Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 31


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Le vigilie dell'avarizia consuman le carni, e le sue cure levano il sonno.1 Le veglie per arricchire consumano le carni, e le sue ansie tolgono il sonno.
2 I pensieri dell'avvenire sturbano la quiete, come la grave malattia fa vegliar l'uomo.2 I pensieri dell'avvenire turbano i sensi, e come grave malattia tolgono il sonno.
3 Faticò il ricco per adunare ricchezze, e nel suo riposo è ricolmo di beni.3 Il ricco faticò per accumulare ricchezze, e nel suo riposo si sazierà dei suoi beni.
4 Lavora il povero per bisogno di vitto, e se fa fine di lavorare diventa mendico.4 Il povero lavora per mancanza di sostentamento, e alla fine è privo di tutto.
5 Chi è amante dell'oro, non sarà giusto, e chi va dietro alla corruzione, di essa sarà ripieno.5 Chi ama l'oro non sarà senza peccato, e chi ama la corruzione ne sarà ripieno.
6 Molti sono andati in precipizio a causa dell'oro, e la bellezza di lui fu la loro perdizione.6 Molti sono andati in perdizione a causa dell'oro, e la sua bellezza fu la loro rovina.
7 Legno d'inciampo è l'oro per quelli, che a lui fan sagrifizio: guai a quelli, che gli van dietro; ma tutti gli imprudenti periranno per esso.7 Legno d'inciampo è l'oro per quelli che a lui sacrificano: guai a coloro che gli van dietro! Ma per lui periranno tutti gli stolti.
8 Beato il ricco, che è trovato senza colpa, ed il quale non va dietro all'oro né sua speranza ripone nel denaro, e nei tesori.8 Beato il ricco che è trovato senza macchia, che non è andato dietro all'oro, e non ha sperato nel danaro e nei tesori.
9 Chi è costui, e gli darem lode? perché egli ha fatto cose mirabili nella sua vita.9 Chi è costui e gli daremo lode? Certo ha fatto maraviglie nella sua vita.
10 Egli fu provato per mezzo dell'oro, e trovato perfetto; ed avranne gloria eterna. Egli potea peccare, e non peccò, far del male, e nol fece:10 Colui che, provato coll'oro, è trovato perfetto avrà gloria eterna: poteva peccare e non peccò, fare del male e non lo fece;
11 Per questo i beni di lui sono stabili nel Signore, e le sue limosine saran celebrate da tutta la congregazione de' santi.11 per questo i suoi beni sono resi stabili nel Signore, e le sue elemosine saran celebrate nell'assemblea dei santi.
12 Se' tu assiso a splendida mensa? non essere tu ivi il primo a spalancare la gola.12 Se tu siedi a tavola splendida, non essere il primo a spalancar la gola verso di essa.
13 Non dire: molta è la roba, che è in tavola.13 Non dire: « C'è molta roba sulla tavola! »
14 Ricordati, che una mala cosa è l'occhio cattivo.14 Ricordati che è funesto l'occhio cattivo.
15 Non v'ha di peggio di quest'occhio tralle cose create? per questo egli in veggendo, piange con tutto il suo volto.15 Quale cosa tra le create è peggior dell'occhio? Perciò per qualunque cosa inonda la faccia di lacrime, se vede.
16 Non essere il primo a stendere la mano, affinchè maltrattato dall'invidioso tu non abbi ad arrossire.16 Non essere il primo a stendere la mano, chè, contaminato dal l'invidia, tu non abbia ad arrossire.
17 Nel prendere le vivande non urtare cogli altri.17 Non ti urtare cogli altri nel prender le vivande.
18 Giudica del genio del tuo prossimo dal tuo.18 Giudica le cose che riguardano il prossimo da te stesso.
19 Serviti da uomo frugale di quelle cose, che li son messe davanti, affinchè non avvenga, che col molto mangiare tu ti renda odioso.19 Mangia, come uomo frugale, quello che ti metton davanti, se non vuoi, col mangiar molto, restare antipatico.
20 Sii il primo a finire per verecondia, e non essere smoderato per non disgustare veruno.20 Sii il primo a cessare, per buona creanza, ma evita l'eccesso, per non disgustare.
