Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Proverbi 17


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Meglio un tozzo di pane secco con tranquillità
che una casa piena di banchetti con discordia.
1 Melior est buccella sicca cum gaudio
quam domus plena victimis cum jurgio.
2 Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all’eredità.
2 Servus sapiens dominabitur filiis stultis,
et inter fratres hæreditatem dividet.
3 Il crogiuolo è per l’argento e il forno per l’oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
3 Sicut igne probatur argentum et aurum camino,
ita corda probat Dominus.
4 Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
4 Malus obedit linguæ iniquæ,
et fallax obtemperat labiis mendacibus.
5 Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito.
5 Qui despicit pauperem exprobrat factori ejus,
et qui ruina lætatur alterius non erit impunitus.
6 Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.
6 Corona senum filii filiorum,
et gloria filiorum patres eorum.
7 Non s’addice all’insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
7 Non decent stultum verba composita,
nec principem labium mentiens.
8 Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede:
dovunque egli si volga ottiene successo.
8 Gemma gratissima exspectatio præstolantis ;
quocumque se vertit, prudenter intelligit.
9 Chi copre la colpa cerca l’amicizia,
ma chi la divulga divide gli amici.
9 Qui celat delictum quærit amicitias ;
qui altero sermone repetit, separat fœderatos.
10 Fa più effetto un rimprovero all’assennato
che cento percosse allo stolto.
10 Plus proficit correptio apud prudentem,
quam centum plagæ apud stultum.
11 Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
11 Semper jurgia quærit malus :
angelus autem crudelis mittetur contra eum.
12 Meglio incontrare un’orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
12 Expedit magis ursæ occurrere raptis fœtibus,
quam fatuo confidenti in stultitia sua.
13 A chi rende male per bene
non si allontanerà la sventura dalla sua casa.
13 Qui reddit mala pro bonis,
non recedet malum de domo ejus.
14 Iniziare un litigio è come aprire una diga;
prima che la lite si esasperi, troncala.
14 Qui dimittit aquam caput est jurgiorum,
et antequam patiatur contumeliam judicium deserit.
15 Assolvere il reo e condannare il giusto:
ecco due cose che il Signore ha in orrore.
15 Qui justificat impium, et qui condemnat justum,
abominabilis est uterque apud Deum.
16 A che serve il denaro in mano allo stolto?
Per comprare la sapienza, se non ha senno?
16 Quid prodest stulto habere divitias,
cum sapientiam emere non possit ?
Qui altum facit domum suam quærit ruinam,
et qui evitat discere incidet in mala.
17 Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
17 Omni tempore diligit qui amicus est,
et frater in angustiis comprobatur.
18 È privo di senno l’uomo che dà la sua mano
e si fa garante per il suo prossimo.
18 Stultus homo plaudet manibus,
cum spoponderit pro amico suo.
19 Chi ama la rissa ama il delitto,
chi ingrandisce la sua porta cerca la rovina.
19 Qui meditatur discordias diligit rixas,
et qui exaltat ostium quærit ruinam.
20 Chi ha un cuore perverso non troverà mai felicità
e chi ha la lingua tortuosa cadrà in rovina.
20 Qui perversi cordis est non inveniet bonum,
et qui vertit linguam incidet in malum.
21 Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non gioirà il padre di uno sciocco.
21 Natus est stultus in ignominiam suam ;
sed nec pater in fatuo lætabitur.
22 Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito depresso inaridisce le ossa.
22 Animus gaudens ætatem floridam facit ;
spiritus tristis exsiccat ossa.
23 L’iniquo accetta regali sotto banco
per deviare il corso della giustizia.
23 Munera de sinu impius accipit,
ut pervertat semitas judicii.
24 L’uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
24 In facie prudentis lucet sapientia ;
oculi stultorum in finibus terræ.
25 Un figlio stolto è un tormento per il padre
e un’amarezza per colei che lo ha partorito.
25 Ira patris filius stultus,
et dolor matris quæ genuit eum.
26 Certo non è bene punire chi ha ragione,
colpire gente perbene è contro la giustizia.
26 Non est bonum damnum inferre justo,
nec percutere principem qui recta judicat.
27 Chi è parco di parole possiede la scienza
e chi è di spirito calmo è un uomo prudente.
27 Qui moderatur sermones suos doctus et prudens est,
et pretiosi spiritus vir eruditus.
28 Anche lo stolto, se tace, passa per saggio,
e per intelligente se tiene chiuse le labbra.
28 Stultus quoque, si tacuerit, sapiens reputabitur,
et si compresserit labia sua, intelligens.