Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Isaia 44


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - «Ed ora ascolta, o Giacobbe, servo mio, o Israele, che mi ho eletto:1 Ed ora ascolta, o Giacobbe mio servo, o Israele mio eletto.
2 - Così dice il Signore che ti ha fattoe formato dal seno, che sta al tuo aiuto: non temere, o Giacobbe servo mio, o rettissimo Israele che io ho eletto.2 Queste cose dice il Signore che t'ha fatto, che t'ha formato dal seno della madre, il tuo aiuto: « Non temere, o Giacobbe mio servo, o giustissimo da me eletto;
3 Perchè spanderò acque sopra la terra sitibonda, e ruscelli sopra l'arido suolo; spanderò lo spirito mio sopra la tua semenzae la mia benedizione sopra i tuoi germi.3 perchè io coprirò d'acque la terra sitibonda e di ruscelli la terra arida: effonderò il mio spirito sopra la tua discendenza, e la mia benedizione sopra la tua stirpe.
4 E germineranno in mezzo alle erbecome salici presso le acque correnti.4 E germineranno tra le erbe, come salci lungo le acque correnti.
5 Questi dirà: "Del Signore sono io!" Quegli si denominerà da Giacobbe. Altri scriverà sulla sua mano: "Al Signore, e col nome d'Israele vorrà esser designato».5 Uno dirà: « Io sono del Signore », l'altro prenderà il nome di Giacobbe: un altro poi scriverà sulla sua mano: « Del Signore » e prenderà il soprannome da Israele ».
6 Così dice il Signore, il re di Israele e il suo redentore, il Signore degli eserciti: «Io sono il primo ed io sono l'ultimo e non è Dio fuori di me.6 Così parla il Signore, il re d'Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti: « Io sono il primo, io sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio.
7 Chi è come me? Lo proclami e lo dichiari, mi esponga le cose da quando ho costituito i popoli più antichi; le cose avvenire e le future annunzino ad altri.7 Chi è come me? Chiami, proclami, e m'esponga l'ordine delle cose dal giorno in cui io stabilii gli antichi popoli. Annunzino ad essi l'avvenire e le cose future.
8 Non temete e non vi turbate; io fin d'allora ve le feci sapere e le annunziai, voi mi siete testimoni; v'ha egli Dio fuori di me, e uno che plasmi e che io non lo conosca?».8 Non vi spaventate, non vi turbate: da un pezzo io l'ho fatto sapere e l'ho predetto: voi mi siete testimoni: vi può essere un Dio fuori di me, un plasmatore che io non conosca?
9 I plasmatori d'idoli sono tutti un niente, le loro cose più pregevoli non hanno servito loro nulla; essi stessi lo testificano che quelli non vedono e non intendono, a loro propria confusione.9 I fabbricatori d'idoli sono, tutti insieme, un niente, e loro a nulla gioveranno le cose che stiman preziose; essi ne son testimoni, che nulla vedono, che non intendono, e son confusi.
10 Chi ha formato un dio e ha fuso una statua buona a nulla?10 Chi ardì fabbricare un Dio e fondere un idolo buono a nulla?
11 Sì, tutti coloro che si fanno suoi partigiani saranno confusi, giacchè uomini sono i suoi artefici. Si raccolgano tutti, si presentino e tremino e siano confusi!11 Ecco, tutti quelli che vi han preso parte saran confusi: questi artefici son degli uomini: s'adunino tutti insieme, si presentino, e tremeranno, e saran tutti svergognati.
12 Il fabbro ferraio ha adoperato la lima, al fornello e sotto i martelli l'ha plasmato; a forza di braccia ha lavorato. La fame lo sorprende, e non ne può più; lascia di bere acqua, e viene meno.12 Il fabbro lavora colla lima, col fuoco, e col martello dà forma al suo lavoro, lo riduce a forza di braccia, patirà la fame e verrà meno, non beverà acqua e sarà spossato.
13 Lo scultore in legno stese il regolo, collo scalpello gli ha dato forma, lo tirò a squadra e lo rotondò colle seste e ha fatto una figura umana, un uomo di belle forme da collocarsi nella casa.13 Il legnaiolo tende il regolo, dà forma all'idolo collo scalpello, lo riduce colla squadra, gli dà il rotondo col compasso, gli dà la forma d'uomo, d'uomo di bell'aspetto, che resti in casa.
14 Tagliò pezzi di cedro, prese un'elce e una quercia arrobustita in mezzo agli alberi del suo bosco, un pino che aveva piantato e che la pioggia aveva fatto crescere.14 Taglia i cedri, porta via un leccio, una querce che era stata fra gli alberi del bosco. Ha piantato un pino, che la pioggia ha fatto crescere,
15 Fornì combustibile agli uomini, egli ne prese e si scaldò, accese il fuoco e cosse il pane; e di quello che rimase fabbricò un dio e l'adorò: fece un simulacro e si prosternò davanti!15 e serve agli uomini per il fuoco, ed egli l'ha preso e s'è scaldato, l'ha fatto bruciare e ha cotto il pane; di quello che è rimasto ci ha fatto un dio, e l'adora, ci ha fabbricato un idolo, e si prostra dinanzi a lui.