21 E se siedi in mezzo a molti, non istender la mano prima di quelli, e non essere il primo a chiedere da bere.21 E se siedi in mezzo a molti, non stender la mano prima di loro, e non essere il primo a chieder da bere.
22 Quanto poco vino è sufficiente ad un uomo bene educato! e in dormendo non ne sarai inquietato, e non ne sentirai incomodo.22 E' piu che sufficiente per un uomo educato un po' di vino; nel dormire non ne avrà disturbi, e non sentirà dolori.
23 Le vigilie, la colica, e i dolori sono per l'uomo intemperante.23 L'insonnia, la colica, gli strazi sono per l'uomo intemperante.
24 Il sonno salubre è per l'uomo parco: egli dorme sino al mattino, e l'anima di lui sarà lieta con esso.24 L'uomo parco ha salubre sonno, dorme fino al mattino, e sta bene in sè.
25 Che se tu se' stato forzato a mangiar molto, vattene dalla conversazione, vomita, e ti troverai sollevato, e non cagionerai malattia al tuo corpo.25 Se tu sei stato forzato a mangiare troppo, alzati da tavola e vomita, e ti sentirai meglio, e non attirerai sul tuo corpo malattie.
26 Figliuolo ascoltami, e non disprezzarmi, e da ultimo conoscerai quel, che siano le mie parole.26 Figlio, dammi retta, non mi disprezzare, ed a ultimo troverai (vere) le mie parole.
27 In tutte le operazioni tue sii diligente, e non si accosterà a te nissun malore.27 In ogni tua azione sii diligente, e non incapperai in alcun malore.
28 Colui, che è liberale nel dar del pane, è benedetto dalle labbra di molti e la testimonianza, che rendesi alla bontà di lui, è sicura.28 Chi è splendido nelle vivande è benedetto dalle labbra di molti e la testimonianza resa alla sua generosità è sicura.
29 Contro di chi è spilorcio nel dar del pane mormora tutta la città, e la testimonianza renduta alla spilorceria di lui è verace.29 Contro chi è tirchio nel pane mormora la città, e la testimonianza resa alla sua spilorceria è vera.
30 Non provocare i bravi bevitori: perocché molti sono stati sterminati dal vino.30 I bravi nel bere il vino non li provocare, perchè il vino ne ha fatti morire molti.
31 Il fuoco prova la durezza del ferro; così il vino bevuto fino all'ebbrezza manifesta i cuori de' superbi.31 Il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto fino all'ubriachezza fa conoscere il cuore dei superbi.
32 Buona vita per gli uomini è il vino usato con sobrietà: sarai sobrio, se ne berai con moderazione.32 Rende la vita conveniente agli uomini il vino usato con sobrietà: se ne beverai con moderazione, sarai sobrio.
33 Qual vita è quella di chi sta senza vino?33 Che vita può avere chi sta senza vino?
34 Che è quello, che ci priva della vita? la morte.34 Chi priva della vita? La morte.
35 Il vino da principio fa creato per giocondità, non per l'ubbriachezza.35 Il vino fu creato da principio per la gioia, non per l'ubriachezza.
36 Il vino bevuto moderatamente rallegra l'anima, e il cuore.36 Rallegra l'anima e il cuore il vino bevuto con moderazione.
37 Il ber temperato è salute dell'anima, e del corpo.37 E' salute per l'anima e pel corpo il bere con sobrietà.
38 Il troppo vino fa le contese, e l'ira, e molte rovine.38 Il molto vino è causa d'irritazioni, d'ira e di molto rovine.
39 Il vino bevuto in copia è l'amarezza dell'anima.39 E' amarezza per l'anima il vino bevuto in quantità.
40 L'ubbriacchezza fa ardito lo stolta ad offendere, snerva le forze, ed è cagion di ferite.40 L'animosità dell'ubriachezza è una pietra d'inciampo per lo stolto: fa diminuire le forze ed è causa di ferite.
41 In un convito dove si beve, non riprendere il prossimo, e noi disprezzare nella sua allegria:41 In un banchetto dove si beve vino non riprendere il prossimo, e non lo disprezzare nella sua allegria.
42 Non dirgli parola di ingiuria, e noi pressare col chiedergli il tuo.42 Non gli dire parole d'ingiuria, e non lo seccare col chiedergli il tuo.