Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Esodo 27


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Altare degli olocausti, atrio del tabernacolo, tende, colonne, ed olio per le lucerne, e da chi debbano accenderti.

1Farai anche un altare di legno di setim, che avrà cinque cubiti di lunghezza, altrettanti di larghezza, vale a dire sarà quadro, e alto tre cubiti.2E da esso spunteranno le corna a' quattro angoli: e lo rivestirai di bronzo.3E farai pel servigio di esso delle conche, dove riporre le ceneri, e le molle, e i forchettoni, e i bracieri: tutti questi vasi li farai di bronzo.4E farai una graticola di bronza a guisa di rete: a' cui quattro angoli vi saranno quattro anelli di bronzo,5I quali tu porrai sotto il focolare dell'altare: e la graticola scenderà fino al mezzo dell'altare.6Farai ancora le due stanghe dell'altare di legno di setim, e le rivestirai di lame di bronzo.7E le farai passare per gli anelli, e staranno da ambedue i Iati dell'altare per servire a portarlo.8Farai l'altare non pieno, ma cavo, e voto al di dentro, conforme ti è stato fatto vedere sul monte.9Farai ancora l'atrio del tabernacolo, il quale dalla parte di mezzodì avrà sue cortine di bisso torto: questo lato avrà cento cubiti di lunghezza.10E venti colonne con altrettante basi di bronzo, le quali avranno i capitelli, e i suoi ornati di argento.11Similmente anche nel lato settentrionale quanto egli è lungo, vi saranno tende di cento cubiti, e venti colonne, e altrettante basi di bronzo, e i loro capitelli, e i suoi ornati d'argento.12Nella parte poi dell'atrio, la quale guarda a occidente, vi saranno le cortine per cinquanta cubiti, e dieci colonne, e altrettante basi.13La parte ancora che guarda a levante, avrà cinquanta cubiti;14Dove saranno poste dall’un lato delle cortine di quindici cubiti, e tre colonne, ed altrettante basi.15E dall'altro lato vi saranno cortine, che avranno quindici cubiti, e tre colonne, ed altrettante basi.16All'ingresso poi dell'atrio si farà una tenda di venti cubiti, di giacinto, e di porpora, e di scarlatto a due tinte, e di bisso torto con lavoro di ricamo: (l'ingresso) avrà quattro colonne con altrettante basi.17Tutte le colonne intorno all'atrio saran rivestite di lamine d'argento, co' capitelli d'argento e colle basi di bronzo.18L'atrio conterrà cento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza, l'altezza sarà di cinque cubiti; e sarà formato di bisso torto, e avrà le basi di bronzo.19Di bronzo farai tutti i vasi del tabernacolo per qualunque uso e ministero, e i chiodi tanto di esso tabernacolo, come dell'atrio.20Comanda a' figliuoli di Israele, che ti portino dell'olio d'ulivo il più puro, fatto al mortaio; onde sempre ardano le lucerne.21Nel tabernacolo della testimonianza al di fuori del velo, che pende dinanzi all'arca della testimonianza. E le assetteranno Aronne, e i suoi figliuoli, affinché rilucano sino alla mattina dinanzi al Signore. Sarà questo un culto perpetuo renduto da' figliuoli d'Israele di generazione in generazione.

Note:

27,1:Farai anche un altare ec. Questo è l'altare degli olocausti, il quale era collocato non dentro del tabernacolo, ma fuori dinanzi ad esso, e allo scoperto per ragione del fuoco, e del fumo, e anche dell'odore delle vittime, che vi si abbruciavano.

27,2:Le corna a quattr'angoli. Da ognuno degli angoli spuntava un corno della stessa materia, di cui era vestito l'altare e dentro, e fuori: questi corni o erano solamente per ornato, o aveano anche oltre a ciò qualche uso, che noi non sappiamo. Su questo altare s'immolava mattina, e sera il sacrifizio perenne dell'agnello; e di poi le altre vittime o spontanee, o votive, o prescritte dalla legge: egli era perciò questo altare figura della Croce, sulla quale fu compiuto il sacrifizio di Cristo; onde questo altare era posto fuori del tabernacolo, perché Cristo morì fuori della città, come notò l'Apostolo, Heb. XV.

