Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 27


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Propter lucrum multi deliquerunt;
et, qui quaerit locupletari, avertet oculum suum.
1 Molti peccarono per la miseria, e chi cerca di arricchire, non guar da a null'altra cosa.
2 Sicut in medio compaginis lapidum palus figitur,
sic et inter medium venditionis et emptionis constringitur peccatum.
2 Come sta fitto un palo tralle pietre insieme connesse; cosi il peccato sta ristretto nel mezzo tralla compra, e la vendita.
3
3 Ma il delitto, e il delinquente sarà, distrutto.
4 Si non in timore Domini tenueris te,
instanter cito subvertetur domus tua.
4 Se tu non istarai costantemente fisso nel timor del Signore, anderà presto la tua casa in rovina.
5 Sicut in percussura cribri remanent quisquiliae,
sic peripsemata hominis in cogitatu illius.
5 Come scotendosi il vaglio, vi resta la loppa; cosi dal pensare viene l'ansietà dell'uomo.
6 Vasa figuli probat fornax,
et homines iustos tentatio tribulationis.
6 Nella fornace si provano i vasi di terra, e nella tentazione della tribolazione gli uomini giusti.
7 Sicut rusticationem ligni ostendit fructus illius,
sic verbum ex cogitatu cordis hominis.
7 Come la cultura dell'albero si conosce dal suo frutto; cosi dalla parola pensata il cuore dell'uomo.
8 Ante sermonem non laudes virum:
haec enim tentatio est hominum.
8 Non dar lode a un uomo prima, che egli abbia parlato; perocché con questo si provano gli uomini.
9 Si sequaris iustitiam, apprehendes illam
et indues quasi poderem honoris
et inhabitabis cum ea, et proteget te in sempiternum,
et in die agnitionis invenies firmamentum.
9 Se tu seguirai la giustizia, ne farai acquisto, e te ne rivestirai come di veste talare di gloria, e abiterai seco, ed ella sarà tua difesa in eterno, e nel giorno della disamina troverai un sostegno.
10 Volatilia ad sibi similia conveniunt,
et veritas ad eos, qui operantur illam, revertetur.
10 I volatili si uniscono co' loro simili, e la verità va a trovare quelli, che la mettono in pratica.
11 Leo venationi insidiatur semper,
sic peccata operantibus iniquitates.
11 Il lione va sempre in traccia della preda, cosi il peccato tende insidie a quelli, che operano l'iniquità.
12 Loquela timorati semper in sapientia manet;
stultus autem sicut luna mutatur.
12 L'uomo santo è stabile nella sapienza come il sole; ma lo stolto si cangia come la luna.
13 In medio insensatorum serva tempus,
in medio autem cogitantium assiduus esto.
13 In mezzo agli stolti serba ad altro tempo le parole; ma frequenta di continuo quelli, che pensano.
14 Loquela stultorum odiosa,
et risus illorum in deliciis peccati.
14 I ragionamenti de' peccatori sono odiosi, perché essi fanno festa delle delizie del peccato.
15 Loquacitas multum iurantis horripilationem capiti statuet,
et rixa illorum obturatio aurium.
15 I discorsi di uno, che giura molto fanno arricciare i capelli; e la impudenza di lui fa, che uno abbia a turarsi le orecchie.
16 Effusio sanguinis rixa superborum,
et maledictio illorum auditus gravis.
16 Le risse de' superbi finiscono in ispargimenti di sangue, e le loro maldicenze sono penose a sentirsi.
17 Qui denudat arcana, amici fidem perdit
et non inveniet amicum ad animum suum:
17 Chi svela i segreti dell'amico perde il credito, e non troverà un amico secondo il suo desiderio.
18 dilige amicum et coniungere fide cum illo;
18 Ama l'amico, e mantienti fedele a lui.
19 quod, si denudaveris absconsa illius,
non persequeris post eum.
19 Che se tu sveli i suoi arcani, noi raggiugnerai tu dipoi.
20 Sicut enim homo, qui extulit mortuum suum,
sic et qui perdit amicitiam proximi sui;
20 Perocché l'uomo, che viola l'amicizia, che avea col suo prossimo, è come chi perde (per morte) l'amico.
21 et sicut qui dimittit avem de manu sua,
sic dereliquisti proximum tuum et non eum capies.
21 E come uno, che si lascia scappar di mano un uccello, cosi tu hai lasciato andare l'amico tuo, e noi ripiglierai.
22 Non illum sequaris, quoniam longe abest;
effugit enim quasi caprea de laqueo,
quoniam vulnerata est anima eius;
22 Non gli andar dietro, poiché egli è già molto lontano; essendo fuggito come una capra salvatica dal laccio, perché tu lo hai ferito nell'anima:
23 ultra eum non poteris colligare.
Et maledicti est concordatio,
23 Tu non potrai più riunirlo a te. E dopo ingiurie di parole v'è luogo alla riconciliazione;
24 denudare autem amici mysteria
amputatio spei est.
24 Ma lo scoprire i segreti dell'amico, toglie ogni speranza all'anima disgraziata.
25 Annuens oculo fabricat iniqua;
qui novit eum, recedet ab illo.
25 Uno adula cogli occhi, e macchina cattive cose, e nissuno lo rigetta da se.
26 In conspectu oculorum tuorum condulcabit os suum
et super sermones tuos admirabitur;
novissime autem pervertet os suum
et in verbis tuis dabit scandalum.
26 In faccia a te egli addolcia le sue parole, e ammirerà i tuoi ragionamenti; ma alla fine muterà linguaggio, e dalle tue parole trarrà occasione di rovinarti.
27 Multa odivi et non coaequavi ei,
et Dominus odiet illum.
27 Molte cose io ho in odio, ma non al pari di lui, e il Signore lo odierà.
28 Qui in altum mittit lapidem, super caput eius cadet,
et plaga dolosa dolosi dividet vulnera.
28 Se uno getta in alto una pietra, ella caderà sul capo di lui, e il colpo dato a tradimento aprirà le piaghe del traditore.
29 Qui foveam fodit, incidet in eam,
et, qui statuit lapidem proximo, offendet in eo,
et, qui laqueum alii ponit, capietur in illo.
29 E colui, che aperse la fossa vi caderà drento, e chi ha messo pietra d'inciampo dinanzi al prossimo, vi inciamperà, e chi ad altri prepara il laccio, al laccio perirà.
30 Facienti nequissimum consilium, super ipsum devolvetur,
et non agnoscet, unde adveniat illi.
30 Il perverso disegno si rivolgerà in danno di chi lo ordisce, ed ei non saprà donde il male gli venga.
31 Illusio et improperium superbo,
et vindicta sicut leo insidiabitur illi.
31 Gli scherni, e gli improperj sono de' superbi, e la vendetta qual lione il soprenderà.
32 Laqueo capientur, qui oblectantur casu iustorum,
dolor autem consumet illos, antequam moriantur.
32 Periranno nel laccio quelli, che si rallegrano della caduta de' giusti, e il dolore gli struggerà prima, che muojano.
33 Ira et furor utraque exsecrabilia sunt,
et vir peccator continens erit illorum.
33 L'ira, e il furore con l'una, e l'altro da aversi in esecrazione, e l'uom peccatore li avrà seco.