Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Isaia 6


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Nell'anno in cui morì il re Ozia, vidi il Signore assiso sopra un trono eccelso ed elevato, e ciò ch'era più in basso di lui, riempiva il tempio.1 In anno, quo mortuus est rex Ozias, vidi Dominum edentem super soliumexcelsum et elevatum; et fimbriae eius replebant templum.
2 Sopra di esso stavano dei Serafini con sei ali ciascuno: con due si velavano il volto, con due si coprivano i piedi, e con due volavano.2 Seraphim stabantiuxta eum; sex alae uni et sex alae alteri: duabus velabat faciem suam et duabusvelabat pedes suos et duabus volabat.
3 E cantavano con voci alterne dicendo: «Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti, piena è tutta la terra della sua gloria».3 Et clamabat alter ad alterum et dicebat:
“ Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus exercituum;
plena est omnis terra gloria eius ”.
4 E gli architravi tremavano sopra gli stipiti a quei cori di voci, e la casa si riempì di fumo.4 Et commota sunt superliminaria cardinum a voce clamantis, et domus repleta estfumo.
5 E dissi: «Ohimè, che non ho fatto sentire la mia voce! perchè sono un uomo dalle labbra immonde, e abito in mezzo ad un popolo dalle labbra immonde; eppure è il re, Signore degli eserciti, che hanno veduto gli occhi miei!».5 Et dixi:
“ Vae mihi, quia perii!
Quia vir pollutus labiis ego sum
et in medio populi polluta labia habentis ego habito
et regem, Dominum exercituum, vidi oculis meis ”.
6 E volò a me uno dei Serafini, e teneva un carbone in mano, preso colle molle di sopra l'altare.6 Et volavit ad me unus de seraphim, et in manu eius calculus, quem forcipetulerat de altari,
7 E toccò la mia bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, e sarà tolta la tua iniquità e purificato il tuo peccato».7 et tetigit os meum et dixit:
“ Ecce tetigit hoc labia tua,
et auferetur iniquitas tua,
et peccatum tuum mundabitur ”.
8 Allora udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò io? e chi andrà per noi?». E io dissi: «Eccomi, manda me».8 Et audivi vocem Domini dicentis: “ Quem mittam? Et quis ibit nobis? ”. Etdixi: “ Ecce ego, mitte me ”.
9 E disse: «Va', e dirai a questo popolo: - Gli orecchi per udire li avete, ma non volete capire, avete gli occhi per vedere, ma non volete intendere. -9 Et dixit: “ Vade, et dices populo huic:
“Audientes audite et nolite intellegere,
et videntes videte et nolite cognoscere”.
10 Acceca il cuore a questo popolo e indura le sue orecchie e chiudigli gli occhi, affinchè non vegga co' suoi occhi, nè oda coi suoi orecchi, e non comprenda col suo cuore e si converta e lo risani».10 Pingue redde cor populi huius
et aures eius aggrava
et oculos eius excaeca,
ne forte videat oculis suis
et auribus suis audiat
et corde suo intellegat et convertatur
et sanetur ”.
11 E io dissi: «E fino a quando, o Signore?». E disse: «Fino a tanto che le città restino nella desolazione, e le case, disabitate, e sia la terra lasciata in abbandono».11 Et dixi: “ Usquequo, Domine? ”. Et dixit:
“ Donec desolentur
civitates absque habitatore,
et domus sine homine,
et terra relinquatur deserta ”.
12 E il Signore allontanerà la gente, e crescerà l'abbandono di quella rimasta nel paese.12 Et longe adducet Dominus homines,
et magna erit desolatio in medio terrae;
13 Vi sarà ancora, della sua popolazione, appena il decimo, ma tornerà a esser esposta all'ingiuria; come un terebinto e come una quercia che si erge spandendo i propri rami: il seme santo sarà quello che si ergerà sostegno in essa.13 et adhuc in ea decimatio,
et rursus excisioni tradetur
sicut terebinthus et sicut quercus,
in quibus deiectis manebit aliquid stabile.
Semen sanctum erit id quod steterit in ea.