Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 8


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Non litiges cum homine potente,
ne forte incidas in manus illius.
1 Non ti mettere a litigare con un uomo potente, perché non ti avvenga di cadere nelle sue mani.
2 Non contendas cum viro locuplete,
ne forte contra te constituat pondus tuum:
2 Non disputare con uom facoltoso, affinchè non avvenga, che egli intenti lite contro di te;
3 multos enim perdidit aurum,
et argentum etiam cor regum subvertit.
3 Perocché molti ne ha rovinati l'oro, e l'argento, il quale è giunto a pervertire anche i regi.
4 Non litiges cum homine linguato
et non struas in ignem illius ligna.
4 Non contendere con uom linguacciuto, e non metter legna sul fuoco di lui.
5 Non communices homini indocto,
ne contemnaris a principibus.
5 Non aver che fare con uomo indisciplinato, affinchè egli non parli male della tua stirpe.
6 Ne despicias hominem avertentem se a peccato
neque improperes ei;
memento quoniam omnes in correptione sumus.
6 Non disprezzare colui, che si è ritirato dal peccato, e non gliela rinfacciare; ricorditi, che noi siam tutti degni di gastigo.
7 Ne spernas hominem in sua senectute,
etenim ex nobis senescunt.
7 Non perdere il rispetto ad un uomo nella sua vecchiezza; perché sono de' nostri quelli, che invecchiano.
8 Noli de mortuo inimico tuo gaudere;
memento quoniam omnes morimur et in gaudium nolumus venire.
8 Non far festa della morte del tuo nemico, sapendo, che tutti noi abbiam da morire, e non vogliamo, che altri ne fida.
9 Ne despicias narrationem presbyterorum sapientium
et in proverbiis eorum conversare;
9 Non disprezzare i racconti de' vecchi saggi, ed abbi familiari le loro massime;
10 ab ipsis enim disces sapientiam et doctrinam intellectus
et servire magnatis sine querela.
10 Perocché da loro tu apparerai la sapienza, e gli insegnamenti della prudenza, e a servire ai grandi senza riprensione.
11 Non te praetereat narratio seniorum:
ipsi enim didicerunt a patribus suis;
11 Non disprezzare i racconti de' vecchj, perché essi gli appresero da' padri loro;
12 quoniam ab ipsis disces intellectum
et in tempore necessitatis dare responsum.
12 E da loro imparerai la prudenza, e a rispondere quando fa di mestieri.
13 Non incendas carbones peccatorum arguens eos
et ne incendaris flamma ignis peccatorum illorum.
13 Non dar fuoco ai carboni de' peccatori con far loro de' rimproveri, altrimenti ti abbrucerai alla fiamma del fuoco di essi.
14 Ne contra faciem stes contumeliosi,
ne sedeat quasi insidiator ori tuo.
14 Non istare a tu per tu con uomo maledico, perché egli non istia come in agguato a rilevare ogni tua parola.
15 Noli fenerari homini fortiori te;
quod si feneraveris, quasi perditum habe.
15 Non dare in prestito a chi ne può più di te: che se gli hai imprestato qualche cosa, fa conto d'averla perduta.
16 Non spondeas super virtutem tuam;
quod si spoponderis, quasi restituens cogita.
16 Non far mallevadoria sopra le tue forze, ma se l'hai fatta, pensa come tu abbi a pagare.
17 Non litiges contra iudicem,
quoniam secundum placitum suum iudicat.
17 Non giudicare contro al giudice, perché egli giudica secondo la giustizia.
18 Cum audace non eas in via,
ne forte aggraves mala tua:
ipse enim secundum voluntatem suam vadit,
et simul cum stultitia illius peries.
18 Non ti accompagnare per viaggio con uomo temerario, affinchè egli non incarichi sopra di te i suoi guai; perocché egli va secondando i suoi capricci, e tu per la stoltezza di lui perirai.
19 Cum iracundo non facias rixam
et cum ipso non eas in desertum,
quoniam quasi nihil est ante illum sanguis,
et, ubi non est adiutorium, elidet te.
19 Non venire a contesa con uomo iracondo, e non camminare pel deserto con un temerario; perché è cosa come da nulla per lui il sangue, e dove non sia chi l'aiuti, egli ti schiaccerà.
20 Cum fatuis consilium non habeas;
non enim poterunt occultare secretum tuum.
20 Non prender consiglio dagli stolti; perocché questi non possono amare, se non quello che ad essi piace.
21 Coram extraneo nihil facias cautum;
nescis enim quid pariet.
21 Non consultare in presenza d'uno straniero, perché tu non sai quel, che egli abbia in corpo.
22 Non omni homini cor tuum manifestes,
ne forte repellas a te bonum.
22 Non isvelare ad ogn' uomo il cuor tuo, affinchè mal non ti corrisponda, e dica male di te.