Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Esodo 4


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Mosè dopo aver ricevuti da Dio tre segni di sua missione si scusa in varj modi tutt' ora; e finalmente s'arrende, e torna in Egitto colla moglie, e i figliuoli. L'Angelo minaccia di uccider Mosè; ma la moglie circoncide il figliuolo. Aronne va incontro a Mosè, e insieme vanno a trovare i figliuoli d'Israele.

1Rispose Mosè, e disse: Ei non crederanno a me, e non ascolteranno la mia voce, ma diranno: iI Signore non ti è apparito.2E quegli disse a lui: Che è quello, che tu hai in mano? Rispose: Un bastone.3E disse il Signore: Gettalo per terra. Lo gettò, e cangiossi in serpente, tal che Mosè si fuggì.4E disse il Signore: Stendi la tua mano, e prendilo per la coda. Stese la mano, e lo prese, e ritornò un bastone.5Affinché credano, disse, che è apparito a te il Signore Dio dei padri loro, il Dio di Abramo, il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe.6E il Signore disse di nuovo: Mettiti in seno la tua mano. E messa ch'ei l'ebbe in seno, la cavò fuora coperta di lebbra bianca come neve.7Rimettiti, disse (Dio), la mano in seno. La rimise, e la cavò fuori di nuovo, ed era come l'altra carne.8S'ei non crederanno, disse, a te, e non capiranno il linguaggio del primo prodigio, si arrenderanno a quello del prodigio seguente.9Che se a nissun dei due prodigi crederanno, e non ascolteranno la tua voce, prendi dell'acqua del fiume, e versala per terra, e quanto ne avrai attinta dal fiume, si convertirà in sangue.10Disse Mosè: Perdona, o Signore, io non era uomo facondo per lo passato: anche dopo che tu hai parlato al tuo servo, io son tardo di lingua, e balbuziente.11Disse a lui il Signore: Chi ha fatto la bocca dell’uomo? e chi ha formato il mutolo, e il sordo, il veggente, e il cieco? non son io quegli?12Va' adunque, e io sarò nella tua bocca, e ti insegnerò quello che dovrai dire.13Ma quegli disse: Di grazia, Signore, manda colui, che tu sei per mandare.14Si crucciò il Signore contro Mosè, e disse: Aronne tuo fratello figliuolo di Levi, so, che è eloquente: ecco che egli viene a incontrarti, e rallegrerassi di cuore in vedendoti.15Parla a lui, e metti in bocca a lui le mie parole: e io sarò nella tua bocca, e nella bocca di lui, e mostrerò a voi quello che abbiate, a fare.16Egli parlerà in vece tua al popolo, e sarà la tua bocca: tu poi lo governerai in quelle cose, che a Dio appartengono.17Prendi anche in mano questa verga, colla quale opererai prodigi.18Mosè se n’andò, e tornò al suo suocero Jetro, e gli disse: Io me ne andrò per tornare a' miei fratelli in Egitto, e vedere, se sono ancor vivi. Jetro gli disse: Va' in pace.19E il Signore disse a Mosè in Madian: Va', e torna in Egitto: perocché son morti tutti quelli che volevano la tua morte.20Prese adunque Mosè la sua moglie, e i suoi figliuoli, e li pose sopra un asino, e se ne tornò in Egitto, portando in mano la verga di Dio.21E il Signore disse a lui mentre se ne tornava in Egitto: bada di fare tutti i prodigi, che io ho posti nelle tue mani, al cospetto di Faraone: io indurerò il cuore di lui, ed ei non lascerà partire il popolo.22E tu gli dirai: Queste cose dice il Signore: Israele è il figliuol mio primogenito:23Io ti ho detto: Lascia andare il mio figliuolo, affinché mi serva; e non hai voluto lasciarlo partire: ecco che io darò morte al tuo figliuolo primogenito.24E mentre egli era per viaggio in un albergo, il Signore si presentò a lui, e volea farlo morire.25Prese tosto Sephora una pietra molto affilata, e circoncise il suo figliuolo, e toccò i piedi di lui, e disse: Sposo di sangue sei tu per me.26E quegli lo lasciò stare dopo che ella ebbe detto: Sposo di sangue a motivo della fatta circoncisione.27E il Signore disse ad Aronne: Va' nel deserto incontro a Mosè. Andogli incontro fino al monte di Dio, e baciollo.28E Mosè raccontò ad Aronne tutte le cose, per le quali il Signore lo avea mandato, e i prodigi, che gli avea ordinato di fare.29E andarono insieme a raunare tutti i seniori de' figliuoli d’Israele.30E Aronne ripetè tutte le parole dette dal Signore a Mosè: e questi fece i miracoli in presenza del popolo.31E il popolo credette: e intesero, come il Signore visitava i figliuoli d'Israele, e avea mirata la loro afflizione; e prostratisi lo adorarono.

