Proverbi 19
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BIBBIA CEI 2008 | VULGATA |
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1 Meglio un povero dalla condotta integra di uno dalle labbra perverse e che è stolto. | 1 Melior est pauper qui ambulat in simplicitate sua quam dives torquens labia sua, et insipiens. |
2 Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona, e chi va a passi frettolosi sbaglia strada. | 2 Ubi non est scientia animæ, non est bonum, et qui festinus est pedibus offendet. |
3 La stoltezza dell’uomo rovina la sua via, ma poi egli si adira contro il Signore. | 3 Stultitia hominis supplantat gressus ejus, et contra Deum fervet animo suo. |
4 Le ricchezze moltiplicano gli amici, ma il povero è abbandonato dall’amico che ha. | 4 Divitiæ addunt amicos plurimos ; a paupere autem et hi quos habuit separantur. |
5 Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne non avrà scampo. | 5 Testis falsus non erit impunitus, et qui mendacia loquitur non effugiet. |
6 Molti sono gli adulatori dell’uomo generoso, e tutti sono amici di chi fa doni. | 6 Multi colunt personam potentis, et amici sunt dona tribuentis. |
7 Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli, tanto più si allontanano da lui i suoi amici. Egli va in cerca di parole, ma non ci sono. | 7 Fratres hominis pauperis oderunt eum ; insuper et amici procul recesserunt ab eo. Qui tantum verba sectatur nihil habebit ; |
8 Chi acquista senno ama se stesso e chi conserva la prudenza trova fortuna. | 8 qui autem possessor est mentis diligit animam suam, et custos prudentiæ inveniet bona. |
9 Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne perirà. | 9 Falsus testis non erit impunitus, et qui loquitur mendacia peribit. |
10 Allo stolto non conviene una vita agiata, ancor meno a un servo comandare ai prìncipi. | 10 Non decent stultum deliciæ, nec servum dominari principibus. |
11 È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera, ed è sua gloria passare sopra alle offese. | 11 Doctrina viri per patientiam noscitur, et gloria ejus est iniqua prætergredi. |
12 L’ira del re è come ruggito di leone, come rugiada sull’erba è la sua benevolenza. | 12 Sicut fremitus leonis, ita et regis ira, et sicut ros super herbam, ita et hilaritas ejus. |
13 Un figlio stolto è una disgrazia per il padre e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante. | 13 Dolor patris filius stultus, et tecta jugiter perstillantia litigiosa mulier. |
14 La casa e il patrimonio si ereditano dal padre, ma una moglie assennata è dono del Signore. | 14 Domus et divitiæ dantur a parentibus ; a Domino autem proprie uxor prudens. |
15 La pigrizia fa cadere in torpore, e chi è indolente patirà la fame. | 15 Pigredo immittit soporem, et anima dissoluta esuriet. |
16 Chi custodisce il precetto custodisce se stesso, chi trascura la propria condotta morirà. | 16 Qui custodit mandatum custodit animam suam ; qui autem negligit viam suam mortificabitur. |
17 Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore, che gli darà la sua ricompensa. | 17 Fœneratur Domino qui miseretur pauperis, et vicissitudinem suam reddet ei. |
18 Correggi tuo figlio, perché c’è speranza, ma non lasciarti andare fino a farlo morire. | 18 Erudi filium tuum ; ne desperes : ad interfectionem autem ejus ne ponas animam tuam. |
19 L’iracondo deve essere punito; se lo risparmi, lo diventerà ancora di più. | 19 Qui impatiens est sustinebit damnum, et cum rapuerit, aliud apponet. |
20 Ascolta il consiglio e accetta la correzione, per essere saggio fino al termine della tua vita. | 20 Audi consilium, et suscipe disciplinam, ut sis sapiens in novissimis tuis. |
21 Molti sono i progetti nel cuore dell’uomo, ma solo i disegni del Signore si compiono. | 21 Multæ cogitationes in corde viri ; voluntas autem Domini permanebit. |
22 Il pregio dell’uomo è la sua bontà; meglio un povero che un bugiardo. | 22 Homo indigens misericors est, et melior est pauper quam vir mendax. |
23 Il timore di Dio conduce alla vita e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura. | 23 Timor Domini ad vitam, et in plenitudine commorabitur absque visitatione pessima. |
24 Il pigro immerge la mano nel piatto, ma non è capace di riportarla alla bocca. | 24 Abscondit piger manum suam sub ascella, nec ad os suum applicat eam. |
25 Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto, rimprovera il prudente e imparerà la lezione. | 25 Pestilente flagellato stultus sapientior erit ; si autem corripueris sapientem, intelliget disciplinam. |
26 Rovina il padre e fa fuggire la madre un figlio disonorato e infame. | 26 Qui affligit patrem, et fugat matrem, ignominiosus est et infelix. |
27 Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza. | 27 Non cesses, fili, audire doctrinam, nec ignores sermones scientiæ. |
28 Il testimone iniquo si beffa della giustizia e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità. | 28 Testis iniquus deridet judicium, et os impiorum devorat iniquitatem. |
29 Per gli spavaldi sono pronte le punizioni e le percosse per la schiena degli stolti. | 29 Parata sunt derisoribus judicia, et mallei percutientes stultorum corporibus. |