Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 2


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Chi si dà al servigio di Dio sia stabile nella giustizia, nel timore, e nella pazienza; e temendo Dio credano a lui, e di lui si fidino, e ne avranno frutti grandissimi; tua guai agli increduli, ed agli impazienti. Effetti del timore di Dio.

1Figliuolo in entrando al servigio di Dio sta costante nella giustizia, e nel timore, e prepara l'anima tua alla tentazione.2Umilia il cuor tuo, e sopporta, porgi l'orecchio, e accogli i saggi consigli, e non ti agitare nel tempo della oscurità.3Aspetta in pazienza quel, che aspetti da Dio: sta unito con Dio, ed aspetta, affinché in appresso sia più prospera la tua vita.4Ricevi tutto quello, che ti è mandato, e nel dolore soffri costantemente, e prendi in pazienza la tua umiliazione:5Perocché col fuoco si fa saggio dell'oro, e dell'argento; e degli uomini accettevoli nella fornace dell'umiliazione.6Confida in Dio, ed egli ti trarrà in salvo; e addirizza la tua via, e spera in lui. Conserva il suo timore, e in esso invecchia.7Voi, che temete il Signore, aspettate in pazienza la sua misericordia, e non vi staccate da lui per non cadere.8Voi, che temete il Signore, credete a lui, e non sarà perduta la vostra mercede.9Voi, che temete il Signore, sperate in lui, e la misericordia verrà a racconsolarvi.10Voi, che temete il Signore, amatelo, e la luce verrà a' vostri cuori.11Figliuoli mirate le generazioni degli uomini, e sappiate, che nissuno sperò nel Signore, e rimase confuso:12Imperocché chi è mai, che sia stato costante ne' comandamenti di lui, e sia stato abbandonato? E chi mai lo invocò, che sia stato sprezzato?13Perocché Dio è benigno, e misericordioso, e nel dì della tribolazione rimette i peccati, ed è protettore di tutti quelli, che lui cercano con verità.14Guai al cuore doppio, e alle labbra scellerate, e alle mani malfattrici, e al peccatore che per due strade cammina sopra la terra.15Guai a quelli, che son fiacchi di cuore, che non credono a Dio; e per questo non saran protetti da lui.16Guai a quelli, che perdono la tolleranza, e abbandonano le vie rette, e vanno a prendere le vie storte.17E che farann' eglino, allorché il Signore principierà a far giudizio?18Quelli, che temono il Signore, non saranno disubbidienti alla sua parola, e quelli, che lo amano, la via di lui seguiranno costantemente.19Quelli, che temono il Signore, studieranno quello, che sia grato a lui, e que' che lo amano saranno ripieni della sua legge.20Quei, che temono il Signore, prepareranno i loro cuori, o nel cospetto di lui santificheranno le anime loro.21Que' che temono il Signore, osservano i suoi comandamenti, e conserveranno la pazienza fino al dì della visita;22E diranno: se noi non farem penitenza, caderem nelle mani del Signore, e non nelle mani degli uomini;23Perocché quanto egli è grande, altrettanto egli è misericordioso.

Note:

2,1: Sta'costante nella giustizia. Vale a dire nell'osservanza dei divini comandamenti. Vedi cap. I. 33. Notisi come dicendo il Savio: entrando al servizio di Dio ec. viene a significare, come quantunque l'uomo tenuto sia a servire Dio suo creatore, suo conservatore e suo ultimo fine, contuttociò la servitù, che Dio chiede e vuole dall'uomo, è tutta volontaria e di amore. Dice adunque, entrando, cioè se tu entri al servigio di Dio, se a lui ti dai per servirlo; imperocchè per tua sciagura potresti non entrare a servirlo; ma se tu entri pensa, che Dio esige costanza contro tutte le tentazioni, alle quali sarai esposto; conciossiachè la buona vita è combattimento perpetuo dell'uomo contro il demonio, sontro se stesso e contro le seduzioni del mondo. Si prepara l'anima alla tentazione, primo, colla fuga delle occasioni pericolose; secondo, colla orazione, e colla vigilanza; terzo, colla seria meditazione della divina parola: del rimanente verissima è la parola di Paolo: Non avrà corona, se non chi avrà combattuto secondo le leggi.

2,2:Umilia il cuor tuo. L'avere l'animo preparato contro le tentazioni è buon mezzo per superarle; ma il Savio in questo luogo ne suggerisce degli altri, e in primo luogo la umiltà, la quale di tutti i nemici dell'uomo avrà vittoria, indi la pazienza, e di poi il ricorrere ai buoni consigli de' saggi, e finalmente il reprimere le agitazioni e gli sregolati movimenti dell'animo nel tempo di oscurità e di caligine, in cui la principal cura dee porsi nel tranquillizzare e calmare lo spirito; e ciò viene raccomandato ancor fortemente nel versetto che segue.

2,3:Aspetta in pazienza ec. Serba in cuor tuo la speranza dell'aiuto di Dio promesso ai tribolati, aspetta con pazienza e longanimità quest'aiuto, tienti unito, ma fortemente unito a Dio per mezzo di questa amorosa speranza, e aspetta, e Dio ti consolerà, e dopo la tentazione e l'affanno verrà a te la prosperità e il gaudio: questo sarà certamente,e nel tempo di adesso, e molto più nella vita avvenire. Nell'epitaffio di santa Paola è mirabilmente de scritta da s. Girolamo la maniera tenuta da quella gran donna nelle tribolazioni e nelle afflizioni e interne ed esteriori, che l'assalivano.