16 Metà lo consumò a far fuoco e mangiò le carni arrostite con questa metà, fece cuocere la minestra e si saziò, si riscaldò e disse: «Ah! mi sono riscaldato: che bel vedere il fuoco!».16 La metà l'ha bruciata col fuoco, coll'altra metà ci ha cotte le carni da mangiare, ha cotte le sue vivande e s'è saziato, s'è scaldato e ha detto: « Ah! mi sono scaldato, ho visto il fuoco! »
17 Di quello che rimase si fece un dio, fece il suo idolo: si prosterna davanti e lo adora e lo supplica dicendo: «Liberami, perchè tu sei il mio dio!».17 Di ciò che è restato s'è fatto un dio, un idolo e gli si prostra davanti e l'adora, e prega, dicendo: « Salvami: tu sei il mio Dio! »
18 Non capiscono e non intendono; hanno gli occhi impiastrati per non vedere, e il cuore per non intendere.18 Non sanno, non capiscono nulla, hanno gli occhi impiastricciati in modo da non vedere e da non capire col loro cuore.
19 Non riflettono colla loro mente, non hanno cognizione nè senso comune da dire: «La metà l'ho consumata a far fuoco e sui suoi carboni ho cotto il pane; ho arrostita la carne che ho mangiato; del rimanente farò un idolo? davanti a un pezzo di legno mi prosternerò?».19 Non riflettono nella loro mente, non hanno nè intelligenza nè buon senso da dire: « Ne ho bruciata la metà al fuoco, sui suoi carboni ci ho cotto il pane, ci ho cotte le carni per i miei pasti, e di quel che resta ne farò un idolo? Mi prostrerò davanti ad un pezzo di legno? »
20 L'alimento della cenere, un cuore stolto adorò, e non riuscì a liberare dai pregiudizi l'animo suo da dire: «Forse quello che tengo nella mia destra è una menzogna!».20 Una parte di esso è cenere, un cuore stolto l'adora, e non potrà liberare se stesso, e non potrà dire: « Forse nella mia destra è la menzogna ».
21 Tieni a mente queste cose, o Giacobbe, e tu, o Israele, che sei servo mio: io ti ho formato, servo mio tu sei, o Israele, non scordarti di me.21 Ricordati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perchè tu sei mio servo, io t'ho fatto: tu Sei mio servo; o Israele, non ti dimenticare di me.
22 Ho dissipato come una nuvola le tue iniquità, come la nebbia i tuoi peccati; torna a me, perchè io t'ho redento.22 Ho fatte sparire come nubi le tue iniquità, come nebbia i tuoi peccati: ritorna a me, chè t'ho redento.
23 Risuonate di lodi, o cieli, perchè il Signore ha fatto misericordia; giubilate, o estreme profondità della terra, echeggiate, o monti della sua lode, e voi, o foreste, e voi, o piante tutte, perchè il Signore ha redento Giacobbe e Israele sarà glorificato!23 Cieli, cantate inni, chè il Signore ha fatto misericordia, giubilate, ultimi confini della terra, fate echeggiare i canti di lode, o montagne, o foreste con tutte le vostre piante, perchè il Signore ha redento Giacobbe, e sarà glorificato Israele.
24 Così dice il Signore, il tuo redentore, colui che ti formò dal seno: «Io sono il Signore che faccio tutte le cose, che solo distendo i cieli, fondo la terra e nessuno è con me.24 Così parla il Signore, il tuo redentore, che ti ha formato dal seno della madre: « Io sono il Signore che ho fatto tutte le cose, io solo distendo i cieli, e rendo stabile la terra, e nessuno è con me.
25 Io rendo vani i presagi degli indovini, e faccio impazzare gli astrologi e retrocedere i sapienti, e dimostro stolta la loro scienza.25 Io rendo vani i presagi degli indovini, e faccio impazzire gli astrologò fo indietreggiare i sapienti, rendo stoltezza la loro scienza.
26 Io son colui che effettua la parola del suo servo, e compie il consiglio dei suoi nunzi. Io che dico a Gerusalemme: - Sarai riabitata -; e alle città di Giuda: - Sarete riedificate -; e le sue rovine rimetterò in piedi.26 Io compio le parole del suo servo, eseguisco il consiglio dei suoi inviati, io, che dico a Gerusalemme: « Sarai abitata », alle città di Giuda: « Sarete riedificate » io rialzerò le loro rovine.
27 Che dico all'abisso: - Asciugati, io farò seccare le tue correnti! -27 Io che dico all'abisso: « Asciugati », io farò seccare i tuoi fiumi.
28 Che dico a Ciro: - Tu sei il mio pastore, tu adempirai tutti i miei voleri! - Che dico a Gerusalemme: - Sarai riedificata! - e al tempio: - Sarai rifabbricato!».28 Io che dico a Ciro: « Tu sei il mio pastore, e tu adempirai tutti i miei voleri », io che dico a Gerusalemme: « Sarai riedificata » e al tempio: « Sarai rifondato ».