27,3:Delle conche, dare riporre le ceneri. Quelle ceneri, che doveano di tanto in tanto levarsi di sotto l'altare.
E i bracieri. Alcuni interpretano i turiboli, perché questi servivano a portare mattina, e sera all'altare de' Timiami il fuoco santo preso da questo altare degli olocausti.

27,4:Farai una graticola di bronzo a guisa di rete. Alcuni credono, che questa graticola fosse legata a' quattro corni dell'altare per mezzo di catenelle. Ella scendeva dentro la cavità dell'altare sino al mezzo della profondità dello stesso altare: i quattro anelli di bronzo servivano a farvi passare le stanghe per trasporto della stessa graticola; perocchè ella si cavava, e si metteva.

27,5-8:I quali tu porrai sotto il focolare dell'altare. Ecco il focolare distinto dalla graticola, ma unito con essa, al fondo della quale erano messi agli angoli gli anelli pel trasporto di essa, come si è detto: sopra questo focolare mettevansi le legna per bruciare le carni delle vittime poste sopra l'altare; la graticola insieme col focolare scendea fino al mezzo dell'altare: dovea esservi perciò un' apertura per introdurre le legna. Può opporsi a questa sposizione, che da vari passi del levitico apparisce, che le carni delle vittime erano poste sopra le legna, ma senza sofisticare sopra questa maniera di parlare, prendendola anche letteralmente non neghiamo, che in occasione di un numero grande di vittime si mettesser le legna anche sopra la graticola, e immediatamente sotto le vittime: ma crediamo, che il fuoco tenuto in questo focolare servisse al sacrifizio perenne dell'agnello, e alle occasioni giornaliere.

27,9:Farai ancora l'atrio del tabernacolo. Quest' atrio girava intorno al tabernacolo, e dentro di esso era anche l'altare degli olocausti; onde il tabernacolo stava nel mezzo dell'atrio, quasi sede della maestà di Dio conversante tragli uomini. Quest'atrio non avea tetto, ed era allo scoperto; ma era chiuso tutto all'intorno da' veli, o cortine, che son qui notate, le quali erano appese a colonne di bronzo vestite di lame d'argento, co' capitelli d'argento, e le basi di bronzo. Quest'atrio era quadrangolare, lungo cento cubiti, largo cinquanta, alto cinque. Le colonne eran collocate in distanza di cinque cubiti l'una dall'altra. Nel suo ingresso l'atrio avea cinquanta cubiti di lunghezza fino al tabernacolo, e altrettanti di larghezza, e quivi si stava il popolo, e nissun gentile, o immondo potea entrarvi: di questo spazio però di cinquanta cubiti, venti ne erano lasciati liberi, e a ciascuno de' due lati di questo spazio eranvi tre colonne di bronzo, e quattro ne erano all'ingresso, alle quali era appeso un velo più ricco, lungo venti cubiti, e alto cinque, il quale chiudeva l'ingresso.

27,19:Di bronzo farai tutti i vasi del tabernacolo ec. Pel nome di tabernacolo sembra, che debba qui intendersi l'atrio di cui ha parlato finora. Quello, che abbiamo tradotto chiodi, forse significa gangheri: questi erano attaccati alla colonne, e sostenevano i veli.

27,20:Fatto al mortaio. Di quell'olio, il quale esce dalla sola polpa delle ulive non macinate, ma leggermente battute nel mortaio: noi diciamo olio vergine.
Onde sempre ardano le lucerne. Le sette lucerne del candelabro stavano tutte accese la notte, e tre di esse pel giorno, come scrive Giuseppe.

27,21:Nel tabernacolo della testimonianza. Nel Santo de' Santi dove era l'arca del testimonio, o sia del testamento, nella quale cioè erano le tavole della legge: la qual legge è chiamato testamento, e testimonianza nelle Scritture.
E le ascolteranno ec. Le prepareranno, e avranno cura di tenerle sempre accese la notte. Il candelabro, come si è veduto, era in quello, che è detto da Paolo il primo tabernacolo, e più comunemente dicesi il Santo, dove era l'altare de' profumi, e la mensa co' pani della proposizione. Ved. Heb. IX.