2,4:Ricevi tutto quello, che ti è mandato. Se noi abbian ricevuto i beni dalla mano di Dio, e perchè non riceveremo i mali? Così Giobbe II. IO.

2,6:E addirizza la tua via. Perocchè questo è il fine di Dio nell'affliggerti: egli vuole, che l'afflizione non solo serva a purgare le colpe passate, ma anche a migliorare la tua vita, e a operare la tua santificazione.

2,7:Voi, che temete il Signore, aspettate ec. È qui una bella e tenera e forte esortazione a sperare constantemente nella bontà del Signore, e continua fino a tutto il versetto 14. E non vi staccate da lui per non cadere. Come un piccolo bambinello se un momento si toglie alla mano della madre, che lo sostiene, non può non cadere per terra; così voi cadereste se un sol momento vi allontanaste da lui e dalla ferma amorosa fidanza in lui.

2,8:Credete a lui. Ovvero: confidatevi in lui: ma questa fidanza ha per fondamento la fede nelle misericordiose promesse di Dio.

2,10:E la luce verrà a' vostri cuori. Si può intendere la luce della consolazione, che ricreerà e ravviverà i cuori tribolati, ed anche la luce delle ispirazioni e degli avvisi di Dio per mezzo de' quali conoscasi quel che Dio vuole dall'uomo.

2,11:Mirate le generazioni degli uomini. Considerate a una a una tutte le generazioni degli uomini, che sono state da Adamo e da Noè fino a noi. Or il Savio, anzi lo Spirito santo afferma, che in nissuna di tante generazioni fu uomo alcuno giammai, che sperasse in Dio, e avesse da soffrir rossore di sua speranza non condotta ad effetto.

2,14:Guai al cuor doppio, ec. Avendo detto (vers. 13.) come Dio è protettore di quei, che lo cercano con verità, cioè con sincerità di cuore, con gran forza rivolgesi contro gli uomini di cuore doppio, cioè, primo, contro gl'ipocriti, i quali fingono di servire a Dio, mentre al mondo servono e alle proprie passioni; secondo, contro gli uomini incostanti e mutabili, che oravogliono, ora disvogliono, ora sono con Dio, ora co' nemici di Dio, onde anche questi sembra, che in vece di uno abbian due cuori: a questi rimprovera il Savio di aver labbra scellerate, cioè bugiarde e finte, di avere mani malfattrici, cioè opere cattive, e di batter due vie diverse, cioè la via di Dio, finchè non è contraria alle passioni, la via del peccato e del mondo ogni volta che si tratta del loro piacere, del loro interesse, o della loro riputazione. Sopra di ciò molto bene s.Agostino Tract. IX. in Jo.: Cristo non vuole tal società; vuol possedere egli solo quel che comprò, e a tanto prezzo li comprò per esserne egli solo il padrone. Tu gli dai per socio il diavolo, a cui ti eri venduto per lo peccato: guai al cuore doppio, a quelli, che del cuor loro dan parte a Dio e parte al demonio: ma il dar parte al diavolo fa si, che Dio se ne vada, e il diavolo occupa il tutto, onde non senza ragione dice l'Apostolo: non date luogo al diavolo.

2,15:A quelli, che son fiacchi di cuore. Questi sono i tiepidi, i quali non sono fermi nel servizio di Dio, nè stabilmente fondati nella speranza in lui, e ad ogni tentazione vacillano.

2,19:Studieranno quello che sia grato a lui, ec. E perciò mediteranno dì e notte la sua santa legge, come del giusto sta scritto (Ps. 1. 2.). e avranno lo spirito e il cuore pieno degl'insegnamenti della medesima legge.

2,20:Prepareranno i loro cuori. Prepareranno i loro cuori col purgarli dai desideri e dagli affetti terreni per farli degni di ricevere le ispirazioni divine e le illustrazioni celesti, e le grazie e i doni dello Spirito.
E nel cospetto di lui santificheranno le anime loro. Cresceranno ogni dì nella santità dinanzi a Dio. Il greco legge: umilieranno le anime loro, che è ottima preparazione a ricevere le grazie del Signore.

2,21:Fino al dì della visita. Conserveranno la pazienza e la rassegnazione ne' travagli fino al tenpo, in cui Dio gli visiti per consolarli e liberarli.

2,22-23:E diranno: Se noi non farem penitenza, ec. I giusti conservano la pazienza, e soffrono i travagli che Dio lor manda, come pena de' loro peccati, e dicono in cuor loro: se noi non prendiamo di buona voglia il gastigo dalle mani del nostro buon Padre, caderemo nelle mani del Giudice eterno, mani senza paragon più pesanti e seve re, che quelle degli uomini: ed orrenda cosa ella è il cadere nelle mani di Dio vivo, Heb. X. 31. Ma noi sappiano che quanto egli è grande, e potente altrettanto e buono e benigno, onde abbiam fondamento di sperare, che dopo averci gastigati ci consolerà, e ci perdonera, e userà con noi della misericordia, ch'ei non niega giammai a peccatori penitenti.