Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Salmi 10


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 'Al maestro del coro. In sordina. Salmo. Di Davide.'

1 (Vg 9, 22-39) LAMED. Ut quid, Domine, stas a longe,
abscondis te in opportunitatibus, in tribulatione?
2 Loderò il Signore con tutto il cuore
e annunzierò tutte le tue meraviglie.
2 Dum superbit, impius insequitur pauperem;
comprehendantur in consiliis, quae cogitant.
3 Gioisco in te ed esulto,
canto inni al tuo nome, o Altissimo.

3 Quoniam gloriatur peccator in desideriis animae suae,
et avarus sibi benedicit.
4 Mentre i miei nemici retrocedono,
davanti a te inciampano e periscono,
4 NUN. Spernit Dominum peccator in arrogantia sua:
“ Non requiret; non est Deus ”.
5 perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa;
siedi in trono giudice giusto.

5 Hae sunt omnes cogitationes eius;
prosperantur viae illius in omni tempore.
Excelsa nimis iudicia tua a facie eius;
omnes inimicos suos aspernatur.
6 Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
6 Dixit enim in corde suo: “ Non movebor;
in generationem et generationem ero sine malo ”.
7 Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico,
è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte.

7 PHE. Cuius maledictione os plenum est et fraudulentia et dolo,
sub lingua eius labor et nequitia.
8 Ma il Signore sta assiso in eterno;
erige per il giudizio il suo trono:
8 Sedet in insidiis ad vicos,
in occultis interficit innocentem.
9 giudicherà il mondo con giustizia,
con rettitudine deciderà le cause dei popoli.

9 SADE. Oculi eius in pauperem respiciunt;
insidiatur in abscondito quasi leo in spelunca sua.
Insidiatur, ut rapiat pauperem;
rapit pauperem, dum attrahit in laqueum suum.
10 Il Signore sarà un riparo per l'oppresso,
in tempo di angoscia un rifugio sicuro.
10 Irruit et inclinat se, et miseri cadunt
in fortitudine brachiorum eius.
11 Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.

11 Dixit enim in corde suo: “ Oblitus est Deus;
avertit faciem suam, non videbit in finem ”. -
12 Cantate inni al Signore, che abita in Sion,
narrate tra i popoli le sue opere.
12 COPH. Exsurge, Domine Deus, exalta manum tuam,
ne obliviscaris pauperum.
13 Vindice del sangue, egli ricorda,
non dimentica il grido degli afflitti.

13 Propter quid spernit impius Deum?
Dixit enim in corde suo: “ Non requires ”.
14 Abbi pietà di me, Signore,
vedi la mia miseria, opera dei miei nemici,
tu che mi strappi dalle soglie della morte,
14 RES. Vidisti: tu laborem et dolorem consideras,
ut tradas eos in manus tuas.
Tibi derelictus est pauper,
orphano tu factus es adiutor.
15 perché possa annunziare le tue lodi,
esultare per la tua salvezza
alle porte della città di Sion.

15 SIN. Contere brachium peccatoris et maligni;
quaeres peccatum illius et non invenies.
16 Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata,
nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede.
16 Dominus rex in aeternum et in saeculum saeculi:
perierunt gentes de terra illius.
17 Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia;
l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani.

17 TAU. Desiderium pauperum exaudisti, Domine;
confirmabis cor eorum, intendes aurem tuam
18 Tornino gli empi negli inferi,
tutti i popoli che dimenticano Dio.
18 iudicare pupillo et humili,
ut non apponat ultra inducere timorem homo de terra.
19 Perché il povero non sarà dimenticato,
la speranza degli afflitti non resterà delusa.

20 Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo:
davanti a te siano giudicate le genti.
21 Riempile di spavento, Signore,
sappiano le genti che sono mortali.

22 Perché, Signore, stai lontano,
nel tempo dell'angoscia ti nascondi?
23 Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio
e cade nelle insidie tramate.
24 L'empio si vanta delle sue brame,
l'avaro maledice, disprezza Dio.
25 L'empio insolente disprezza il Signore:
"Dio non se ne cura: Dio non esiste";
questo è il suo pensiero.

26 Le sue imprese riescono sempre.
Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi:
disprezza tutti i suoi avversari.

27 Egli pensa: "Non sarò mai scosso,
vivrò sempre senza sventure".
28 Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca,
sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso.
29 Sta in agguato dietro le siepi,
dai nascondigli uccide l'innocente.
30 I suoi occhi spiano l'infelice,
sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo.
Sta in agguato per ghermire il misero,
ghermisce il misero attirandolo nella rete.
31 Infierisce di colpo sull'oppresso,
cadono gl'infelici sotto la sua violenza.
32 Egli pensa: "Dio dimentica,
nasconde il volto, non vede più nulla".

33 Sorgi, Signore, alza la tua mano,
non dimenticare i miseri.
34 Perché l'empio disprezza Dio
e pensa: "Non ne chiederà conto"?

35 Eppure tu vedi l'affanno e il dolore,
tutto tu guardi e prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero,
dell'orfano tu sei il sostegno.
Spezza il braccio dell'empio e del malvagio;
36 Punisci il suo peccato e più non lo trovi.

37 Il Signore è re in eterno, per sempre:
dalla sua terra sono scomparse le genti.
38 Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri,
rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio
39 per far giustizia all'orfano e all'oppresso;
e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra.