Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Esodo 19


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Gl'Israeliti mosso il campo, giungono al Sina. Mosè per ordine di Dio sale sul monte, egli avvertimenti di lui riferisce al popolo; al quale è ordinato, che ti purifichi, affinchè scenda il Signore nel tuono, e nel folgore per parlare a Mosè dinanzi a tutta la moltitudine.

1Il terzo mese dopo l'uscita d'Israele dalla terra d'Egitto, in questo giorno arrivarono nella solitudine del Sinai.2Imperocché partiti da Raphidim, e giunti al deserto del Sinai posero in quel luogo gli alloggiamenti, e ivi Israele si attendò dirimpetto al monte.3E Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dalla cima del monte, e disse: Queste cose dirai alla casa di Giacobbe, e le annunzierai a' figliuoli d'Israele:4Voi stessi avete veduto quel ch'io feci agli Egiziani, come io vi ho portati sulle ali, qual aquila, e vi ho presi per me.5Se adunque voi udirete la mia voce, e osserverete il mio patto, voi sarete tra tutti i popoli la mia eletta porzione: perocché mia ella è tutta la terra:6E voi sarete mio regno sacerdotale, e nazione santa. Queste son le parole, che tu dirai a' figliuoli d'Israele.7Andò Mosè; e raunati gli anziani del popolo, espose tutto quello che il Signore gli avea ordinato.8E tutto il popolo concordemente rispose: Noi farem tutto quello che ha detto il Signore. E avendo Mosè riferite al Signore le parole del popolo,9Il Signore gli disse: Io verrò tosto a te nell'oscurità di una nuvola, affinché il popolo mi senta parlare a te, e presti a te fede perpetuamente. Riferì adunque Mosè al Signore le parole del popolo.10Ed ei gli disse: Va' a trovare il popolo, e fa, che si purifichino oggi, e domani, e lavino le loro vesti.11E sieno preparati pel terzo giorno: perocché il terzo giorno scenderà il Signore davanti a tutto il popolo sul monte Sinai.12E tu fisserai all'intorno i limiti al popolo, e dirai loro: Guardatevi dal salire al monte, e dal toccare i confini di esso: chiunque toccherà il monte, morrà senza remissione.13Mano d'uomo nol toccherà, ma sarà oppresso con sassi, ovvero trafitto con frecce: sia giumento, sia uomo, non vivrà: quando comincerà a sonare la tromba, allora salgano verso il monte.14E Mosè scese dal monte; e tornato al popolo lo purificò. E quando ebber lavate le loro vesti,15Disse loro: State apparecchiati pel terzo giorno, e separatevi dalle vostre mogli.16E già era venuto il terzo dì, e splendeva il mattino, quando ecco che principiarono a sentirsi de' tuoni, e a sfolgoreggiare i lampi, e una foltissima nebbia ricoperse il monte, e Io squillante suono della tromba rimbombava fortemente: e il popolo, che era dentro agli alloggiamenti, s'intimorì.17E avendoli Mosè condotti fuori degli alloggiamenti incontro a Dio, si fermarono alle falde del monte.18E tutto il monte Sinai gettava fumo, perché il Signore ivi era disceso in mezzo al fuoco, e il fumo ne usciva, come da una fornace, e tutto il monte metteva terrore.19E il suono della tromba appoco appoco si faceva più forte, e più penetrante. Mosè parlava, e il Signore gli rispondeva.20E discese il Signore sul monte Sinai, sulla cima stessa del monte, e chiamò Mosè su quella sommità. Il quale essendovi salito,21Gli disse: Scendi a basso, e fa' sapere al popolo, che a sorte non pensasse a valicare i confini per vedere il Signore, onde moltissimi di loro avessero a perire.22I sacerdoti eziandio, i quali si accostano al Signore, si purifichino, affinché egli non gli uccida.23E Mosè disse al Signore: Non è possibile, che la moltitudine salga al monte Sinai: mentre tu hai intimato, e comandato dicendo: Metti i confini intorno al monte, e santificalo.24E il Signore a lui: Va’, scendi, e salirai tu, e teco Aronne: i sacerdoti poi, e il popolo non oltrepassino i limiti, e non salgano verso il Signore, che forse ei non gli uccida.25E Mosè discese, e riferì ogni cosa al popolo.

Note:

19,1:In questo giorno. Vale a dire nello stesso giorno terzo, ovvero nel giorno segnato collo stesso numero del mese, cioè a' tre del mese terzo. Tale è la comune sposizione di questo parole: tralascia le altre per brevità. Da questo giorno tre del terzo mese del primo anno dopo l'uscita dall'Egitto stette il popolo presso al Sina sino al secondo mese dell'anno seguente, quando a' venti del mese si miser di nuovo in viaggio. Num. X. 11.

19,3:Salì verso Dio. Salì sul monte Sina, dove Dio gli era già apparito. Exod. III., e dove gli avea ordinato di offerir sacrifizio, uscito ch'ei fosse col popolo dall'Egitto.