Note:

4,1:Ei non mi crederanno. Dio aveva detto a Mosè, che i seniori avrebbero creduto; ma questi teme la durezza e pervicacia del popolo ben conosciuta da lui, e la quale gli diede poi tanti affanni.

4,3:Lo gettò, e cangiossi in serpente. I miracoli qui descritti doveano servire ad autenticare la missione di Mosè, e a stabilir lui medesimo nella speranza dell'ajuto divino per sormontare le grandissime difficoltà, ch'egli dovea incontrare.

4,10:Anche dopo che tu hai parlato al tuo servo, io sono ec. Quantunqne tu renda eloquente le lingue de' pargoletti; contuttociò io non ho acquistato maggiore scioltezza e facilità di parlare, dopo che tu ti sei degnato di parlare con me. Paragonando il testo originale colla volgata si vedrà, che questo è il vero senso di questo luogo, e che Mosè non dice, come taluno ha pensato, che la difficoltà di parlare sia cresciuta in lui dopo che Dio gli avea parlato. Ma notisi, come Dio volle, che questo grande operator di prodigi non avesse libera e franca la parola, affinchè non a lui, ma a Dio si attribuisse la lode di quello, ch'egli operò, ed egli stesso in mezzo a tanta gloria si tenesse nell'umiltà.

4,13:Manda colui, che tu sei per mandare. Giacché tu, o Signore, vuoi mandare un liberatore, che tragga il tuo popolo da una schiavitudine assai peggiore, che quella dell'Egitto, mandala adesso ad eseguire l'una e l'altra liberazione: cosi i Padri generalmente intendono, che Mosè a Dio domandi la venuta del Cristo indicato tante volte nella Scrittura col nome d'Inviato, Ambasciadore, Messso di Dio.

4,14:Si crucciò il Signore ec. Come un uomo si cruccia di un inferiore, il quale per umiltà ricusi d'incaricarsi di un impiego, ch'ei erede superiore alla sua capacità. La scrittura parla di Dio con frasi prese da quello, che accade tragli uomini: del rimanente i Padri scusano la renitenza di Mosè, e ne lodano l'umiltà.

4,16:Tu poi lo governerai nelle cose, ec. L'Ebreo: Tu sarai a lui in luogo di Dio: tu gli spiegherai la mia volontà, ed egli ascoltando te ascolterà me stesso.

4,18:Va' in pace. I LXX, aggiungono, che il re d'Egitto era morto; vale a dire quel re che volea far morire Mosè, cap. II. 15.

4,20:Portando in mano la verga re. Era lo stesso bastone usato da Mosè nel suo mestiere di pastore di pecore; ma qui è detto la verga di Dio per quello, che Dio avea fatto, e volea ancor fare per mezzo di essa.

4,21:Io indurerò il cuore di lui. Vedi quello, che si è detto sopra queste parole nella lettera ai Romani, cap. IX. Dio, dice S. Agostino, non indura giammai col dare la malizia, ma col negare misericordia. ep. 194., negando cioè la grazia, senza la quale il cuore del peccatore non si ammollisce, e non si converte.

4,22:Israele è il figliuol mio primogenito. Io padre di tutti i popoli ho adottato per mio primogenito il popolo d'Israele.

4,24:Il Signore si presentò ec. I LXX, l'Angelo del Signore, e cosi intendono comunemente gli interpreti.

4,25:Prese tosto Sephora una pietra ec. Sephora prese il primo istrumento, che se le diede alle mani per circoncidere il figliuolo. L'uso de' coltelli di pietra era comune nell'Egitto, e in altri persi.
E toccò i piedi di lui. Toccò i piedi di Mosè, ovvero si gettò a' piedi di Mosè. Alcuni vogliono, che ella spruzzasse su' piedi del marito il sangue della circoncisione.
Sposo di sangue sei tu per me. Tu saresti perito per mano dell'Angelo, se io non avessi versato il sangue del mio figliuolo or con questo sangue io ti ho comprato nuovamente per mio sposo.

4,26:E quegli lo lasciò stare. Emmi sembrata questa la sposizione più naturale e probabile di questo luogo, ch' è assai oscuro per essere molto conciso si nell'originale, come nella volgata. Dice adunque che quegli, cioè a dire l'Angelo, lasciò stare Mosè, dopo che Sephora ebbe fatta la circoncisione, ed ebbe detto quelle parole: sposo di sangue ec.

4,27:Al monte di Dio. Ad Horeb.

4,30:E questi fece i miracoli ec. Quelli, che sieno descritti, vers. 4. 6. 9., i quali segni egli fece di nuovo dinanzi al popolo.