Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Isaia 37


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1- Appena il re Ezechia ebbe udito, stracciò le sue vesti, indossò il cilicio, ed entrò nella casa del Signore.2E mandò Eliacim maggiordomo, e Sobna scriba, e gli anziani dei sacerdoti avvolti nel cilicio al profeta Isaia, figlio di Amos,3e gli dissero: «Ezechia dice così: - Giorno di tribolazione, giorno di castigo e di bestemmia è questo: i figli sono giunti al parto, ma non c'è forza per metterli alla luce!4Magari il Signore Iddio tuo avesse aperto gli orecchi al linguaggio di Rabsace, mandato dal re degli Assiri suo signore a bestemmiare il Dio vivente, e a oltraggiarlo con quelle parole che il Signore Dio tuo ha udito! Alza dunque la tua preghiera per quei pochi avanzi che ancor rimangono! -».5E i servi di Ezechia vennero da Isaia.6E Isaia disse loro: «Direte questo al vostro padrone: - Il Signore dice così: "Non ti spaventino le parole che hai udite, colle quali i servi del re degli Assiri mi hanno bestemmiato.7Ecco ch'io metterò in lui uno spirito, e udirà una novella, e tornerà nella sua terra e nella sua terra lo farò perire di spada" -».8Rabsace era tornato indietro e aveva raggiunto il re degli Assiri che combatteva contro Lobna, perchè aveva udito che era partito da Lachis.9Giunsero intanto novelle di Taraca, re dell'Etiopia, che dicevano: «È uscito in campo per combattere contro di te». Ciò udito rimandò ambasciatori a Ezechia dicendo:10«Parlamentate con Ezechia re di Giuda e ditegli così: - Non t'inganni il tuo Dio a cui ti affidi con dire: non sarà data Gerusalemme in mano del re degli Assiri.11Tu avrai ben saputo tutto quello che i re Assiri hanno fatto a tutte le regioni per cui seminarono lo sterminio: e tu potrai scampare?12Gli dèi delle nazioni hanno forse potuto scampare coloro che i padri miei sterminarono, Gozam e Haram e Resef, e i figli di Eden che erano in Talassar?13Dov'è il re di Emat e il re di Arfad e il re della città di Sefarvaim, di Ana, e di Ava? -».14E prese Ezechia la lettera dalle mani degli ambasciatori e la lesse, e salì alla casa del Signore, e la spiegò dinanzi al Signore.15E fece al Signore questa preghiera dicendo:16«Signore degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra, tu hai fatto il cielo e la terra.17Porgi, o Signore, le tue orecchie e ascolta; apri, o Signore, i tuoi occhi e guarda, e senti tutte le parole di Sennacherib che ha mandato per bestemmiare il Dio vivente!18È vero, o Signore, che i re degli Assiri hanno seminato la desolazione per le terre e per le regioni di costoro:19e hanno dato alle fiamme i loro dèi, perchè non erano dèi, ma opere delle mani degli uomini, legno e pietra, e li hanno fatti in pezzi.20Ma tu ora, o Signore Dio nostro, salvaci dalle mani di costui, e conoscano tutti i regni della terra che tu solo sei il Signore».21E Isaia, figlio di Amos mandò a dire ad Ezechia: «Il Signore Dio di Israele dice così: - Quanto alla preghiera che tu m'hai rivolto, riguardo a Sennacherib re degli Assiri,22ecco quello che ha detto il Signore contro di lui: "Tu ha sprezzato, ti ha sbeffeggiatola vergine figlia di Sion; ha scosso il capo alle tue spallela figlia di Gerusalemme.23Chi hai tu oltraggiato, chi hai tu bestemmiato, e contro chi hai levato la voce, e alzato le tue ciglia superbe? Contro il Santo d'Israele!24Per mezzo dei tuoi servi hai oltraggiato il Signore e hai detto: Colla moltitudine dei miei cocchiio son salito sulla sommità dei monti, sui gioghi del Libano; io taglierò i suoi sublimi cedri, i magnifici suoi abeti, e raggiungerò la sua più alta cima, fino la più riposta boscaglia del suo Carmelo.25Io ho scavato acque e bevuto, colle piante dei miei piedi ho disseccatole correnti dei canali!26E tu come non hai atteso che da tempi lontaniio aveva disegnato tutto questo? Che l'aveva concepito fin dai tempi antichie ora l'ho fatto arrivare? E ne è avvenuto lo scalzamento delle rocche pugnacie delle città munite.27I loro abitatori colle braccia tronchetremarono e furono confusi: diventarono come il verde dei campi, come il fieno dei pascoli e l'erba dei tetti, che si seccò prima di giungere a maturazione.28Il tuo stare, l'andare e il venire io conobbie anche il tuo insanire contro di me.29Quando tu infuriavi contro di me, la tua superbia è salita alle mie orecchie; io pertanto metterò un anello alle tue narie un freno alle tue mascelle, e ti rimenerò per quella strada dond'eri venuto".30E a te, o Ezechia, sarà questo il segno: Mangia quest'anno ciò che spontaneamente nasce; il secondo anno, cibati di frutta; e nel terzo anno seminate e mietete e piantate vigne e mangiatene i frutti.31E quel che si sarà salvato della casa di Giuda e che sarà rimasto metterà radici di sotto e farà frutto di sopra.32Perchè da Gerusalemme usciranno i risparmiati, e dal monte Sion quelli che saranno scampati. Lo zelo del Signore degli eserciti farà questo.33Pertanto, così dice il Signore riguardo al re degli Assiri: "Egli non entrerà in questa città, e non vi scaglierà dentro freccia, non alzerà per occuparla scudo, nè, vi collocherà intorno terrapieno.34Per la strada onde venne, per quella ritornerà, e in questa città non non entrerà, dice il Signore.35Ed io proteggerò questa città per salvarla in grazia di me e di David mio servo" -».36Ed uscì l'Angelo del Signore, e percosse, nel campo degli Assiri, centoottantacinquemila uomini. E alzatisi la mattina, ecco che tutti questi erano cadaveri senza vita.37E Sennacherib re degli Assiri uscì dagli accampamenti e se ne andò per la via del ritorno, e si fermò in Ninive.38E avvenne che mentre adorava nel tempio di Nesroc suo dio, Adramelec e Sarasar suoi figliuoli lo uccisero a colpi di spada; e si rifugiarono nel paese di Ararat; e regnò Asaraddon suo figlio in luogo di lui.