19,4:Vi ha portati sulle ali, qual aquila. Gli altri volatili trasportano i teneri loro figliuoli coi piedi, e colle unghie, perché temono d'altri volatili: l'aquila si prende i suoi sulle spalle, e non avendo paura, se non dell'uomo, il suo proprio corpo oppone a difesa de' suoi aquilotti contro il dardo dell'uomo. Cosi, dice Dio, io vi ho portato dall'Egitto fin qua, e mi son posto tra voi e gli Egiziani nella miracolosa colonna.
E vi ho presi per me. Per miei servi: potrebbe anche tradursi seguitando la comparazione dell'aquila: vi ho presi sopra di me.

19,5:Sarete tra tutti i popoli la mia eletta porzione. Benché tutti i popoli della terra e la terra stessa sieno di mio dominio a titolo di creazione e di conservazione, voi io terrò per mia eredità, per mio popolo speciale, nazione eletta da me, e favorita con particolare attentissima protezione; purché ascoltiate la mia voce, e osserviate le condizioni dell'alleanza, che io io con voi.

19,6:Sarete mio regno sacerdotale, ec. Voi sarete mio regno non temporale e profano, ma sacro e sacerdotale, come nazione specialmente e assolutamente consacrata al mio culto; onde soggiunge, nazione santa, cioè separata da tutte le altre genti idolatre, e dedicata a me in virtù della vocazione, ed elezione mio in vostro favore.
Vuolsi qui osservare, come Dio dopo rammentati i suoi benefizj in pro degli Ebrei, annunzia loro l'alleanza, ch'ei vuol fare con essi, e ne propone le condizioni e i vantaggi; e tale è la bontà di si gran padrone, che egli vuol avere il libero consenso di quelli, ch' ei destina al grande onore di essere suo popolo e sua eredità. Ordina perciò a Mosè di riferire al popolo le sue parole e prenderne le risposte.

19,10:Fa', che si purifichino oggi e domani. Fa', che si preparino colla continenza (vers. 15.) colla mondezza de corpo, e delle vesti. Queste erano le purificazioni usate non solo tra gli Ebrei, ma anche presso tutte le nazioni per disporsi a qualche azione religiosa. Non vi volea molto a comprendere, che la nettezza esteriore del corpo era segno della interior purezza della coscienza, senza la quale non dee l'uomo ardire di presentarsi dinanzi a Dio.

19,13:Mano d'uomo nol toccherà, ec. Chiunque contro il mio comando ardisce di avanzarsi fino al monte consacrato dalla mia presenza, egli dee tenersi per uomo sacrilego, e immondo, e abominevole, onde il solo toccarlo porterebbe ad altri immondezza. Sopra questa proibizione di Dio, vedi Heb. cap. XII.
Quando comincerà a sanare ec. Allorché Dio dall'alto del monte farà udire un suono simile a quel di tromba, allora il popolo si avanzi non sul monte, ma solo verso il monte, fino cioè a' termini fissati da Mosè appiè del monte. Vedi vers. 12. 17.

19,19:E il Signore gli rispondeva. L'Ebreo aggiunge, colla voce, di viva voce, non per locuzione interiore, ma con parole, il suono delle quali era udito degli Ebrei. Così tutto il gran popolo fu testimone di quello, che Dio ordinò a Mosè; tutti non solo videro i prodigi, che precedettero la pubblicazione della legge, ma udiron la voce di Dio stesso, che la dettava.

19,22:I sacerdoti eziandio... si purifichino ec. Non essendo per anco stabilito il sacerdozio Levitico, la maggior parte degl'interpreti credono, intendersi i primogeniti, come sacerdoti nati prima che il ministero fosse dato alla famiglia di Levi. Questi sacerdoti comanda Dio, che si purifichino con maggior cura d'ogni altro.

19,23:E Mosè disse: Non è possibile te. Mosè non credea necessario di scendere dal monte per annunziare al popolo quegli ordini del Signore: nissuno, dice egli, ardirà di salire il monte dopo quello, che tu mi ordinasti di dire e di fare in tuo nome; Mosè si staccava malvolentieri da Dio.
E santificalo. Dividi, separa il monte dal popolo co' termini, che porrai all'interno. Il Signore ripete più volte questo comando, ed egli contiene un gran mistero, imperocchè veniva a significare, che la legge quantunque buona, e giusta, e santa non avrebbe servito (colpa della corruzione degli uomini ) a rendergli degni di accostarsi a Dio. Tutti i segni terribili, da'quali fa accompagnata la promulgazione di questa legge, erano indizio, come notò l'Apostolo, Rom. VII. 15. dello spirito di servitù, che fu il carattere di essa, come lo spirito d'amore farà il carattere della legge nuova data da Gesù Cristo, e impressa non nella tarda di pietra, ma ne' cuori de' fedeli. Vedi Heb. XII., Gal. XV.