Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Esodo 14


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Faraone co' tuoi dà dietro a Israele. l'Angelo si frappone di mezzo nella colonna della nuvola. Mosè divide il mar rosso, e lo passano a piede asciutto gli Ebrei. Gli Egiziani con tutta la cavalleria, e coi loro cocchi sono sommersi, e dall'Angelo, e dalle acque, che vengono loro sopra.

1E il Signore parlò a Mosè, e disse:2Di' a' figliuoli d'Israele, che tornino indietro, e pongano gli alloggiamenti dirimpetito a Phihahiroth, la quale è tra Magdalum, e il mare dirimpetto a Beelsephon: in faccia a questo luogo porrete gli alloggiamenti lungo il mare.3E Faraone dirà dei figliuoli d'Israele: Sono in paese angusto, sono serrati nel deserto.4E indurerò il cuore di lui e v'inseguirà: e io trarrò gloria da Faraone, e da tutto il suo esercito: e conosceranno gli Egiziani, ch'io sono il Signore. E quelli fecer così.5E fu recato avviso al re degli Egiziani, come il popolo fuggiva: e si cangiò il cuore di Faraone, e de' suoi servi verso del popolo, e dissero: Che è quello, che noi ci siamo indotti a fare lasciando, che sen vada Israele, e a noi più non serva?6Fece egli pertanto mettere i cavalli al suo cocchio, e prese seco tutto il suo popolo.7E prese secento cocchi scelti, e tutti gli altri cocchi, che si trovarono nell'Egitto, e i capitani di tutto l'esercito.8E il Signore indurò il cuore di Faraone re d'Egitto, ed egli inseguì i figliuoli d'Israele: ma questi erano partiti con gran fidanza.9E seguendo gli Egiziani le orme già segnate da quelli, li trovarono alloggiati lungo il mare. Tutta la cavalleria, e i cocchi di Faraone, e tutto l'esercito erano a Phihahiroth dirimpetto a Beelsephon.10E appressandosi Faraone, i figliuoli d'Israele alzando gli occhi si videro alle spalle gli Egiziani: ed ebbero paura grande, e alzarono le grida al Signore.11E dissero a Mosè: Mancavan forse sepolture in Egitto, che tu ci hai tratti di colà, affinché morissimo nella solitudine? Per qual motivo hai tu voluto far questa cosa di cavarci dall’Egitto?12Non è egli questo quel che a te noi dicevamo nell'Egitto: Lascia, che noi serviamo agli Egiziani? conciossiaché molto meglio era il servire ad essi, che il morire nella solitudine.13E disse Mosè al popolo: Non temete: state ad osservare i prodigii, che farà oggi il Signore: perocché gli Egiziani, che voi ora vedete, non li vedrete mai più in eterno.14Il Signore combatterà per voi, e voi non vi moverete.15E il Signore disse a Mosè: Perché alzi a me le grida? di' a' figliuoli d'Israele, che si mettano in viaggio.16E tu alza la tua verga, e stendi la tua mano sopra il mare, e dividilo: affinché i figliuoli d'Israele camminino per mezzo al mare a piedi asciutti.17E io indurerò il cuore degli Egiziani, perché vi perseguano: e sarò glorificato nello sterminio di Faraone, e di tutto il suo esercito, e de' suoi cocchi, e de' suoi cavalieri.18E gli Egiziani conosceranno, ch'io sono il Signore, quando avrò fatto servire alla mia gloria Faraone, e i suoi cocchi, e i suoi cavalli.19E si levò l'Angelo del Signore, che precedeva l'esercito d'Israele, e si pose alle loro spalle: e insieme con esso la colonna di nube, lasciata la parte anteriore,20Si posò nel fondo tra gli alloggiamenti degli Egiziani, e gli alloggiamenti d'Israele: e quella nube era tenebrosa, e insieme rischiarava la notte, talmente che non poterono per tutto il tempo della notte appressarsi gli uni agli altri.21E avendo Mosè stesa la mano sul mare, il Signore lo portò via, soffiando un vento gagliardo, e ardente per tutta la notte, e lo asciugò: e l'acqua restò scompartita.22E i figliuoli d'Israele entrarono in mezzo al mare asciutto: perocché l'acqua era come muro alla loro destra, e alla sinistra.23E gli Egiziani inseguendogli entrarono dietro a loro nel mezzo del mare, e tutta la cavalleria di Faraone, e i suoi cocchi, e i cavalieri.24Ed era già la vigilia del mattino, allorché traguardando il Signore dalla colonna di nube e di fuoco l'esercito degli Egiziani fece perire le loro schiere:25E rovesciò le ruote dei cocchi ed egli no furono trasportati nel (mar) profondo. Dissero adunque gli Egiziani: Fuggiamo Israele: perocché il Signore combatte per lui contro di noi.26E il Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano sul mare, affinché le acque tornino a riunirsi sopra gli Egiziani, sopra i cocchi, e sopra i lor cavalieri.27E avendo Mosè stesa la mano verso il mare, questo tornò al luogo di prima al primo spuntare del giorno: e le acque andaron sopra gli Egiziani, che fuggivano, e gl'involse il Signore in mezzo a' flutti.28E le acque ripreso il loro corso ricopersero i cocchi, e i cavalieri di tutto l'esercito di Faraone, i quali inseguendo gl'Israeliti erano entrati nel mare: neppur uno di quelli si salvò.29Ma i figliuoli d'Israele si avanzarono pel mezzo del mare asciutto: e le acque eran per essi qual muro a destra e a sinistra:30E il Signore liberò in quel giorno Israele dalle mani degli Egiziani.31E videro gli Egiziani morti sul lido del mare, e la possanza grande dimostrata dal Signore contro di essi: e il popolo temé il Signore, e credettero al Signore, e a Mosè suo servo.

