Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Siracide 14


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 Beato l'uomo, che non ha fatto mancamento colle parole della sua bocca, e non è punto da rimorso di peccato.1 Beatus vir qui non est lapsus verbo ex ore suo,
et non est stimulatus in tristitia delicti.
2 Felice colui, che non ha nell'animo suo tristezza, e non ha perduta la sua speranza.2 Felix qui non habuit animi sui tristitiam,
et non excidit a spe sua.
3 Per l'uomo cupido, e tenace sono inutili le ricchezze; e che farà dell'oro l'uomo insidioso?3 Viro cupido et tenaci sine ratione est substantia :
et homini livido ad quid aurum ?
4 Chi accumula con defraudare in giustamente se stesso, accumula per altri, e un altro sguazzerà ne' beni di lui.4 Qui acervat ex animo suo injuste, aliis congregat,
et in bonis illius alius luxuriabitur.
5 Con chi sarà egli buono chi è cattivo verso se stesso, e non ritrae veruna soddisfazione da suoi beni?5 Qui sibi nequam est, cui alii bonus erit ?
et non jucundabitur in bonis suis.
6 Nulla v'ha di più iniquo di colui, che è invidioso verso se stesso; e questa, è la mercede della sua malignità.6 Qui sibi invidet, nihil est illo nequius :
et hæc redditio est malitiæ illius.
7 Che se egli fa qualche bene, senza saperlo lo fa, e senza volerlo: e alla fine manifesta la sua malizia.7 Et si bene fecerit, ignoranter et non volens facit :
et in novissimo manifestat malitiam suam.
8 Cattivo è l'occhio dell'invidioso, egli volta altrove la faccia, e disprezza l'anima propria.8 Nequam est oculus lividi :
et avertens faciem suam, et despiciens animam suam.
9 L'occhio dell'avaro non si sazia di una porzione ingiusta: non si sazierà fino a tanto, che abbia consumata, e strutta la sua vita.9 Insatiabilis oculus cupidi in parte iniquitatis :
non satiabitur donec consumat arefaciens animam suam.
10 L'occhio maligno è inteso al male, e non si caverà la fame, ma resterà famelico, e malinconico alla sua mensa.10 Oculus malus ad mala, et non saturabitur pane,
sed indigens et in tristitia erit super mensam suam.
11 Figliuolo di quello, che hai, fattene del bene, e fanne obblazioni degne a Dio.11 Fili, si habes, benefac tecum,
et Deo dignas oblationes offer.
12 Ricorditi della morte, la quale non tarda, e della legge intimata a te di andar nel sepolcro: perocché è legge di questo secolo il morire assolutamente.12 Memor esto quoniam mors non tardat,
et testamentum inferorum, quia demonstratum est tibi :
testamentum enim hujus mundi morte morietur.
13 Fa del bene al tuo amico prima di morire, e stendi la mano liberale verso del povero secondo la tua possibilità.13 Ante mortem benefac amico tuo,
et secundum vires tuas exporrigens da pauperi.
14 Non ti privare di un buon giorno, e del buon dono non perderne nissuna parte.14 Non defrauderis a die bono,
et particula boni doni non te prætereat.
15 Non lascerai tu i tuoi sudori, e te fatiche ad altri da divìdersi a sorte tra loro?15 Nonne aliis relinques dolores et labores tuos
in divisione sortis ?
16 Da, e ricevi, e giustifica l'anima tua.16 Da et accipe,
et justifica animam tuam.
17 Pratica la giustizia prima della tua morte; perocché non si può trovar cibo nel sepolcro.17 Ante obitum tuum operare justitiam,
quoniam non est apud inferos invenire cibum.
18 Ogni carne appassisce com'erba, e come delle foglie, che spuntano da verde pianta,18 Omnis caro sicut f?num veterascet,
et sicut folium fructificans in arbore viridi.
19 Altre nascono, e altre cadono a terra, cosi delle generazioni della carne, e del sangue una finisce, e una nasce.19 Alia generantur, et alia dejiciuntur :
sic generatio carnis et sanguinis, alia finitur, et alia nascitur.
20 Tutte le opere soggette alla corruzione verran meno una volta, e se n'anderà con esse colui, che le ha fatte.20 Omne opus corruptibile in fine deficiet,
et qui illud operatur ibit cum illo.
21 Ma tutte le opere elette saranno approvate, e chi le fece sarà per esse onorato.21 Et omne opus electum justificabitur,
et qui operatur illud honorabitur in illo.
22 Beato l'uomo, che è costante nella sapienza, e medita la giustizia, e colla sua mente pensa a Dio, che tutto vede all'intorno.22 Beatus vir qui in sapientia morabitur,
et qui in justitia sua meditabitur,
et in sensu cogitabit circumspectionem Dei :
23 Il quale va studiando in cuor suo le vie di lei, e ne penetra gli arcani, e va dietro a lei per rintracciarla, e dalle strade di lei non esce.23 qui excogitat vias illius in corde suo,
et in absconditis suis intelligens,
vadens post illam quasi investigator,
et in viis illius consistens :
24 Il quale per le finestre di lei rimira, e alla porta di lei sta a udire:24 qui respicit per fenestras illius,
et in januis illius audiens :
25 E presso alla casa di lei prende i suoi riposi, e fitto nette mura di essa un palo si fa un piccolo padiglione accanto a lei, e in questo piccolo padiglione avranno stanza perpetua tutti i beni.25 qui requiescit juxta domum illius,
et in parietibus illius figens palum,
statuet casulam suam ad manus illius,
et requiescent in casula illius bona per ævum.
26 Alla tutela di lei raccomanderà egli i suoi figliuoli, ed egli starà sotto i rami di lei:26 Statuet filios suos sub tegmine illius,
et sub ramis ejus morabitur.
27 E sotto l'ombra di lei sarà difeso dal caldo; e nella gloria di lei avrà riposo.27 Protegetur sub tegmine illius a fervore,
et in gloria ejus requiescet.