Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Siracide 14


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Beato l'uomo, che non ha fatto mancamento colle parole della sua bocca, e non è punto da rimorso di peccato.1 Beato l’uomo che non ha peccato con la sua bocca
e non è tormentato dal rimorso dei peccati.
2 Felice colui, che non ha nell'animo suo tristezza, e non ha perduta la sua speranza.2 Beato chi non ha nulla da rimproverarsi
e chi non ha perduto la sua speranza.
3 Per l'uomo cupido, e tenace sono inutili le ricchezze; e che farà dell'oro l'uomo insidioso?3 A un uomo gretto non va bene la ricchezza,
a che cosa servono gli averi a un uomo avaro?
4 Chi accumula con defraudare in giustamente se stesso, accumula per altri, e un altro sguazzerà ne' beni di lui.4 Chi accumula a forza di privazioni, accumula per altri;
con i suoi beni faranno festa gli estranei.
5 Con chi sarà egli buono chi è cattivo verso se stesso, e non ritrae veruna soddisfazione da suoi beni?5 Chi è cattivo con se stesso con chi sarà buono?
Certo non godrà delle sue ricchezze.
6 Nulla v'ha di più iniquo di colui, che è invidioso verso se stesso; e questa, è la mercede della sua malignità.6 Nessuno è peggiore di chi danneggia se stesso,
e questa è la ricompensa della sua malizia:
7 Che se egli fa qualche bene, senza saperlo lo fa, e senza volerlo: e alla fine manifesta la sua malizia.7 anche se fa il bene, lo fa per distrazione,
e alla fine sarà manifesta la sua malizia.
8 Cattivo è l'occhio dell'invidioso, egli volta altrove la faccia, e disprezza l'anima propria.8 È malvagio l’uomo dall’occhio invidioso,
volge lo sguardo altrove e disprezza la vita altrui.
9 L'occhio dell'avaro non si sazia di una porzione ingiusta: non si sazierà fino a tanto, che abbia consumata, e strutta la sua vita.9 L’occhio dell’avaro non si accontenta della sua parte,
una malvagia ingiustizia gli inaridisce l’anima.
10 L'occhio maligno è inteso al male, e non si caverà la fame, ma resterà famelico, e malinconico alla sua mensa.10 Un occhio cattivo è invidioso anche del pane
ed è proprio questo che manca sulla sua tavola.
11 Figliuolo di quello, che hai, fattene del bene, e fanne obblazioni degne a Dio.11 Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene
e presenta al Signore le offerte dovute.
12 Ricorditi della morte, la quale non tarda, e della legge intimata a te di andar nel sepolcro: perocché è legge di questo secolo il morire assolutamente.12 Ricòrdati che la morte non tarderà
e il decreto degli inferi non ti è stato rivelato.
13 Fa del bene al tuo amico prima di morire, e stendi la mano liberale verso del povero secondo la tua possibilità.13 Prima di morire fa’ del bene all’amico,
secondo le tue possibilità sii generoso con lui.
14 Non ti privare di un buon giorno, e del buon dono non perderne nissuna parte.14 Non privarti di un giorno felice,
non ti sfugga nulla di un legittimo desiderio.
15 Non lascerai tu i tuoi sudori, e te fatiche ad altri da divìdersi a sorte tra loro?15 Non lascerai forse a un altro i frutti del tuo lavoro,
e le tue fatiche per essere divise fra gli eredi?
16 Da, e ricevi, e giustifica l'anima tua.16 Regala e accetta regali, e divèrtiti,
perché negli inferi non si ricerca l’allegria.
17 Pratica la giustizia prima della tua morte; perocché non si può trovar cibo nel sepolcro.17 Ogni corpo invecchia come un abito,
è una legge da sempre: «Devi morire!».
18 Ogni carne appassisce com'erba, e come delle foglie, che spuntano da verde pianta,18 Come foglie verdi su un albero frondoso,
alcune cadono e altre germogliano,
così sono le generazioni umane:
una muore e un’altra nasce.
19 Altre nascono, e altre cadono a terra, cosi delle generazioni della carne, e del sangue una finisce, e una nasce.19 Ogni opera corruttibile scompare
e chi la compie se ne andrà con essa.
20 Tutte le opere soggette alla corruzione verran meno una volta, e se n'anderà con esse colui, che le ha fatte.20 Beato l’uomo che si dedica alla sapienza
e riflette con la sua intelligenza,
21 Ma tutte le opere elette saranno approvate, e chi le fece sarà per esse onorato.21 che medita nel cuore le sue vie
e con la mente ne penetra i segreti.
22 Beato l'uomo, che è costante nella sapienza, e medita la giustizia, e colla sua mente pensa a Dio, che tutto vede all'intorno.22 La insegue come un cacciatore,
si apposta sui suoi sentieri.
23 Il quale va studiando in cuor suo le vie di lei, e ne penetra gli arcani, e va dietro a lei per rintracciarla, e dalle strade di lei non esce.23 Egli spia alle sue finestre
e sta ad ascoltare alla sua porta.
24 Il quale per le finestre di lei rimira, e alla porta di lei sta a udire:24 Sosta vicino alla sua casa
e fissa il picchetto nelle sue pareti,
25 E presso alla casa di lei prende i suoi riposi, e fitto nette mura di essa un palo si fa un piccolo padiglione accanto a lei, e in questo piccolo padiglione avranno stanza perpetua tutti i beni.25 alza la propria tenda presso di lei
e si ripara in un rifugio di benessere,
26 Alla tutela di lei raccomanderà egli i suoi figliuoli, ed egli starà sotto i rami di lei:26 mette i propri figli sotto la sua protezione
e sotto i suoi rami soggiorna;
27 E sotto l'ombra di lei sarà difeso dal caldo; e nella gloria di lei avrà riposo.27 da lei è protetto contro il caldo,
e nella sua gloria egli abita.