Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 5


font
NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Fili mi, attende ad sapientiam meam,
et prudentiae meae inclina aurem tuam,
1 Figlio mio, sii attento alla mia sapienza, al mio insegnamento tendi il tuo orecchio,
2 ut custodias cogitationes,
et disciplinam labia tua conservent.
2 per custodire consigli assennati e le tue labbra conservino la scienza.
3 Favum enim stillant labia meretricis,
et nitidius oleo guttur eius;
3 Veramente le labbra dell'estranea stillano miele, molle più dell'olio è il suo palato,
4 novissima autem illius amara quasi absinthium
et acuta quasi gladius biceps.
4 ma la sua fine è amara come assenzio, affilata come spada a doppio taglio.
5 Pedes eius descendunt in mortem,
et ad inferos gressus illius tendunt;
5 I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi raggiungono gli inferi;
6 cum non observet semitam vitae,
vagi sunt gressus eius, et ipsa nescit.
6 non spiana il cammino della vita, i suoi sentieri vacillano, ma non lo sa.
7 Nunc ergo, fili mi, audi me
et ne recedas a verbis oris mei.
7 E ora, figlio mio, ascoltami, non allontanarti dai detti della mia bocca.
8 Longe fac ab ea viam tuam
et ne appropinques foribus domus eius.
8 Allontana da lei il tuo cammino, non ti avvicinare alla porta della sua casa.
9 Ne des alienis honorem tuum
et annos tuos crudeli,
9 Perché tu non dia ad altri il tuo splendore, i tuoi anni a uomini spietati;
10 ne forte impleantur extranei viribus tuis,
et labores tui sint in domo aliena,
10 perché non godano gli altri della tua forza, i tuoi guadagni non vadano nella casa di un estraneo,
11 et gemas in novissimis,
quando consumpseris carnes tuas et corpus tuum
11 così che alla fine tu ruggisca, quando saranno consumati il tuo corpo e la tua carne.
12 et dicas: “ Cur detestatus sum disciplinam,
et increpationes renuit cor meum,
12 Allora tu dirai: "Ohimè! Ho odiato la disciplina, il mio cuore ha disprezzato il rimprovero;
13 nec audivi vocem docentium me
et magistris non inclinavi aurem meam?
13 non ho ascoltato la voce dei miei maestri, ai miei insegnanti non ho teso l'orecchio.
14 Paene fui in omni malo,
in medio ecclesiae et synagogae ”.
14 Un altro poco e sarei stato al colmo dell'infelicità in mezzo all'assemblea e alla comunità!".
15 Bibe aquam de cisterna tua
et fluenta putei tui,
15 Bevi l'acqua della tua cisterna, gli zampilli del tuo pozzo.
16 ne deriventur fontes tui foras,
et in plateis rivi aquarum;
16 Non scorrano fuori le tue fontane né sulle piazze i tuoi ruscelli.
17 habeto eas solus,
nec sint alieni participes tui.
17 Siano per te soltanto, non per gli estranei insieme a te.
18 Sit vena tua benedicta,
et laetare cum muliere adulescentiae tuae;
18 Sia benedetta la tua sorgente! Possa tu trovar la gioia nella donna della tua giovinezza,
19 cerva carissima et gratissimus hinnulus,
blanditiae eius inebrient te in omni tempore,
in amore eius delectare iugiter.
19 amabile cerbiatta e gazzella deliziosa. I suoi seni ti inebrino in ogni tempo, dal suo amore tu sia sempre attratto.
20 Quare seduceris, fili mi, ab aliena
et foveris in sinu extraneae?
20 Perché saresti attratto, figlio mio, da un'altra, stringeresti al seno un'altra donna?
21 Quoniam ante Dominum viae hominis,
et omnes gressus eius considerat.
21 Davanti agli occhi del Signore le vie dell'uomo, tutti i suoi sentieri egli scruta.
22 Iniquitates suae capient impium,
et funibus peccatorum suorum constringetur.
22 Le sue colpe imprigionano l'empio, dalle funi dei suoi peccati è preso.
23 Ipse morietur, quia non habuit disciplinam,
et in multitudine stultitiae suae decipietur.
23 Egli morrà, perché è senza disciplina, per l'eccesso della sua stoltezza perirà.