Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Salmi 89


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Il mortale è un niente dinanzi a Dio

1Preghiera di Mosè uomo di Dio). Signore, tu sei stato il nostro rifugio di generazione in generazione.2Prima che fossero fatti i monti, o che fosse formata la terra e il mondo, da tutta l'eternità, per tutti i secoli tu sei Dio.3Non ridurre l'uomo nell'abbiezione: bai pur detto: « Tornate a me, o figli degli uomini ».4Mille anni dinanzi agli occhi tuoi sono come il giorno di ieri, già passato, e come vigilia notturna:5Come ciò che è stimato un niente saranno i loro anni.6La vita, come l'erba, passa in un giorno: la mattina fiorisce e cresce, la sera cade, indurisce e secca.7Veniamo meno pel tuo sdegno, siamo sconvolti pel tuo furore.8Tu hai poste le nostre iniquità dinanzi a te, la nostra vita nella luce della tua faccia.9Così tutti i nostri giorni dileguano; siam consumati dal tuo furore, i nostri anni son fatti come tela di ragno.10I giorni della nostra vita, messi insieme, arrivano a settant'anni; e, nei più robusti, a ottanta: il di più è affanno e dolore: viene la debolezza e siam portati via.11Chi può conoscere la potenza del tuo furore, e misurare, dal timore che ha di te, il tuo sdegno?12Facci conoscere la tua destra, in modo che diventiamo savi di cuore per la sapienza.13Ritorna a noi, o Signore; e fino a quando? Lasciati pregare riguardo ai tuoi servi.14Fin dal mattino saziaci colla tua grazia da esultare e gioire per tutta la nostra vita.15Rallegraci per i giorni in cui ci affliggesti, per gli anni in cui provammo la sventura.16Rivolgi uno sguardo ai tuoi servi, alla tua opera, e guida i loro figli.17Sia sopra di noi lo splendore del Signore Dio nostro; tu dirigi sopra di noi le opere delle nostre mani, tu guida le opere delle nostre mani.