Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Siracide 22


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Con sassi lordati è lapidato il pigro, e tutti parleranno di lui con disprezzo.1 - A una pietra lordata è simile il pigro, e ognuno sibilerò sulla sua ignominia.
2 Il pigro è lapidato collo sterco di bue: tutti quelli che lo toccheranno scoteranno le mani.2 Allo sterco del letamaio è simile il pigro, e chiunque lo tocchi, scuoterò la mano.
3 Il figlio maleducato è la vergogna del padre, ma la figlia ne sarà l'umiliazione.3 Vergogna del padre è un figliuolo maleducato, e una figlia [simile] gli è di danno.
4 La fanciulla prudente è un'eredità pel suo marito, ma quella che fa arrossire è il disonore del genitore.4 Una figliuola prudente è un'eredità per il suo marito, ma quella che reca disdoro, è obbrobrio [e afflizione] del genitore.
5 La figlia sfacciata copre di confusione il padre e il marito, non la cederà agli empi, e sarà vilipesa dall'uno e dall'altro.5 Al padre e al marito reca disdoro la sfrontata, e non la cede in nulla agli empi! e da entrambi sarò disprezzata.
6 Come musica tra il lutto è il racconto inopportuno, ma la frusta e l'istruzione son sapienza in ogni tempo.6 [Qual] musica nel lutto è una spiegazione inopportuna; ma la sferza e la disciplina son saviezza in ogni tempo.
7 Chi ammaestra uno stolto è come chi vuol rimettere insieme un coccio rotto.7 Chi istruisce uno stolto è come chi incolla un vaso di terra;
8 Chi racconta le cose a chi non dà ascolto è come chi vuole svegliare uno da profondo sonno.8 chi parla a chi non ascolta è come chi sveglia un dormiente da un sonno profondo.
9 Parla con uno che dorme chi spiega allo stolto la sapienza, e quello alla fine del discorso dirà: « Che c'è? ».9 Con un dormiente ragiona, chi spiega allo stolto la sapienza; e alla fine del discorso questi dirò: «Che cosa è?».
10 Piangi sopra un morto, perchè si è spenta la sua luce; piangi sopra lo stolto, perchè gli manca il giudizio.10 Piangi sur un morto, perchè s'è spenta la sua luce; e piangi sur uno stolto, perchè se n'è andato via il senno.
11 Piangi poco sul morto, perchè è nel riposo;11 Ma piangi più moderatamente sul morto, perchè ha trovato riposo:
12 ma la pessima vita dell'empio stolto è peggiore della morte.12 la vita dello stolto è peggiore della morte.
13 Il lutto per un morto dura sette giorni, ma per lo stolto e per l'empio tutto il tempo della loro vita.13 Il lutto per un morto [dura] sette giorni, ma quello per lo stolto e per l'empio tutti i giorni della loro vita.
14 Coll'imprudente non parlare molto, e non andare insieme col l'insensato.14 Non parlar molto con l'insensato, e non andar con l'insipiente.
15 Guardati da lui per non aver molestie, e non sarai contaminato dal suo peccato.15 Guardati da lui per non aver molestie, e per non insudiciarti del suo peccato.
16 Allontanati da lui ed avrai pace, e non sarai infastidito dalla sua stoltezza.16 Sfuggilo, e troverai riposo, e non proverai dispiacere per la sua follia.
17 Qual cosa è più pesante del piombo? E qual nome può avere se non quello di stolto?17 Che c'è di più pesante del piombo? e quale è il suo nome, se non « stolto »?
18 E' più facile sopportare la rena, il sale, una massa di ferro, che l'imprudente, lo stolto, l'empio.18 L'arena, il sale, una massa di ferro son più facili a portarsi, che l'uomo insipiente e stolto ed empio.
19 Travi collegate tra loro e col fondamento dell'edifizio non si scompaginano, così un cuore reso forte da bene ispirato consiglio.19 Un'armatura di legname ben costrutta attorno a un edificio, non si sconquassa [per una scossa violenta]:
20 Le risoluzioni dell'uomo prudente non saranno mai alterate dal timore.20 il proponimento d'un uomo sensato, non sarà mai abbattuto dal timore.
21 Come i pali sulle alture e i muri a secco non resistono all'urto dei venti,21 Come una palizzata In altura e il muro a secco non resistono in faccia al vento;
22 così il cuore timido a causa dei pensieri dello stolto non resisterà all'impeto del timore.22 cosi anche il cuor timido, in un proposito stolto, non resisterà all' impeto del timore.
23 Come il cuore, fatto pauroso dai pensieri dello stolto, non sempre teme, così colui che sta saldo nei comandamenti di Dio è sempre senza timore.23 Come il cuor pavido in un proposito sciocco mai non teme, cosi chi sta saldo ne' precetti di Dio [teme] sempre.
24 Chi punge l'occhio ne fa sgorgare le lacrime, chi punge il cuore ne trae fuori i sentimenti.24 Chi urta l'occhio, fa uscir lagrime, e chi urta un cuore, ne cava il [ri] sentimento.
25 Chi tira sassi agli uccelli li fa scappare, così chi insulta l'amico rompe l'amicizia.25 Chi lancia un sasso contro gli uccelli, li mette in fuga; cosi chi rinfaccia all'amico, scioglie l'amicizia.
26 Anche se tu avessi tirata fuori la spada contro l'amico non disperare, perchè puoi tornare indietro;26 Contro l'amico se tu abbia sguainato la spada, non disperare: è possibile il ritorno. Contro l'amico
27 se avrai dette all'amico parole amare, non temere, c'è la riconciliazione, se non c'è stato oltraggio, improperio, superbia, rivelazione di segreti e colpo di tradimento; in tutti questi casi l'amico fuggirà.27 se tu abbia aperto con asprezza la bocca, non temere: è possibile la riconciliazione. Eccetto però l'insulto e il rimbrotto e il superbo disprezzo, la rivelazione del segreto e la botta a tradimento: per tutte queste cose sen fugge ogni amico.
28 Serba fede all'amico nella sua povertà, se vuoi godere nella sua prosperità.28 Mantieni fede all'amico nella sua povertà, perchè anche della sua prosperità tu possa godere.
29 Rimani a lui fedele nel tempo della sventura, per aver parte alla sua eredità.29 Nel tempo della sua tribolazione restagli fedele, affinchè anche alla sua eredità tu abbia parte.
30 Avanti il fuoco, nella fornace, s'innalza il vapore e il fumo del fuoco, così le maledizioni, le contumelie e le minacce precedono il sangue.30 Prima del fuoco, s'alza il vapor della fornace e il fumo: cosi prima del sangue [corrono] gl'improperi, gli oltraggi e le minacce.
31 Non mi vergognerò di salutare l'amico, non ne sfuggirò l'incontro; se da lui mi viene del male, lo sopporterò; 531 Di protegger l'amico non avrò vergogna, nè mi nasconderò alla sua vista: e se male m'incoglierà por colpa sua lo sopporterò,
32 ma chiunque lo verrà a sapere si guarderà da lui.32 chiunque venga a saperlo, si guarderà da lui.
33 Chi metterà una guardia alla mia bocca, un sigillo inviolabile sopra le mie labbra, affinchè io non cada per loro colpa, e la mia lingua non sia la mia perdizione?33 Chi metterà una guardia alla mia bocca, e un sigillo sicuro sulle mie labbra, perchè io non cada per cagion loro, e la mìa lingua non mi mandi in rovina?