Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Proverbi 6


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Fili mi, si spoponderis pro amico tuo,
defixisti apud extraneum manum tuam;
1 Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
2 illaqueatus es verbis oris tui
et captus propriis sermonibus.
2 se ti sei legato con ciò che hai detto
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
3 Fac ergo, quod dico, fili mi, et temetipsum libera,
quia incidisti in manum proximi tui;
discurre, prosternere, insta amico tuo.
3 figlio mio, fa’ così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
va’, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
4 Ne dederis somnum oculis tuis
nec palpebris tuis dormitationem.
4 non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
5 Eruere quasi dammula de rete,
et quasi avis de manu aucupis.
5 così potrai liberartene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.
6 Vade ad formicam, o piger,
et considera vias eius et disce sapientiam.
6 Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
7 Quae, cum non habeat ducem
nec praeceptorem nec principem,
7 Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
8 parat in aestate cibum sibi
et congregat in messe, quod comedat.
8 eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
9 Usquequo, piger, dormies?
Quando consurges e somno tuo?
9 Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
10 Paululum dormis, paululum dormitas,
paululum conseres manus, ut dormias;
10 Un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
11 et veniet tibi quasi viator egestas,
et pauperies quasi vir armatus.
11 e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.
12 Homo iniquus, vir inutilis,
graditur ore perverso;
12 Il perverso, uomo iniquo,
cammina pronunciando parole tortuose,
13 annuit oculis, terit pede,
digito loquitur.
13 ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi
e fa cenni con le dita.
14 Prava in corde suo machinatur,
malum in omni tempore, iurgia seminat.
14 Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse,
in ogni tempo suscita liti.
15 Ideo extemplo veniet perditio sua,
et subito conteretur nec habebit medicinam.
15 Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.
16 Sex sunt, quae odit Dominus,
et septem detestatur anima eius:
16 Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in orrore:
17 oculos sublimes, linguam mendacem,
manus effundentes innoxium sanguinem,
17 occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18 cor machinans cogitationes pravas,
pedes veloces ad currendum in malum,
18 cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
19 proferentem mendacia, testem fallacem
et eum, qui seminat inter fratres discordias.
19 falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.
20 Conserva, fili mi, praecepta patris tui
et ne reicias legem matris tuae;
20 Figlio mio, osserva il comando di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.
21 liga ea in corde tuo iugiter
et circumda gutturi tuo.
21 Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
22 Cum ambulaveris, dirigent te,
cum dormieris, custodient te
et, cum evigilaveris, colloquentur tecum.
22 Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
23 Quia mandatum lucerna est, et lex lux,
et via vitae increpatio disciplinae,
23 perché il comando è una lampada
e l’insegnamento una luce
e un sentiero di vita l’istruzione che ti ammonisce:
24 ut custodiant te a muliere mala
et a blanda lingua extraneae;
24 ti proteggeranno dalla donna altrui,
dalle parole seducenti della donna sconosciuta.
25 non concupiscat pulchritudinem eius cor tuum,
nec capiaris nutibus illius:
25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
26 pretium enim scorti vix est torta panis,
mulier autem viri pretiosam animam capit.
26 poiché, se la prostituta cerca il pane,
la donna sposata ambisce una vita preziosa.
27 Numquid potest homo abscondere ignem in sinu suo,
et vestimenta illius non ardebunt?
27 Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi i vestiti,
28 Aut ambulare super prunas,
et non comburentur plantae eius?
28 o camminare sulle braci
senza scottarsi i piedi?
29 Sic qui ingreditur ad mulierem proximi sui;
non erit mundus, quicumque tetigerit eam.
29 Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
30 Non contemptui erit fur, cum furatus fuerit,
ut esurientem impleat animam.
30 Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l’appetito quando ha fame;
31 Deprehensus quoque reddet septuplum
et omnem substantiam domus suae tradet.
31 eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte
e consegnare tutti i beni della sua casa.
32 Qui autem adulter est cum muliere, vecors est;
perdet animam suam, qui hoc fecerit.
32 Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
33 Plagam et ignominiam congregat sibi,
et opprobrium illius non delebitur.
33 Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
34 Quia zelus est furor viri,
et non parcet in die vindictae
34 poiché la gelosia accende l’ira del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta.
35 nec accipiet personam tuam in piaculum
nec suscipiet dona plurima.
35 Egli non accetterà compenso alcuno,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.