Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Proverbi 19


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Melior est pauper, qui ambulat in simplicitate sua,
quam qui torquet labia et est insipiens.
1 Meglio un povero di condotta intemerata che un ricco il quale torce i labbri ed è stolto.
2 Ubi non est scientia animae, non est bonum;
et, qui festinus est pedibus, offendit.
2 Dove non c'è la scienza dell'anima non c'è alcun bene, e chi ha la fretta nei piedi inciamperà.
3 Stultitia hominis supplantat gressuseius,
et contra Deum fervet animo suo.
3 La stoltezza dell'uomo ne rovina gli affari, ed egli poi s'arrabbia contro Dio.
4 Divitiae addunt amicos plurimos;
pauper autem ab amico suo separatur.
4 Le ricchezze procurano gran numero d'amici; dal povero se ne vanno anche quelli che aveva.
5 Testis falsus non erit impunitus;
et, qui mendacia loquitur, non effugiet.
5 Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne non avrà scampo.
6 Multi blandiuntur faciei potentis,
et omnes amici sunt dona tribuenti.
6 Stolti onorano la persona del potente e sono amici di chi dà regali.
7 Omnes fratres hominis pauperis oderunt eum,
insu7per et amici procul recesserunt ab eo;
qui tantum verba sectatur, nihil habebit.
7 Gli stessi fratelli hanno a noia il povero, e molto più i suoi amici s'allontanan da lui. Chi va dietro alle parole non avrà nulla.
8 Qui autem possessor est mentis, diligit animam suam,
et custos prudentiae inveniet bona.
8 Chi acquista senno ama la sua anima, e chi fa tesoro della prudenza si troverà bene.
9 Falsus testis non erit impunitus;
et, qui loquitur mendacia, peribit.
9 Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne perirà.
10 Non decent stultum deliciae,
nec servum dominari principibus.
10 Non sta bene che lo stolto sia in delizie, nè che il servo comandi ai principi.
11 Doctrina viri mitigat iram eius,
et gloria eius est iniqua praetergredi.
11 La saggezza dell'uomo si conosce dalla pazienza, ed è sua gloria passar sopra le offese.
12 Sicut fremitus leonis ita et regis ira,
et sicut ros super herbam ita et gratia eius.
12 Come ruggito di leone è l'ira del re, ma ìa sua ilarità è come rugiada sull'erba.
13 Calamitas patris filius stultus;
et tecta iugiter perstillantia litigiosa mulier.
13 Il figliolo stolto è la sventura del padre, e la donna litigiosa è un tetto che sgocciola continuamente.
14 Domus et divitiae hereditas patrum,
a Domino autem uxor prudens.
14 La casa e le ricchezze vengono dai parenti, ma la moglie prudente è un dono speciale del Signore.
15 Pigredo immittit soporem,
et anima dissoluta esuriet.
15 La pigrizia fa venire il sonno e la persona indolente patirà la fame.
16 Qui custodit mandatum, custodit animam suam;
qui autem neglegit viam suam, mortificabitur.
16 Chi osserva, il comandamento conserva la sua anima, ma chi è trascurato nella sua condotta troverà la morte.
17 Feneratur Domino, qui miseretur pauperis,
et vicissitudinem suam reddet ei.
17 Presta al Signore chi ha pietà del povero, ed Egli gliene renderà il contraccambio.
18 Erudi filium tuum, dum spes est;
ad interfectionem autem eius ne ponas animam tuam.
18 Correggi il tuo figliolo, non disperare; guardati dal farlo morire.
19 Qui impatiens est, sustinebit multam;
et, si eum abripere vis, aliud appones.
19 Chi è impaziente ne porterà il danno, e se farà violenza aggiungerà danno a danno.
20 Audi consilium et suscipe disciplinam,
ut sis sapiens in novissimis tuis.
20 Ascolta i consigli, accetta la correzione, per esser sapiente in avvenire.
21 Multae cogitationes in corde viri,
voluntas autem Domini permanebit.
21 Molti sono i disegni nel cuore dell'uomo, ma è la volontà del Signore quella che prevale.
22 Desiderabile in homine est misericordia eius;
et melior est pauper quam vir mendax.
22 L'uomo (che è stato) indigente è misericordioso; meglio povero che bugiardo.
23 Timor Domini ad vitam,
et in plenitudine commorabitur absque visitatione mali.
23 Il timor del Signore mena alla vita, chi ne avrà molto non sarà visitato dalla sventura.
24 Abscondit piger manum suam in catino
nec ad os suum applicat eam.
24 Il pigro nasconde la sua mano sotto l'ascella, nè sa portarla fino alla bocca.
25 Derisore flagellato vel parvulus sapientior erit;
si autem corripueris sapientem, intelleget disciplinam.
25 Flagellato che sia l'empio, metterà giudizio lo stolto, se invece correggi il sapiente, imparerà la disciplina.
26 Qui affligit patrem et fugat matrem,
filius inhonestus et ignominiosus.
26 Chi affligge il padre e fa fuggire la madre è infame e infelice.
27 Acquiesce, fili, ut audias doctrinam
nec erres a sermonibus scientiae.
27 Figliolo, non ti stancare di udire avvertimenti, non volere ignorare le parole della scienza.
28 Testis iniquus deridet iudicium,
et os impiorum devorat iniquitatem.
28 IUl testimone iniquo si burla della giustizia, e la bocca degli stolti divora l'iniquità.
29 Paratae sunt derisoribus virgae,
et plagae stultorum corporibus.
29 E' preparato per i beffardi il giudizio, i martelli per battere i corpi degli stolti.