Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Cantico 1


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Oh, mi baciasse col bacio della sua bocca! Il tuo amore è migliore del vino, e spira fragranza di ottimi unguenti.1 Il Cantico de’ cantici di Salomone
2 Come olio che si spande è il tuo nome per questo le fanciulle ti han caro.2 BACIMI egli de’ baci della sua bocca; Perciocchè i tuoi amori son migliori che il vino.
3 Attirami a te! Dietro a te corre­remo all'odore dei tuoi profumi. Il re m'introdusse nei suoi appartamenti; esulteremo e ci rallegreremo in te, ripensando al tuo amore migliore del vino: chi è retto ti ama.3 Per l’odore de’ tuoi preziosi olii odoriferi, Il tuo nome è un olio odorifero sparso, Ti amano le fanciulle.
4 Sono bruna, ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Cedar, come i padiglioni di Salomone.4 Tirami, noi correremo dietro a te; Il re mi ha introdotta nelle sue camere; Noi gioiremo, e ci rallegreremo in te; Noi ricorderemo i tuoi amori, anzi che il vino; Gli uomini diritti ti amano.
5 Non ci guardate se sono un po' mora: è il sole che m'ha bruciata: i figli di mia madre mi fecero guerra, mi posero a guardare le vigne, ma la mia vigna io non l'ho guardata.5 O figliuole di Gerusalemme, io son bruna, ma bella; Come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.
6 O amore dell'anima mia, fammi sapere dove pascoli il gregge, dove ti riposi nel meriggio, chè non m'esponga a vagolare dietro i greggi dei tuoi compagni. —6 Non riguardate che io son bruna; Perciocchè il sole mi ha tocca co’ suoi raggi; I figliuoli di mia madre si sono adirati contro a me; Mi hanno posta guardiana delle vigne; Io non ho guardata la mia vigna, che è mia
7 Se tu non lo sai, o bellissima fra le donne, esci fuori, e va dietro alle pedate dei greggi, e pasci i tuoi capretti presso le tende dei pastori.7 O tu, il qual l’anima mia ama, dichiarami Ove tu pasturi la greggia, Ed ove tu la fai posare in sul mezzodì; Perciocchè, perchè sarei io come una donna velata Presso alle mandre de’ tuoi compagni?
8 Ai miei destrieri nei cocchi di Faraone io ti rassomiglio, o mia diletta.8 Se tu nol sai, o la più bella d’infra le femmine, Esci seguendo la traccia delle pecore, E pastura le tue caprette. Presso alle tende de’ pastori.
9 Belle son le tue guance come di tortorella, il tuo collo come monile.9 AMICA mia, io ti assomiglio alle cavalle Che sono a’ carri di Faraone.
10 Noi ti faremo delle catenelle d'oro con globetti d'argento. —10 Le tue guance son belle ne’ lor fregi, E il tuo collo ne’ suoi monili.
11 Mentre il re stava sul suo divano, il mio nardo spandeva le sue fragranze.11 Noi ti faremo de’ fregi d’oro Con punti d’argento
12 Il mio diletto è per me un mazzetto di mirra: dimorerà sul mio petto.12 Mentre il re è nel suo convito, Il mio nardo ha renduto il suo odore.
13 Il mio diletto è per me un grappolo di cipro nelle vigne d'Engaddi. —13 Il mio amico m’è un sacchetto di mirra, Che passa la notte sul mio seno.
14 Tu sei bella davvero, o mia diletta, tu sei bella davvero, gli occhi tuoi son di colomba. —14 Il mio amico m’è un grappolo di cipro Delle vigne di En-ghedi.
15 Tu sei bello davvero, amor mio, e pieno di grazia, il nostro letto è coperto di fiori.15 Eccoti bella, amica mia, eccoti bella; I tuoi occhi somigliano quelli de’ colombi.
16 Le travi delle nostre case son di cedro, il nostro soffitto è di cipresso.16 Eccoti bello, amico mio, ed anche piacevole; Il nostro letto eziandio è verdeggiante.
17 Le travi delle nostre case son di cedri, I nostri palchi son di cipressi