Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Isaia 10


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1- Guai a coloro che pronunciano sentenze inique, e scrivono scritture ingiuste.2opprimendo in giudizio i deboli, violando il diritto dei poveri del mio popolo, affinchè siano le vedove loro preda, e per spogliare i pupilli.3Che farete nel giorno della visita e della calamità che verrà di lontano? A chi vi rifuggerete per aiuto, e dove abbandonerete la vostra gloria,4per non piegare sotto la catena e soccombere tra gli uccisi? Per tutto questo non s'è rimesso dall'ira sua, ma la sua mano è ancora stesa.

Assur strumento in mano di Dio.

5Guai ad Assur! egli è la verga del mio furore, egli è il bastone; in mano loro la mia collera.6Io lo manderò alla nazione perfida e contro il popolo della mia indignazione; e gli ordinerò di saccheggiare e di depredare e di calpestarlo come il fango delle piazze.7Ma egli non ragionerà così e il suo cuore non penserà a questo modo; anzi avrà in cuore di distruggere e di sterminare non poche nazioni.8Infatti egli dirà:9«I miei principi non sono essi altrettanti re? Non è stato di Calano come di Carchemis, e come di Arfad, così di Emat? Quel che toccò a Damasco non toccò a Samaria?10Come la mia mano ha conquistato i regni dell'idolatria, così sarà anche dei simulacri di quei di Gerusalemme e di Samaria.11Come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, non farò io a Gerusalemme e ai suoi simulacri?».12Ma avverrà che quando il Signore avrà compiuto interamente l'opera sua nel monte Sion e in Gerusalemme, allora [dice egli] farò la mia visita sul frutto dell'altiero cuore del re di Assur, e sulla gloria altezzosa de' suoi occhi.13Perchè ha detto: «Io ho operato in forza della mia mano e colla sapienza mia ho avuto accorgimento, e ho rimosso le frontiere dei popoli, ho spodestato i loro principi, e come un despota, ho deposto coloro che sedevano in alto.14E la mia mano, come farebbe d'un nido, ha ritrovato la potenza dei popoli, e come si raccolgono le uova abbandonate, io ho raccolto tutta la terra, e non fu chi battesse ala, o aprisse bocca, o pigolasse.15Come si glorierà la scure contro colui che con essa taglia? O si leverà la sega contro colui che la tira? Come se il bastone si alzasse contro colui che lo alza; e alzandosi il bastone, esso non fosse pur sempre legno».16Per questo il dominatore, il Signore degli eserciti, manderà nelle sue impinguate carni l'estenuazione, e sotto alla sua gloria s'accenderà un incendio, come un incendio di fuoco.17E il lume d'Israele sarà fuoco, e il suo Santo sarà fiamma, e bruceranno e si consumeranno le sue spine e i suoi pruni in un sol giorno.18E la magnificenza del suo bosco e del suo giardino sarà consumata dallo spirito fino alla carne, ed egli andrà esterrefatto e fuggiasco.19E il rimanente delle piante del suo bosco saranno in numero così esiguo, che le potrà scrivere un fanciullo.20E avverrà in quel giorno, che un resto d'Israele e la parte della casa di Giacobbe scampata non continueranno più ad appoggiarsi su colui che li percuote, ma si appoggeranno sul Signore, sul Santo d'Israele sinceramente.21Un resto si convertirà; un resto, dico, di Giacobbe all'Iddio forte.22Perchè se anche il tuo popolo, o Israele, fosse come le sabbie del mare, avanzi di esso si convertiranno: una definitiva recisione farà rifluire la giustizia.23Sì, una recisione che sarà definitiva farà il Signore Dio degli eserciti in mezzo alla terra.24Per questo così dice il Signore Dio degli eserciti: «Non temere di Assur, o mio popolo, che abiti in Sion; ti percuoterà colla verga e alzerà il bastone su di te sull'esempio dell'Egitto.25Perchè tra poco e tra breve, si compirà l'opera della mia indignazione e della mia collera sopra le loro scelleraggini».26E il Signore degli eserciti scuoterà su di lui la sferza come nella piaga di Madian alla pietra Horeb, e la sua verga sopra il mare, e l'alzerà sull'esempio dell'Egitto.27E avverrà in quel giorno che sarà tolto il peso di lui dalle tue spalle, e il suo giogo dal tuo collo, e il giogo diventerà morbido come per la presenza dell'olio.

L'avanzata nemica.

28Verrà in Aiat, passerà in Magron, presso Macmas, porrà la riserva dei suoi bagagli.29Passarono di corsa Gabaa nostra stazione; Rama è sbigottita, Gabaa di Saul è fuggita.30Stridi colla tua voce, o figlia di Gallim! sta' in ascolto, o Laisa; poveretta te, o Anatot!31Mademena è scappata, mettetevi al sicuro, o abitanti di Gabim.32È giorno ancora per fermarsi in Nobe: scuoterà la sua mano contro la figlia di Sion, contro il colle di Gerusalemme.33Ecco il dominatore, il Signore degli eserciti, spezzerà con tremendo fragore il vaso; e gli alti fusti saranno tagliati, e gli elevati saranno atterrati.34E il folto del bosco sarà messo a soqquadro col ferro, e il Libano coi suoi sublimi cedri cadrà.