Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Proverbi 25


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
1 Queste parabole ancora sono di Salomone, e furon messe insieme dagli uomini di Ezechia re di Giuda.
2 È gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
2 E gloria di Dio il velare la sua parola, ed è gloria dei re l'investigare il senso della parola.
3 I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
3 Il cielo nella sua sublimità, e la terra nella sua profondità, e il cuore dei re, sono cose imperscrutabili.
4 Togli le scorie dall’argento
e l’orafo ne farà un bel vaso;
4 Togli all'argento la ruggine, e se ne farà un vaso purissimo.
5 togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
5 Togli gli empj dal cospetto del re, e il trono di lui si stabilirà sopra la giustizia.
6 Non darti arie davanti al re
e non metterti al posto dei grandi,
6 Non fare il grande dinanzi al re, e non ti mettere nel posto dei magnati.
7 perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,
piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.
Ciò che i tuoi occhi hanno visto,
7 Perocché è meglio per te, che ti sia detto: Vieni più in su, che se ti toccasse di essere umiliato dinanzi al principe.
8 non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
8 Non correre a furia a manifestare in occasione di contesa quello, che vedesti cogli occhi tuoi, perché dopo aver fatto disonore all'amico, non sarà in tuo potere di rimediare.
9 La tua causa discutila con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui,
9 Tratta del tuo negozio col tuo amico, e non rivelare il tuo segreto ad uno straniero;
10 perché chi ti ascolta non ti biasimi
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
10 Affinchè questi quando l'avrà saputo, non ti insulti, e ti faccia sempre de' rimproveri. La grazia, e l'amicizia fanno l'uomo franco: e tu conservale per fuggire i rimproveri.
11 Come mele d’oro su vassoio d’argento cesellato,
è una parola detta a suo tempo.
11 La parola detta a tempo è come i pomi d'oro a un letto di argento.
12 Come anello d’oro e collana preziosa
è un saggio che ammonisce un orecchio attento.
12 La riprensione fatta al saggio, è all'orecchio docile, è un orecchino di oro con una perla rilucente.
13 Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
13 L'ambasciadore fedele è per colui, che lo ha mandato, come fredda neve nella stagion della messe: egli tiene in riposo l'animo di lui.
14 Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l’uomo che si vanta di regali che non fa.
14 Il vantatore, che non mantiene quel, che ha promesso, è una nuvola ventosa, cui non succede la pioggia.
15 Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,
una lingua dolce spezza le ossa.
15 La pazienza raddolcirà il principe, e la lingua molle spezzerà ogni dura cosa
16 Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
16 Hai trovato il miele? Mangiane tanto, che a te basti, affinchè se te he empissi non l'abbi a vomitare.
17 Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché, stanco di te, non ti prenda in odio.
17 Ritira il piede dalla casa del tuo vicino, affinchè questi non si stufi di te, e ti prenda in avversione.
18 Mazza, spada e freccia acuta
è colui che depone il falso contro il suo prossimo.
18 L'uomo, che attesta il falso contro il suo prossimo è un dardo, una spada, ed una acuta saetta.
19 Quale dente cariato e quale piede slogato,
tale è l’appoggio del perfido nel giorno della sventura.
19 Chi confida in un uomo infedele nel dì della tribolazione, è come chi ha un dente guasto, e stanca la gamba,
20 Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo
e come chi versa aceto su una piaga viva,
tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.
20 E resta senza mantello al tempo freddo.
E un mettere aceto sul nitro, il cantare delle canzoni a un cuore molto affitto. Come la tignuola fa male alla veste, e il tarlo al legno: cosi la malinconia al cuore dell'uomo.
21 Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare,
se ha sete, dagli acqua da bere,
21 Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli acqua da bere:
22 perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
22 Perocché cosi ragunerai sul capo di lui ardenti carboni, e il Signore ti ricompenserà.
23 La tramontana porta la pioggia,
la lingua maldicente provoca lo sdegno sul volto.
23 Il vento di settentrione scaccia la pioggia, e una faccia severa (reprime) la lingua del detrattore.
24 È meglio abitare su un angolo del tetto,
che avere casa in comune con una moglie litigiosa.
24 E meglio il sedere in un angolo del solaio, che in una casa comune con una donna, che garrisce.
25 Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
25 Una buona nuova, che vien di lontano, è acqua fresca ad uno, che patisce la sete.
26 Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.
26 Il giusto che cade veggente l'empio è una fontana intorbidata co' piedi, e una vena di acque imbrattata.
27 Mangiare troppo miele non è bene,
né cercare onori eccessivi.
27 Come il miele fa male a chi troppo ne mangia, così colui che si fa scrutatore della maestà di Dio, rimarrà sotto il peso della sua gloria.
28 Una città smantellata, senza mura,
tale è chi non sa dominare se stesso.
28 L'uomo, il quale in parlando non può affrenare il suo spirito, è una città spalancata, e non cinta di muro.