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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Esodo 15


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Allora cantò Mosè, e i figliuoli d'Israele questa laude al Signore, dicendo: Diamo gloria al Signore, perocché egli si è gloriosamente esaltato; ha gettato nel mare il cavallo, e il cavaliere.1 Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
«Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare.
2 Mia fortezza, e oggetto delle mie lodi egli è il Signore, ed è stato mio salvatore: egli è il mio Dio, e io Io glorificherò: il Dio del mio padre, ed io lo esalterò.2 Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
3 Il Signore qual forte campione: il suo nome è l'Onnipotente.3 Il Signore è un guerriero,
Signore è il suo nome.
4 Egli ha precipitati nel mare i cocchi di Faraone, e il suo esercito: i migliori suoi condottieri sono stati sommersi nel mar Rosso:4 I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso.
5 Sono sepolti negli abissi, son caduti nel profondo qual pietra.5 Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.
6 La tua destra, o Signore, ha dimostrato una sovraggrande fortezza: la tua destra, o Signore, ha percosso il nemico.6 La tua destra, Signore,
è gloriosa per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico;
7 E con la molta possanza tua hai dispersi i tuoi avversarii: l'ira tua fu spedita da te, la quale li divorò come paglia.7 con sublime maestà
abbatti i tuoi avversari,
scateni il tuo furore,
che li divora come paglia.
8 E al soffio del tuo furore si ammontarono le acque: l'onda corrente fermossi, si acquagliarono in mezzo al mare i flutti profondi.8 Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi nel fondo del mare.
9 Il nemico avea detto: Inseguirò, e raggiungerò: dividerò le spoglie, le mie brame saran soddisfatte: sguainerò la mia spada, la mia mano gli ucciderà.9 Il nemico aveva detto:
“Inseguirò, raggiungerò,
spartirò il bottino,
se ne sazierà la mia brama;
sfodererò la spada,
li conquisterà la mia mano!”.
10 Soffiò il tuo spirito, e il mare li ricoperse: affondaron qual piombo nelle acque precipitose.10 Soffiasti con il tuo alito:
li ricoprì il mare,
sprofondarono come piombo
in acque profonde.
11 Chi de' forti è simile a te, o Signore? Chi è simile a te, glorioso nella santità, terribile e laudabile, operator di prodigii?11 Chi è come te fra gli dèi, Signore?
Chi è come te, maestoso in santità,
terribile nelle imprese,
autore di prodigi?
12 Tu stendesti la mano, e la terra gl'ingoiò.12 Stendesti la destra:
li inghiottì la terra.
13 Tu nella tua misericordia fosti il condottiere del popolo, cui riscattasti: e colla tua fortezza Io hai portato fino al tuo santo soggiorno.13 Guidasti con il tuo amore
questo popolo che hai riscattato,
lo conducesti con la tua potenza
alla tua santa dimora.
14 I popoli si son messi in movimento, e son pieni di sdegno: gli abitanti della Palestina sono in affanno.14 Udirono i popoli: sono atterriti.
L’angoscia afferrò gli abitanti della Filistea.
15 I principi di Edom sono sbigottiti, tremano i campioni di Moab: tutti gli abitatori di Chanaan sono istupiditi.15 Allora si sono spaventati i capi di Edom,
il pànico prende i potenti di Moab;
hanno tremato tutti gli abitanti di Canaan.
16 Cada sopra di essi paura e spavento merce del tuo braccio grande: rimangano immobili come pietra, fino a tanto che passi, o Signore, il popol tuo, sino a tanto che passi questo tuo popolo, di cui tu sei il padrone.16 Piómbino su di loro paura e terrore;
per la potenza del tuo braccio
restino muti come pietra,
finché sia passato il tuo popolo, Signore,
finché sia passato questo tuo popolo,
che ti sei acquistato.
17 Tu li condurrai colà, e li pianterai sul monte di tuo retaggio, nella sicurissima abitazione tua, che tu, o Signore, ti sei fabbricata: nel tuo santuario fondato, o Signore, dalle tue mani.17 Tu lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità,
luogo che per tua dimora,
Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
18 Il Signore regnerà pe' secoli, e ancor di là.18 Il Signore regni
in eterno e per sempre!».
19 Imperocché entrò il cavaliere Faraone coi suoi cocchi e co' suoi cavalieri nel mare: e il Signore ripiegò sopra di loro le acque del mare: ma i figliuoli d'Israele camminaron per esse a piedi asciutti.19 Quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il Signore fece tornare sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare.
20 Allora Maria profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: e tutte le donne le andarono dietro coi timpani, tessendo carole,20 Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un tamburello: dietro a lei uscirono le donne con i tamburelli e con danze.
21 Tra le quali ella intonava, dicendo: Diamo laude al Signore; perocché egli si è gloriosamente esaltato: ha gettato nel mare il cavallo e il cavaliere.21 Maria intonò per loro il ritornello:
«Cantate al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare!».
22 Or Mosè menò via gl'Israeliti dal mar Rosso, ed entrarono nel deserto di Sur: e camminarono tre dì nella solitudine, e non trovavano acqua.22 Mosè fece partire Israele dal Mar Rosso ed essi avanzarono verso il deserto di Sur. Camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua.
23 E giunsero a Mara, e non potevano bere le acque di Mara per la loro amarezza: donde pose egli conveniente nome a quel luogo, chiamandolo Mara, cioè Amarezza.23 Arrivarono a Mara, ma non potevano bere le acque di Mara, perché erano amare. Per questo furono chiamate Mara.
24 E mormorò il popolo contro Mosè, dicendo: Che berem noi?24 Allora il popolo mormorò contro Mosè: «Che cosa berremo?».
25 Ma egli alzò sue voci al Signore, e fugli da lui mostrato un legno: il quale dopo che da lui fu gettato nelle acque, si addolcirono. In questo luogo (Dio) diede loro alcuni precetti, e leggi, e ivi fece prova di essi.25 Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell’acqua e l’acqua divenne dolce. In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova.
26 E disse: Se tu udirai la voce del Signore Dio tuo, e farai quello che è giusto negli occhi di lui, e obbedirai ai suoi comandi, e osserverai tutti i suoi insegnamenti, io non manderò sopra di te alcuno de' mali, onde ho aggravato l'Egitto: perocché io il Signore tuo medico.26 Disse: «Se tu darai ascolto alla voce del Signore, tuo Dio, e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t’infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitto agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!».
27 Giunsero di poi i figliuoli d'Israele ad Elim, dov' erano dodici fontane di acque, e settanta palme: e posero gli alloggiamenti in vicinanza delle acque.27 Poi arrivarono a Elìm, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si accamparono presso l’acqua.