Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 3


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno;1 - A questo punto Giobbe, cominciando a parlare, maledisse il suo giorno
2 prese a dire:

2 dicendo:
3 Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: "È stato concepito un uomo!".
3 «Perisca il giorno in cui nacqui, e la notte in cui si esclamò: - È concepito un uomo! -
4 Quel giorno sia tenebra,
non lo ricerchi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
4 Quel giorno si cambi in tenebre, non lo ricerchi Dio dall'alto, nè sia rischiarato da luce!
5 Lo rivendichi tenebra e morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo facciano spaventoso gli uragani del giorno!
5 Lo rendano oscuro le tenebre e l'ombra di morte l'invada la caligine e sia recinto di amarezza!
6 Quel giorno lo possieda il buio
non si aggiunga ai giorni dell'anno,
non entri nel conto dei mesi.
6 Un turbine tenebroso pervada quella notte; non sia essa computata fra i giorni dell'annonè sia numerata fra i mesi!
7 Ecco, quella notte sia lugubre
e non entri giubilo in essa.
7 Quella notte sia sterile, nè sia degna di tripudio;
8 La maledicano quelli che imprecano al giorno,
che sono pronti a evocare Leviatan.
8 la maledicano quei che rendono nefasti i giorni, quei che sono abili ad evocare Leviathan!
9 Si oscurino le stelle del suo crepuscolo,
speri la luce e non venga;
non veda schiudersi le palpebre dell'aurora,
9 S'oscurino le stelle per la sua caligine; aspetti ella la luce, ma non la scorga, nè scorga lo spuntar dell'aurora nascente!
10 poiché non mi ha chiuso il varco del grembo materno,
e non ha nascosto l'affanno agli occhi miei!
10 Perchè ella non chiuse le porte del seno che mi portò, nè occultò dagli occhi miei i travagli.
11 E perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
11 Perchè mai non sono morto dentro all'utero, o appena uscito dal seno non sono spirato?
12 Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e perché due mammelle, per allattarmi?
12 Perchè fui accolto sulle ginocchia? perchè allattato alle mammelle?
13 Sì, ora giacerei tranquillo,
dormirei e avrei pace
13 Adesso invero dormendo starei in quiete, e nel mio sonno io riposerei
14 con i re e i governanti della terra,
che si sono costruiti mausolei,
14 insieme con i re e i potenti della terrache si fabbricano [i sepolcri] nelle solitudini:
15 o con i principi, che hanno oro
e riempiono le case d'argento.
15 ovvero con i principi che posseggono l'oro, e riempiono le loro case d'argento:
16 Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bimbi che non hanno visto la luce.
16 ovvero come aborto sotterrato non esisterei, pari ai bambini che non videro la luce.
17 Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi,
laggiù riposano gli sfiniti di forze.
17 Colà gli empii cessano la furia, e colà trovano riposo gli spossati di forze;
18 I prigionieri hanno pace insieme,
non sentono più la voce dell'aguzzino.
18 e quei che già furono in catene, sono lungi da molestia, non odono la voce dell'aguzzino:
19 Laggiù è il piccolo e il grande,
e lo schiavo è libero dal suo padrone.
19 il piccolo e il grande colà si ritrovano, e lo schiavo è affrancato dal suo padrone.
20 Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore,
20 Perchè mai fu data all'infelice la luce, e la vita agli amareggiati d'animo?
21 a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
21 I quali anelano la morte - che pur non viene - come si cerca un tesoro [nascosto];
22 che godono alla vista di un tumulo,
gioiscono se possono trovare una tomba...
22 i quali si rallegrano oltre ogni dire, allorchè hanno trovato il sepolcro?
23 a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio da ogni parte ha sbarrato?
23 [Perchè fu data la luce] all'uomo, la cui via è nascosta, avendolo Dio circondato di tenebre?
24 Così, al posto del cibo entra il mio gemito,
e i miei ruggiti sgorgano come acqua,
24 Ah! davanti al mio cibo io sospiro, e com'acque inondanti sono i miei singhiozzi.
25 perché ciò che temo mi accade
e quel che mi spaventa mi raggiunge.
25 Poichè il timore di cui temevo m'incolse, e ciò di cui paventavo avvenne.
26 Non ho tranquillità, non ho requie,
non ho riposo e viene il tormento!
26 Non tollerai io forse? non tacqui? non mi tenni calmo? Eppur l'ira [di Dio] mi ha raggiunto.»