Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Siracide 28


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 Chi vuol vendicarsi, proverà le vendette del Signore, il quale terrà esatto conto de' suoi peccati.1 Qui vindicari vult, a Domino inveniet vindictam,
et peccata illius servans servabit.
2 Perdona al prossimo tuo, che ti ha fatto torto, e allora pregando tu ti saran rimessi i peccati tuoi.2 Relinque proximo tuo nocenti te,
et tunc deprecanti tibi peccata solventur.
3 Un uomo cova lo sdegno contro di un uomo, e domanda a Dio guarigione!3 Homo homini reservat iram,
et a Deo quærit medelam :
4 Egli non usa misericordia verso di un uomo simile a se, e chiede perdono de' suoi peccati?4 in hominem similem sibi non habet misericordiam,
et de peccatis suis deprecatur.
5 Egli, che è carne cova l'ira e chiede che Dio gli sia propizio? Chi espierà i suoi peccati?5 Ipse cum caro sit reservat iram,
et propitiationem petit a Deo :
quis exorabit pro delictis illius ?
6 Ricordati delle ultime cose, e deponi le nimicizie.6 Memento novissimorum, et desine inimicari :
7 Perocché la corruzione, e la morte sono intimate ne' comandamenti del Signore.7 tabitudo enim et mors imminent in mandatis ejus.
8 Ricordati di temere Dio, e non adirarti col tuo prossimo.8 Memorare timorem Dei,
et non irascaris proximo.
9 Ricordati della alleanza dell'Altissimo, e non far caso dell'ignoranza del prossimo.9 Memorare testamentum Altissimi,
et despice ignorantiam proximi.
10 Guardati dalle contese, e diminuirai i peccati;10 Abstine te a lite,
et minues peccata.
11 Perocché l'uomo iracondo accende le risse, e l'uom peccatore mette discordia tralli amici, e semina nimicizie tra quelli, che stavano in pace;11 Homo enim iracundus incendit litem,
et vir peccator turbabit amicos,
et in medio pacem habentium immittet inimicitiam.
12 Perocché proporzionato alle legna del bosco egli è l'incendio, e l'ira dell'uomo è proporzionata al suo potere, e secondo le ricchezze, che egli ha, l'ira di lui sarà più forte.12 Secundum enim ligna silvæ sic ignis exardescit :
et secundum virtutem hominis sic iracundia illius erit,
et secundum substantiam suam exaltabit iram suam.
13 La contesa precipitosa accende il fuoco, e la rissa temeraria va allo spargimento del sangue, e la lingua minacciosa è causa di morte.13 Certamen festinatum incendit ignem,
et lis festinans effundit sanguinem :
et lingua testificans adducit mortem.
14 Se soffierai sopra una scintilla, si alzerà una specie d'incendio, e se vi sputerai sopra, ella si spegnerà: l'una cosa, e l'altra viene dalla bocca.14 Si sufflaveris in scintillam, quasi ignis exardebit :
et si exspueris super illam, extinguetur :
utraque ex ore proficiscuntur.
15 Il mormoratore, e l'uom di due lingue è maledetto; perocché metterà scompiglio tra molti, che stavano in pace.15 Susurro et bilinguis maledictus,
multos enim turbabit pacem habentes.
16 La lingua di un terzo ha turbati molti, e li ha mandati dispersi da un popolo all'altro.16 Lingua tertia multos commovit,
et dispersit illos de gente in gentem.
17 Distrusse città forti, e ricche, e ruinò da' fondamenti delle case potenti.17 Civitates muratas divitum destruxit,
et domus magnatorum effodit.
18 Annichilò le forze dei popoli, e dissipò genti valorose.18 Virtutes populorum concidit,
et gentes fortes dissolvit.
19 La lingua di un terzo cacciò fuor di casa donne di animo virile, e privolle del frutto di loro fatiche.19 Lingua tertia mulieres viratas ejecit,
et privavit illas laboribus suis.
20 Chi le da retta non avrà requie, e non avrà amico, in cui confidare.20 Qui respicit illam non habebit requiem,
nec habebit amicum in quo requiescat.
21 La percossa di sferza fa lividura, ma i colpi della lingua spezzan le ossa.21 Flagelli plaga livorem facit :
plaga autem linguæ comminuet ossa.
22 Sotto il taglio della spada periron molti, ma non quanti per colpa della loro lingua.22 Multi ceciderunt in ore gladii :
sed non sic quasi qui interierunt per linguam suam.
23 Beato chi fu sicuro dalla lingua cattiva, e non si imbattè nel furore di lei, e non fu soggetto al suo giogo, e dalle catene di lei non fu avvinto:23 Beatus qui tectus est a lingua nequam,
qui in iracundiam illius non transivit,
et qui non attraxit jugum illius,
et in vinculis ejus non est ligatus :
24 Perocché il suo giogo è giogo di ferro, e la sua catena è catena di bronzo.24 jugum enim illius jugum ferreum est,
et vinculum illius vinculum æreum est ;
25 La morte, che vien da lei, è pessima morte, e men tristo di lei è l'inferno.25 mors illius mors nequissima :
et utilis potius infernus quam illa.
26 Ella non avrà lunga durata, ma regnerà nelle vie degli iniqui, e la sua fiamma non abbrugerà i giusti.26 Perseverantia illius non permanebit,
sed obtinebit vias injustorum,
et in flamma sua non comburet justos.
27 Quelli, che abbandonano Dio, raderanno in potere di lei, ed ella accenderà sopra di essi il suo fuoco, che non si spegnerà, ed ella sarà spedita contro di essi qual lione, e come pardo li sbranerà.27 Qui relinquunt Deum incident in illam,
et exardebit in illis, et non extinguetur,
et immittetur in illos quasi leo,
et quasi pardus lædet illos.
28 Fa siepe di spine alle tue orecchie, e non ascoltare la mala lingua, e metti una porta, e un chiavistello alla tua borea.28 Sepi aures tuas spinis :
linguam nequam noli audire :
et ori tuo facito ostia et seras.
29 Fondi il tuo oro, e il tuo argento, e fanne una bilancia per le tue parole, e un freno di giustizia per la tua bocca.29 Aurum tuum et argentum tuum confla,
et verbis tuis facito stateram,
et frenos ori tuo rectos :
30 E bada di non peccar colla lingua, onde tu non vada per terra a vista de' nemici, che ti insidiano, e non sia insanabile, e mortale la tua caduta.30 et attende ne forte labaris in lingua,
et cadas in conspectu inimicorum insidiantium tibi,
et sit casus tuus insanabilis in mortem.