Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Salmi 38


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 (Per la fine. A Iditun. Cantico di David),1 - Al corifeo, a Iditun. Cantico di David.
2 Io dissi: « Vigilerò su me stesso », per non peccare colla mia lingua. Posi un freno alla mia bocca, quando l'empio mi stava davanti.2 Dissi: «Custodirò le mie vie, per non peccar con la mia lingua». Posi alla mia bocca un fermaglio, mentre stava l'empio di faccia a me.
3 Ammutolii, mi umiliai, e tacqui più del conveniente, e il mio dolore si rincrudì.3 Ammutolii e m'umiliai e tacqui più del conveniente; e il dolor mio rincrudì.
4 Si accese dentro di me il mio cuore, e un fuoco divampò dalle mie considerazioni.4 S'infiammò il mio cuore dentro di me, e nel pensarci su avvampò un fuoco in [me].
5 E la parola mi venne sulla lingua: Signore, fammi conoscere il mio fine e il numero dei miei giorni, affinchè io sappia quanto mi manca.5 Con la mia lingua io parlai:«Fammi conoscere, o Signore, la mia fine, e il numero de' miei giorni qual è, affinchè io sappia quanto mi manca [ancora].
6 Ecco, tu hai resi misurabili i miei giorni, e il mio essere è come un nulla dinanzi a te. Davvero è mera vanità ogni uomo vivente.6 Ecco, misurabili [a spanne] hai fatto i miei giorni, e l'esser mio è come un nulla dinanzi a te». Davvero è tutto vanità ogni uomo vivente.
7 Davvero l'uomo passa come un'ombra, e senza ragione si preoccupa: ammassa tesori, e non sa per chi l'abbia messi da parte.7 Sì, come un'ombra passa l'uomo, e per di più vanamente s'agita. Accumula e non sa per chi raccoglie.
8 Ed ora qual'è la mia attesa, se non il Signore? Ogni mio bene è in te.8 Ed ora qual è la mia aspettazione? non forse il Signore? La mia fiducia è riposta in te.
9 Liberami da tutti i miei peccati. Tu mi hai esposto agli scherni dello stolto.9 Da tutte le mie iniquità liberami tu! In ludibrio allo stolto tu m'hai abbandonato.
10 Ammutolisco, non apro la mia bocca, perchè è opera tua.10 Ammutolisco e non apro la mia bocca, perchè tu l'hai fatto!
11 Allontana da me i tuoi flagelli:11 Rimuovi da me le tue percosse;
12 Per l'aggravarsi della tua mano, io vengo meno sotto i tuoi castighi. E' per le iniquità che tu punisci l'uomo e fai consumare la sua vita come una ragnatela. Davvero ogni uomo si preoccupa senza ragione.12 sotto la violenza della tua mano io vengo meno. Con i castighi dell'iniquità tu punisci l'uomo, e l'anima sua fai che come regno si conservi. Davvero vanamente s'angustia ogni uomo [vivente].
13 Esaudisci la mia preghiera, o Signore, le mie suppliche, non restare insensibile alle mie lacrime. Non tacere; perchè io presso di te sono ospite, e pellegrino come tutti i miei padri.13 Ascolta, o Signore, la mia preghiera, e alla mia supplica porgi orecchio, alle mie lagrime non esser sordo. Perchè un forestiero io son presso di te e un pellegrino, come tutti i miei padri.
14 Lasciami in pace, affinchè abbia un po' di refrigerio, prima di partire e di sparire per sempre.14 Perdonami, sì che refrigerio io abbia, prima che me ne vada e più non sia!