivo e si sente sicuro.
16 Sapiens timet et declinat a malo,
stultus transilit et confidit.
17 Chi è pronto all’ira commette sciocchezze,
il malintenzionato si rende odioso.
17 Impatiens operabitur stultitiam,
et vir versutus odiosus est.
18 Gli inesperti ereditano la stoltezza,
gli accorti si coronano di scienza.
18 Possidebunt simplices stultitiam,
et astuti coronabuntur scientia.
19 I cattivi si inchinano davanti ai buoni,
i malvagi davanti alle porte del giusto.
19 Procumbunt mali ante bonos,
et impii ante portas iustorum.
20 Il povero è odioso anche a chi gli è pari,
ma numerosi sono gli amici del ricco.
20 Etiam proximo suo pauper odiosus erit,
amici vero divitum multi.
21 Chi disprezza il prossimo pecca,
beato chi ha pietà degli umili.
21 Qui despicit proximum suum, peccat;
qui autem miseretur pauperis, beatus erit.
22 Non errano forse quelli che compiono il male?
Amore e fedeltà per quanti compiono il bene.
22 Nonne errant, qui operantur malum?
Misericordia et veritas iis, qui praeparant bona.
23 In ogni fatica c’è un vantaggio,
ma le chiacchiere portano solo miseria.
23 In omni labore erit abundantia;
verbum autem labiorum tendit tantummodo ad egestatem.
24 Corona dei saggi è la loro ricchezza,
la follia degli stolti produce solo follia.
24 Corona sapientium divitiae eorum,
fatuitas stultorum fatuitas est.
25 È salvezza per molti il testimone veritiero,
ma chi proferisce menzogne è un impostore.
25 Liberat animas testis fidelis,
et profert mendacia versipellis.
26 Nel timore del Signore sta la fiducia del forte;
anche per i suoi figli egli sarà un rifugio.
26 In timore Domini fiducia fortis,
et filiis eius erit spes.
27 Il timore del Signore è fonte di vita
per sfuggire ai lacci della morte.
27 Timor Domini fons vitae,
declinans a laqueis mortis.
28 Un popolo numeroso è la gloria del re,
ma la scarsità di gente è la rovina del principe.
28 In multitudine populi dignitas regis,
et in paucitate plebis ruina principis.
29 Chi è paziente ha grande prudenza,
chi è iracondo mostra stoltezza.
29 Qui patiens est, multa gubernatur prudentia;
qui autem impatiens est, exaltat stultitiam.
30 Un cuore tranquillo è la vita del corpo,
l’invidia è la carie delle ossa.
30 Vita carnium sanitas cordis,
putredo ossium invidia.
31 Chi opprime il povero offende il suo creatore,
chi ha pietà del misero lo onora.
31 Qui calumniatur egentem, exprobrat Factori eius;
honorat autem eum, qui miseretur pauperis.
32 Dalla propria cattiveria è travolto il malvagio,
anche nella morte il giusto trova rifugio.
32 In malitia sua impelletur impius,
sperat autem iustus in integritate sua.
33 In un cuore intelligente risiede la sapienza,
ma in mezzo agli stolti verrà riconosciuta?
33 In corde prudentis requiescit sapientia,
at in medio stultorum agnoscetur?
34 La giustizia esalta una nazione,
ma il peccato è la vergogna dei popoli.
34 Iustitia elevat gentem,
vituperium autem populorum est peccatum.
35 Il favore del re è per il ministro intelligente,
la sua ira è per l’indegno.
35 Acceptus est regi minister intellegens,
et iracundia ei, qui turpiter agit.