Note:

14,2:Tornino indietro, e pongano gli alloggiamenti ec. Gl'Israeliti camminavano a dirittura per andare dal basso Egitto al monte Sinai, quando il Signore ordina il Mosè di farli tornare indietro. Dio avea in ciò i suoi grandi fini, come si dice in appresso.

14,3:Sono serrati nel deserto. Vale a dire dalla montagna del deserto. Dio adunava in quelle strettezze gli Ebrei; affinchè non avessero speranza di salvarsi, se non nel soccorso di Dio, e questa loro situazione serve alla malizia di Faraone di stimolo per inseguirlì.

14,4:Trarre gloria da Faraone, e da tutto il suo esercito ec. Quando e il condottiero, e l'esercito sommergerò nel mar rosso, allora tutti conosceranno la mia potenza, e l'amore ch'io ho pel mio popolo.

14,5:E fu recato avviso al re degli Egiziani, come il popolo fuggiva. Gli Egiziani vedendo, come il popolo non andava più a dirittura verso l'Horeb, e il Sinai, ma avea presa la strada verso il mare, compresero, che gli Ebrei volevano andarsene per sempre, e ne avvisarono Faraone. Non è da dubitare, che per ordine di lui andassero, e venissero delle spie per informarlo di tutto.

14,7:E i capitani. I LXX, tradussero: I Tristati: i quali erano i tre primi personaggi della corte, e aveano il secondo grado dopo la real dignita, dice S. Girolamo in Ezechiel. XXIII Vedi II Reg. XXIII. 19.

14,13:Non li vedrete mai più in eterno. Non li vedrete più armati, minaccevoli, spiranti sangue o morte; perocchè in altro stato li videro, vers. 30. Ma dee qui ammirarsì con quanta bontà, e mansuetudine risponda Mosè alle mormorozioni, e ingiurie degli Ebrei, i quali esercitarono incredibilmente la sua sofferenza, come vedremo.

14,15:Perchè alzi a me le grida? Non erasi detto che Mosè avesse della parola al Signore; ma questi avea udito le voci, cioè i desiderj, e le suppliche del cuore di Mosè.

14,20:E quella nube era tenebrosa, e insieme rischiarava la notte, talmente che ec. La nuvola dalla parte, che volgea verso gli Egiziani, era tenebrosa, dalla parte degl'Israeliti dava un lume chiaro. Così il Caldeo. Gli Ebrei frattanto al favor della luce continuavano a camminare; ma gli Egiziani, benché non lasciassero di seguitarli, erano rattenuti nel loro corso dal buio cagionato da quella nuvola: così non poterono per tutta la notte accostarsi agli Ebrei.

14,21:Il Signore le parlò via, soffiando ec. Il Signore portò via, levò di mezzo le acque per fare una strada al suo popolo; il vento ardente, e gagliardo secondo alcuni dovea, tolte già le acque, rasciugar il fondo, perché gli Ebrei vi camminassero sopra di piè fermo e asciutto. Ma dalla relazione di un missionario Gesuita (il P. Sicard) venghiamo a sapere, che il fondo del mar rosso è tutto sabbia, e quasi come il terreno del vicino deserto.

14,24:Ed era già la vigilia del mattino. La quarta, e ultima parte della notte: perocchè gli Ebrei, come i Romani, dividevano la notte in quattro parti di tre ore l'una; ma queste ore erano più lunghe, o più corte, secondo che la notte era più o meno lunga. Essendo allora l'equinozio, la quarta vigilia cominciava verso il far dell'aurora. Notisi, che secondo la relazione del detto P. Sicard il mar rosso nel luogo, dove lo dovettero passare gli Ebrei, non ha di larghezza più di cinque in sei leghe di Francia; onde avendo gli Ebrei cominciato a passarlo sul far della sera, ebbero assai di tempo per arrivar tutti alla opposta riva prima che finisse la notte.
Fece perire le loro schiere. L'Ebreo può tradursi Scompigliò, mise in ispavento. Nel capo seguente, e nel salmo LXXVI. 16.17. 18, si parla de' tuoni, e de' fulmini scagliati contro gli Egiziani. In questo passaggio si celebra del mar rosso, l'apostolo ci ha fatto notare una bella figura del Battesimo. Vedi 1. Cor. X.

14,31:Credettero al Signore e a Mosè. Sopra queste parole S. Girolamo in ep. ad Philem, una stessa credenza si riferisce a Dio e a Mosè: talmente che il popolo, che credette al Signore, credette ancora al suo servo: perocchè non è verace la dilazione e la fede in Dio, quando sia alterata dall'eversione e infedeltà verso de' ministri di lui.