Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Siracide 22


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Con sassi lordati è lapidato il pigro, e tutti parleranno di lui con disprezzo.1 Il pigro è simile a una pietra insudiciata,
tutti fischiano in suo disprezzo.
2 Il pigro è lapidato collo sterco di bue: tutti quelli che lo toccheranno scoteranno le mani.2 Il pigro è simile a una palla di sterco,
chi la raccoglie scuote la mano.
3 Il figlio maleducato è la vergogna del padre, ma la figlia ne sarà l'umiliazione.3 Un figlio maleducato è la vergogna di un padre,
se è una figlia il danno è più grave.
4 La fanciulla prudente è un'eredità pel suo marito, ma quella che fa arrossire è il disonore del genitore.4 Una figlia sensata troverà marito,
la svergognata è un dolore per chi l’ha generata.
5 La figlia sfacciata copre di confusione il padre e il marito, non la cederà agli empi, e sarà vilipesa dall'uno e dall'altro.5 La figlia sfacciata disonora il padre e il marito,
dall’uno e dall’altro sarà disprezzata.
6 Come musica tra il lutto è il racconto inopportuno, ma la frusta e l'istruzione son sapienza in ogni tempo.6 Un discorso inopportuno è come musica in caso di lutto,
ma frusta e correzione sono saggezza in ogni tempo.
7 Chi ammaestra uno stolto è come chi vuol rimettere insieme un coccio rotto.7 I figli che hanno di che vivere con una vita onesta
fanno dimenticare l’umile origine dei loro genitori.
8 Chi racconta le cose a chi non dà ascolto è come chi vuole svegliare uno da profondo sonno.8 I figli che millantano superbia e cattiva educazione
disonorano la nobiltà delle loro famiglie.
9 Parla con uno che dorme chi spiega allo stolto la sapienza, e quello alla fine del discorso dirà: « Che c'è? ».9 Chi ammaestra uno stolto è come uno che incolla cocci,
che sveglia un dormiglione da un sonno profondo.
10 Piangi sopra un morto, perchè si è spenta la sua luce; piangi sopra lo stolto, perchè gli manca il giudizio.10 Parlare a uno stolto è parlare a chi ha sonno;
alla fine dirà: «Cosa c’è?».
11 Piangi poco sul morto, perchè è nel riposo;11 Piangi per un morto perché ha perduto la luce,
piangi per uno stolto perché ha perduto il senno.
Piangi meno per un morto perché ora riposa,
ma la vita dello stolto è peggiore della morte.
12 ma la pessima vita dell'empio stolto è peggiore della morte.12 Il lutto per un morto dura sette giorni,
per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita.
13 Il lutto per un morto dura sette giorni, ma per lo stolto e per l'empio tutto il tempo della loro vita.13 Con uno stolto non prolungare il discorso,
e non frequentare l’insensato:
nella sua insipienza ti disprezzerà in ogni modo.
Guàrdati da lui, per non avere noie
e per non contaminarti al suo contatto.
Evitalo e troverai pace,
non sarai disgustato dalla sua insipienza.
14 Coll'imprudente non parlare molto, e non andare insieme col l'insensato.14 Che c’è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non quello di stolto?
15 Guardati da lui per non aver molestie, e non sarai contaminato dal suo peccato.15 Sabbia, sale e massa di ferro
si portano meglio che un insensato.
16 Allontanati da lui ed avrai pace, e non sarai infastidito dalla sua stoltezza.16 Una travatura di legno ben connessa in una casa
non viene scompaginata per un terremoto,
così un cuore consolidato da matura riflessione
non si scoraggia nel momento critico.
17 Qual cosa è più pesante del piombo? E qual nome può avere se non quello di stolto?17 Un cuore sorretto da sagge riflessioni
è come un bel fregio su parete levigata.
18 E' più facile sopportare la rena, il sale, una massa di ferro, che l'imprudente, lo stolto, l'empio.18 Ciottoli posti su un’altura
di fronte al vento non resistono,
così un cuore meschino, basato su stolti pensieri,
non regge di fronte a un qualsiasi timore.
19 Travi collegate tra loro e col fondamento dell'edifizio non si scompaginano, così un cuore reso forte da bene ispirato consiglio.19 Chi punge un occhio lo fa lacrimare,
chi punge un cuore ne scopre il sentimento.
20 Le risoluzioni dell'uomo prudente non saranno mai alterate dal timore.20 Chi scaglia un sasso contro gli uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l’amicizia.
21 Come i pali sulle alture e i muri a secco non resistono all'urto dei venti,21 Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare: può esserci un ritorno.
22 così il cuore timido a causa dei pensieri dello stolto non resisterà all'impeto del timore.22 Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere: può esserci riconciliazione,
tranne il caso d’insulto, di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scompare.
23 Come il cuore, fatto pauroso dai pensieri dello stolto, non sempre teme, così colui che sta saldo nei comandamenti di Dio è sempre senza timore.23 Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà,
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per avere parte alla sua eredità.
L’apparenza infatti non è sempre da disprezzare
né deve meravigliare che un ricco non abbia senno.
24 Chi punge l'occhio ne fa sgorgare le lacrime, chi punge il cuore ne trae fuori i sentimenti.24 Prima del fuoco c’è vapore e fumo di fornace,
così prima del sangue ci sono le ingiurie.
25 Chi tira sassi agli uccelli li fa scappare, così chi insulta l'amico rompe l'amicizia.25 Non mi vergognerò di proteggere un amico,
non mi nasconderò davanti a lui.
26 Anche se tu avessi tirata fuori la spada contro l'amico non disperare, perchè puoi tornare indietro;26 Se mi succederà il male a causa sua,
chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.
27 se avrai dette all'amico parole amare, non temere, c'è la riconciliazione, se non c'è stato oltraggio, improperio, superbia, rivelazione di segreti e colpo di tradimento; in tutti questi casi l'amico fuggirà.27 Chi porrà una guardia alla mia bocca,
e alle mie labbra un sigillo guardingo,
perché io non cada per colpa loro
e la mia lingua non sia la mia rovina?
28 Serba fede all'amico nella sua povertà, se vuoi godere nella sua prosperità.
29 Rimani a lui fedele nel tempo della sventura, per aver parte alla sua eredità.
30 Avanti il fuoco, nella fornace, s'innalza il vapore e il fumo del fuoco, così le maledizioni, le contumelie e le minacce precedono il sangue.
31 Non mi vergognerò di salutare l'amico, non ne sfuggirò l'incontro; se da lui mi viene del male, lo sopporterò; 5
32 ma chiunque lo verrà a sapere si guarderà da lui.
33 Chi metterà una guardia alla mia bocca, un sigillo inviolabile sopra le mie labbra, affinchè io non cada per loro colpa, e la mia lingua non sia la mia perdizione?