Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Giobbe 37


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 « Per questo il mio cuore tremò e balzò fuori dal suo posto.1 Super hoc expavit cor meum
et emotum est de loco suo.
2 Udite, udite tra lo spavento la sua voce, e il rombo che vien fuori dalla sua bocca!2 Audite fremitum vocis eius
et murmur de ore illius procedens.
3 Egli gira il suo sguardo sotto tutti i cieli, e la sua luce va fino all'estremità della terra.3 Subter omnes caelos ipsum revolvit,
et lumen illius super terminos terrae.
4 Dietro di lui rugge il suono, egli tuona colla voce della sua grandezza; e udita la sua voce, non si potrà seguirne la traccia.4 Post eum rugiet sonitus,
tonabit voce magnitudinis suae;
et non retardabit, cum audita fuerit vox eius.
5 Dio tonerà mirabilmente colla sua voce. Egli fa grandi e imperscrutabili cose.5 Tonabit Deus in voce sua mirabiliter,
qui facit magna et inscrutabilia.
6 Egli comanda alla neve di cadere sulla terra, alle piogge invernali, alle impetuose procelle.6 Qui praecipit nivi, ut descendat in terram,
et hiemis pluviis et imbri, ut roborentur.
7 Egli mette un sigillo sulla mano d'ogni uomo, affinchè ciascuno conosca le sue opere.7 Qui in manu omnium hominum signat,
ut noverint singuli opera sua.
8 La fiera si ritira nella sua tana, e sta ferma nel suo covile.8 Ingredietur bestia latibulum
et in antro suo morabitur.
9 La tempesta esce dai recessi, il freddo dal settentrione.9 Ab interioribus egredietur tempestas,
et ab Arcturo frigus.
10 Al soffio di Dio il ghiaccio s'indurisce, e di nuovo si sciolgono in abbondanza le nevi,10 Flante Deo, datur gelu,
et expansio aquarum solidatur.
11 il frumento brama le nuvole, e le nuvole spandono la loro luce.11 Fulgur proicitur a nube,
et nubes spargunt lumen suum;
12 ESse vanno errando all'intorno, dovunque le guidi il volere di Colui che le governa, per eseguire i suoi ordini sulla superficie della terra,12 quae lustrant per circuitum,
quocumque eas voluntas gubernantis duxerit,
ad omne, quod praeceperit illis super faciem orbis terrarum,
13 sia in una tribù, sia nella sua terra, sia in qualche altro luogo in cui la sua misericordia avrà loro ordinato di trovarsi.13 sive in castigatione terrae suae,
sive in misericordia eas iusserit inveniri.
14 Ascolta, o Giobbe, queste cose, fermati a considerare le maraviglie di Dio.14 Ausculta haec, Iob;
sta et considera mirabilia Dei.
15 Sai forse quando Dio abbia comandato alle piogge di far apparire la luce delle sue nuvole?15 Numquid scis quando praeceperit Deus,
ut ostenderent lucem nubes eius?
16 Hai tu conosciute le grandi vie delle nubi e le scienze perfette?16 Numquid nosti semitas nubium magnas
et mirabilia perfecti scientia?
17 Non sono forse calde le tue vesti quando l'austro soffia sopra la terra?17 Nonne vestimenta tua calida sunt,
cum quieverit terra austro?
18 Hai forse con lui fabbricati i cieli, che sono saldissimi come se fossero gettati in bronzo?18 Tu forsitan cum eo expandisti caelos,
qui solidissimi, quasi aere, fusi sunt?
19 Insegnaci quello che potremo dirgli, giacché noi siamo involti nelle tenebre.19 Ostende nobis quid dicamus illi;
nos disponere verba nescimus propter tenebras.
20 Chi gli racconterà quello che dico io? Se un uomo ardirà parlargli, resterà annientato.20 Quis narrabit ei, quae loquor?
Et, si locutus fuerit, homo deglutietur.
21 Ma ora gli uomini non vedono la luce; l'aria all'improvviso s'addensa di nubi: il vento che passa le dissiperà.21 At nunc non vident lucem:
aer offuscatus est nubibus,
sed ventus transiens fugabit eas.
22 L'oro viene dal settentrione, e a Dio si rende lode con timore.22 Ab aquilone splendor auri venit;
et circa Deum terribilis maiestas.
23 Noi non possiamo degnamente arrivare a lui. Egli è grande nella potenza, nel giudizio e nella giustizia, ed è ineffabile.23 Omnipotentem attingere non possumus: magnus fortitudine;
et iudicium et multam iustitiam deprimere non potest.
24 Per questo gli uomini lo temeranno, e nessuno di quelli che si credono saggi ardirà contemplarlo ».24 Ideo timebunt eum homines,
non contemplabitur omnes, qui sibi videntur corde sapientes ”.