Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 30


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui,
per gioire di lui alla fine.
1 Chi ama il suo figliolo lo castiga sovente per averne in futuro consolazione e perchè egli non abbia a picchiare alle porte dei vicini.
2 Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio
e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
2 Chi istruisce il suo figliolo ne avrà lode e se ne glorierà in mezzo alla gente di sua famiglia.
3 Chi istruisce il proprio figlio rende geloso il nemico
e davanti agli amici si rallegra.
3 Chi istruisce il suo figliolo muoverà ad invidia il nemico, e si glorierà di lui coi suoi amici.
4 Muore il padre? È come se non morisse,
perché dopo di sé lascia uno che gli è simile.
4 Se suo padre muore, sarà come non fosse morto, perchè lascia dietro di sè uno simile a lui.
5 Durante la vita egli gioisce nel contemplarlo,
in punto di morte non prova dolore.
5 Lo vide in vita e ne ebbe consolazione, nella sua morte non ebbe tristezza, e non restò confuso dinanzi ai nemici.
6 Per i nemici lascia un vendicatore,
per gli amici uno che sa ricompensarli.
6 Egli ha lasciato per i nemici un difensore della casa, e per gli amici chi saprà essere grato.
7 Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite,
a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto.
7 Chi accarezza il figlio ne dovrà fasciar le piaghe, e ad ogni grido sentirà straziarsi le viscere.
8 Un cavallo non domato diventa caparbio,
un figlio lasciato a se stesso diventa testardo.
8 Il cavallo non domato diventa intrattabile, e il figlio abbandonato a se stesso diventa un rompicollo.
9 Vezzeggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese,
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
9 Fa' moine al figliolo e ti darà angosce, scherza con lui e ti farà triste.
10 Non ridere con lui per non doverti rattristare,
e non debba alla fine digrignare i denti.
10 Non ridere con lui, per non avere a piangere, per non avere da ultimo allegati i denti.
11 Non concedergli libertà in gioventù,
non prendere alla leggera i suoi errori.
11 Non lo lasciar fare a modo suo nella gioventù, e non chiuder gli occhi davanti ai suoi capricci.
12 Piegagli il collo quando è giovane,
e battigli i fianchi finché è fanciullo,
perché poi intestardito non ti disobbedisca
e tu ne abbia un profondo dolore.
12 Fagli piegare il collo in gioventù, battigli i fianchi mentre è ancora fanciullo, in modo che non diventi caparbio e di subbidiente, con gran dolore dell'anima tua.
13 Educa tuo figlio e prenditi cura di lui,
così non dovrai sopportare la sua insolenza.
13 Istruisci il tuo figliolo e affaticati intorno a lui, per non cadere nella sua vergogna.
14 Meglio un povero di aspetto sano e forte
che un ricco malato nel suo corpo.
14 Val più un povero sano e robusto, che un ricco debole e finito dalle malattie.
15 Salute e vigore valgono più di tutto l’oro,
un corpo robusto più di un’immensa fortuna.
15 La sanità dell'anima che consiste nella santità della giustizia, vai più dell'oro e dell'argento e un corpo robusto vai più d'immense ricchezze.
16 Non c’è ricchezza superiore alla salute del corpo
e non c’è felicità più grande della gioia del cuore.
16 Non c'è ricchezza maggiore della sanità del corpo, nè piacere maggiore della gioia del cuore.
17 Meglio la morte che una vita amara,
il riposo eterno che una malattia cronica.
17 E' preferibile la morte ad una vita amara, e l'eterno riposo alla sofferenza continua.
18 Cose buone versate su una bocca chiusa
sono come cibi deposti sopra una tomba.
18 Beni riposti in bocca chiusa sono come apparecchiate vivande poste in torno ad un sepolcro.
19 A che serve all’idolo l’offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è per colui che il Signore perséguita.
19 Che giovano le libazioni all'idolo? Non può nè mangiare, nè sentire l'odore.
20 Egli guarda con gli occhi e geme,
come un eunuco che abbraccia una vergine e geme:
così è per colui che fa giustizia con violenza.
20 Così avviene a chi è perseguitato dal Signore e porta la mercede della sua iniquità.
21 Non darti in balìa della tristezza
e non tormentarti con i tuoi pensieri.
21 Vedendo cogli occhi geme, e sospira come un eunuco che abbraccia una vergine.
22 La gioia del cuore è la vita dell’uomo,
l’allegria dell’uomo è lunga vita.
22 Non t'abbandonare alla tristezza, e non t'affliggere coi tuoi pensieri.
23 Distraiti e consola il tuo cuore,
tieni lontana la profonda tristezza,
perché la tristezza ha rovinato molti
e in essa non c’è alcun vantaggio.
23 La giocondità del cuore è la vita dell'uomo, è un tesoro inesauribile di sanità, l'allegrezza dell'uomo dà la lunga vita.
24 Gelosia e ira accorciano i giorni,
le preoccupazioni anticipano la vecchiaia.
24 Abbi pietà della tua anima, per piacere a Dio sii continente, raccogli il tuo cuore nella santità di Dio e caccia lungi da te la tristezza.
25 Un cuore limpido e sereno si accontenta dei cibi
e gusta tutto quello che mangia.
25 Perchè la tristezza ne ha fatti morir molti, e non serve a nulla.
26 L'invidia e l'ira abbreviano la vita, e i pensieri fan diventar vecchi avanti tempo.
27 Il cuore sereno e buono è in banchetti e i suoi banchetti son preparati con diligenza.