Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 26


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Come neve d’estate e pioggia alla mietitura,
così l’onore non conviene allo stolto.
1 Come la neve all'estate, e le pioggie al tempo di segatura, così male sta allo stolto la gloria.
2 Come passero che svolazza, come rondine che volteggia,
così una maledizione immotivata non ha effetto.
2 La maldicenza scagliata senza ragione sopra di alcuno, è come un uccello, che svolazza qua, e là, e come un passerotto, che salta per ogni parte
3 La frusta per il cavallo, la cavezza per l’asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
3 La frusta pel cavallo, la cavezza per l'asino, la verga pel dosso degli stolti
4 Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza,
per non divenire anche tu simile a lui.
4 Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza per non diventar simil a lui.
5 Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza,
perché egli non si creda saggio.
5 Rispondi allo stolto, come esige la sua stoltezza, affinchè egli non abbia a credersi saggio.
6 Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
6 Chi pe' suoi affari spedisce un messo stolto, si taglia le gambe, e bee gli errori di quello.
7 Come pendono le gambe da uno zoppo,
così una massima sulla bocca dello stolto.
7 Come uno stroppiato in darno ha belli gli stinchi, cosi non istan bene le gravi sentenze in bocca dello stolto.
8 Come chi lega una pietra alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
8 Chi onora lo stolto fa come chi getta la sua pietra nel mucchio dedicato a Mercurio.
9 Come ramo spinoso in mano a un ubriaco,
così una massima sulla bocca dello stolto.
9 La parabola in bocca allo stolto come una spina, che spuntasse nella mano d'un briaco.
10 È come un arciere che colpisce a caso
chi paga lo stolto o stipendia il primo che passa.
10 La sentenza del giudice finisce le iti, e chi fa tacere lo stolto calma gli sdegni.
11 Come il cane torna al suo vomito,
così lo stolto ripete le sue stoltezze.
11 Lo stolto che ricade nella sua stoltezza è come il cane, che torna a quel, che avea vomitato.
12 Hai visto un uomo che è saggio ai suoi occhi?
C’è più da sperare da uno stolto che da lui.
12 Hai tu veduto un uomo, che si crede sapiente? più di lui può avere speranza quegli, che non sa nulla.
13 Il pigro dice: «C’è una belva per la strada,
un leone si aggira per le piazze».
13 Il pigro dice: Nella strada havvi un lione, e al capo della strada una lionessa.
14 La porta gira sui cardini,
così il pigro sul suo letto.
14 Come la porta si volge su' suoi cardini, così il pigro nel suo letto.
15 Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma dura fatica a riportarla alla bocca.
15 Il pigro si nasconde la mano sotto l'ascella: è gran fatica per lui il portarla alla bocca.
16 Il pigro si crede più saggio
di sette persone che rispondono con senno.
16 Il pigro si crede più sapiente, che sette uomini, che pronunciano sentenze.
17 È simile a chi prende un cane per le orecchie
un passante che si intromette nella lite di un altro.
17 Chi in passando si impaccia temerariamente nelle altrui contese, è come chi prende un cane per le orecchie.
18 Come un pazzo che scaglia
tizzoni e frecce di morte,
18 Come è reo chi scaglia saette, e dardi mortiferi;
19 così è colui che inganna il suo prossimo
e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».
19 Così colui che fa danno con frode all'amico, e quando viene ad essere o scoperto, dice: Non l'ho fatto con mal fine.
20 Per mancanza di legna il fuoco si spegne;
se non c’è il calunniatore, il litigio si calma.
20 Al mancar delle legna si spegne il fuoco, e tolto via il soffione si calmano le contese.
21 Mantice per il carbone e legna per il fuoco,
tale è l’attaccabrighe per attizzare le liti.
21 Come i carboni danno il fuoco, e la legna la fiamma, cosi l'uomo iracondo accende le risse.
22 Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi,
che scendono fin nell’intimo.
22 Le parole del soffione paiono semplici, ma elle penetrano nell'intimo delle viscere,
23 Come patina d’argento su un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
23 Le labbra turgide congiunte con pessimo cuore, son come argento impuro, col quale tu pretenda di ornare un vaso di terra cotta.
24 Chi odia si maschera con le labbra,
ma nel suo intimo cova inganni;
24 Al suo parlare si riconose il nemico, quando macchina inganni in cuor a suo.
25 anche se usa espressioni melliflue, non credergli,
perché nel cuore egli ha sette obbrobri.
25 Allorché egli abbassa sua voce, o non te ne fidare, perocché egli ha sette iniquità in cuor suo.
26 Chi odia si nasconde con astuzia,
ma la sua malizia apparirà pubblicamente.
26 Si scoprirà nella pubblica adunanza la malizia di colui, il quale con finzione nasconde la sua mala volontà.
27 Chi scava una fossa vi cadrà dentro
e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso.
27 Chi scava la fossa vi caderà, e la pietra cadrà addosso a chi l'ha smossa.
28 Una lingua bugiarda fa molti danni,
una bocca adulatrice produce rovina.
28 La lingua dell'ingannatore non ama la verità, e la bocca adulatrìce è a cagion di rovine.