Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Geremia 33


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Conferma delle promesse di liberazione e di prosperità

1La parola del Signore fu indirizzata per la seconda volta a Geremia quando egli era ancor chiuso nel cortile della prigione, in questi termini;2Così parla il Signore che farà ed effettuerà quanto dice e disporrà — il suo nome è il Signore: —3Innalza a me il tuo grido, ed io ti esaudirò, e ti annunzierò cose grandi e certe, che tu ignori.4Ecco quanto dice il Signore, il Dio d'Israele, riguardo alle case di questa città e alle case del re di Giuda, che son distrutte, e alle macchine da guerra e alla spada5di coloro che vengono a combattere coi Caldei, per riempire (tali case) dei cadaveri degli uomini da me percossi nel mio furore, nel mio sdegno, nascondendo la mia faccia a questa città, a motivo di tutta la loro malizia: —6Ecco io d'ascerò loro la piaga, li curerò fino alla sanità, e farò loro vedere la pace e la verità domandata.7E farò ritornare gli esuli di Giuda e gli esuli di Gerusalemme, e li riporrò nel loro antico stato.8E li purificherò da tutte le loro iniquità colle quali peccarono contro di me, e perdonerò tutti i loro peccati coi quali mi offesero e mi disprezzarono,9e ciò mi farà un nome e mi sarà di gioia, di lode, di allegrezza fra tutte le nazioni della terra che avran la notizia di tutti i beni ch'io farò loro: si spaventeranno, si turberanno davanti a tanti beni e perfetta pace che io donerò ad essi.10Queste cose dice il Signore: Si sentirà ancora in questo luogo, che voi dite deserto, perchè non c'è nè uomo nè giumento nelle città di Giuda, nelle vie di Gerusalemme, che son desolate, senza uomini, senza abitanti, senza bestiame,11il grido della gioia, il grido d'allegrezza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la voce di coloro che dicono: Lodate il Signore degli eserciti, perchè il Signore è buono e la sua a misericordia dura in eterno, e di coloro che sciolgono i loro voti nella casa del Signore; perchè farò ritornare le sorti del paese nel loro antico stato — dice il Signore. —12Queste cose dice il Signore degli eserciti: Vi sarà ancora in questo luogo deserto, senza uomini, senza giumenti, e in tutte le sue città, le capanne per i pastori che vi faranno riposare i greggi,13nelle città dei monti, e nelle città dei piani, e nelle città che sono al mezzogiorno e nella terra di Beniamino, e nei dintorni di Gerusalemme, e nelle città di Giuda passeranno ancora i greggi sotto la mano di colui che li conta — dice il Signore.14Ecco che vengono i giorni dice il Signore — ed io adempirò la buona parola da me detta riguardo alla casa di Israele e alla casa di Giuda.

Il re Messia e la durata della nuova alleanza

15In quei giorni e in quel tempb farò spuntare a David un Germe di giustizia che giudicherà e farà giustizia sopra la terra.16In quei giorni Giuda sarà salvato, Gerusalemme vivrà nella pace. Lo chiameranno: il Signore, il nostro Giusto;17perchè, dice il Signore, non mancherà mai a David un discendente assiso sul trono della casa d'Israele;18e dei sacerdoti e dei leviti non mancherà mai dinanzi a me un uomo che offra gli olocausti, e faccia fumare il sacrifìcio, e uccida tutti i giorni le vittime ».19Poi il Signore parlò a Geremia, dicendo:20« Queste cose dice il Signore: Quando potrà esser rotto il mio patto col giorno, il mio patto colla notte, in modo che il giorno e la notte non vengan più al loro tempo,21allora potrà esser pur rotto il mio patto con David mio servo, in modo che non ci sia un suo figlio a regnare sul suo trono, nè leviti, nè sacerdoti miei ministri.22Come non possono esser contate le stelle del cielo, ed esser misurate le arene del mare, così farò moltiplicare la stirpe di David mio servo e i leviti miei ministri ».23E la parola del Signore fu indirizzata a Geremia in questi termini:24« Non hai visto come parla quésto popolo che dice: — Le due famiglie che il Signore aveva elètte sono state rigettate così hanno in disprezzo il mio popolo che per essi non è più una nazione?25Queste cose dice il Signore: Se io non ho stabilito un patto tra il giorno e là notte, e non ho poste delle leggi al cielo e alla terra,26potrà anche essere che io rigetti la stirpe di Giacobbe e di David mio servo, in modo da non prendere dalla sua stirpe i principi per la posterità d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe. Io infatti farò ritornare gli esuli e avrò compassione di loro ».