Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 9


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Giobbe rispose dicendo:

1 E GIOBBE rispose e disse:
2 In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?
2 Veramente io so ch’egli è così; E come si giustificherebbe l’uomo appo Iddio?
3 Se uno volesse disputare con lui,
non gli risponderebbe una volta su mille.
3 Se Iddio vuol litigar con lui, Egli non gli potrà rispondere d’infra mille articoli ad un solo.
4 Saggio di mente, potente per la forza,
chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo?
4 Egli è savio di cuore, e potente di forza; Chi si è mai indurato contro a lui, ed è prosperato?
5 Sposta le montagne e non lo sanno,
egli nella sua ira le sconvolge.
5 Contro a lui, che spianta i monti, Senza che si possa sapere come egli li abbia rivolti sottosopra nella sua ira;
6 Scuote la terra dal suo posto
e le sue colonne tremano.
6 Che crolla la terra, e la smuove dal luogo suo; E da cui le colonne di essa sono scosse;
7 Comanda al sole ed esso non sorge
e alle stelle pone il suo sigillo.
7 Che parla al sole, ed esso non si leva; Che tiene suggellate le stelle;
8 Egli da solo stende i cieli
e cammina sulle onde del mare.
8 Che distende tutto solo i cieli, E calca le sommità del mare;
9 Crea l'Orsa e l'Orione,
le Pleiadi e i penetrali del cielo australe.
9 Che ha fatto i segni del Carro, dell’Orione, delle Gallinelle, E quelli che sono in fondo all’Austro;
10 Fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare.
10 Che fa cose tanto grandi, che non si possono investigare; E tante cose maravigliose che non si possono annoverare.
11 Ecco, mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non m'accorgo.
11 Ecco, egli passerà davanti a me, ed io nol vedrò; Ripasserà, ed io non lo scorgerò.
12 Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: "Che fai?".
12 Ecco, egli rapirà, e chi gli farà far restituzione? Chi gli dirà: Che fai?
13 Dio non ritira la sua collera:
sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab.
13 Iddio non raffrena l’ira sua; Sotto lui sono atterrati i bravi campioni
14 Tanto meno io potrei rispondergli,
trovare parole da dirgli!
14 Quanto meno gli risponderei io, Ed userei parole scelte contro a lui?
15 Se avessi anche ragione, non risponderei,
al mio giudice dovrei domandare pietà.
15 Io, che quantunque fossi giusto, non risponderei, Anzi chiederei grazia al mio Giudice.
16 Se io lo invocassi e mi rispondesse,
non crederei che voglia ascoltare la mia voce.
16 Se io grido, ed egli mi risponde, Pur non potrò credere ch’egli abbia ascoltata la mia voce;
17 Egli con una tempesta mi schiaccia,
moltiplica le mie piaghe senza ragione,
17 Conciossiachè egli mi abbia conquiso con un turbo, E mi abbia date di molte battiture senza cagione.
18 non mi lascia riprendere il fiato,
anzi mi sazia di amarezze.
18 Egli non mi permette pur di respirare; Perciocchè egli mi sazia di amaritudini.
19 Se si tratta di forza, è lui che dà il vigore;
se di giustizia, chi potrà citarlo?
19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; Se di giudicio, chi mi citerà?
20 Se avessi ragione, il mio parlare mi
condannerebbe;
se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo.
20 Benchè io sia giusto, la mia bocca mi condannerà; Quantunque io sia intiero, ella mi dichiarerà perverso.
21 Sono innocente? Non lo so neppure io,
detesto la mia vita!
21 Benchè io sia intiero, io non riconoscerò me stesso; Io avrò a sdegno la vita mia
22 Per questo io dico: "È la stessa cosa":
egli fa perire l'innocente e il reo!
22 Egli è tutt’uno; perciò ho detto: Egli distrugge ugualmente l’uomo intiero e l’empio.
23 Se un flagello uccide all'improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
23 Se è un flagello, egli uccide in un momento; Ma egli si beffa della prova degl’innocenti.
24 La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei suoi giudici;
se non lui, chi dunque sarà?
24 La terra è data in mano all’empio, Il qual copre la faccia de’ giudici di essa. Ora, se Iddio non fa questo, chi è egli dunque?
25 I miei giorni passano più veloci d'un corriere,
fuggono senza godere alcun bene,
25 Ma i miei giorni sono stati più leggieri che un corriero; Son fuggiti via, non hanno goduto il bene;
26 volano come barche di giunchi,
come aquila che piomba sulla preda.
26 Son trascorsi come saette, Come un’aquila che vola frettolosa al pasto.
27 Se dico: "Voglio dimenticare il mio gemito,
cambiare il mio volto ed essere lieto",
27 Se io dico: Io dimenticherò il mio lamento, Io lascerò il mio cruccio, e mi rinforzerò;
28 mi spavento per tutti i miei dolori;
so bene che non mi dichiarerai innocente.
28 Io sono spaventato di tutti i miei tormenti, Io so che tu non mi reputerai innocente.
29 Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
29 Io sarò reo; Perchè adunque mi affaticherei in vano?
30 Anche se mi lavassi con la neve
e pulissi con la soda le mie mani,
30 Quando io mi fossi lavato con acque di neve, E nettatomi le mani col sapone;
31 allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
31 Allora pure tu mi tufferesti in una fossa, E i miei vestimenti mi avrebbero in abbominio.
32 Poiché non è uomo come me, che io possa
rispondergli:
"Presentiamoci alla pari in giudizio".
32 Perciocchè egli non è un uomo, come son io, perchè io gli risponda, E perchè noi veniamo insieme a giudicio.
33 Non c'è fra noi due un arbitro
che ponga la mano su noi due.
33 Ei non v’è niuno che possa dar sentenza fra noi, Che possa metter la mano sopra amendue noi.
34 Allontani da me la sua verga
sì che non mi spaventi il suo terrore:
34 Ma rimuova egli pur la sua verga d’addosso a me, E non mi conturbi il suo spavento.
35 allora io potrò parlare senza temerlo,
perché così non sono in me stesso.
35 Allora io parlerò, e non avrò paura di lui; Perciocchè in questo stato io non sono in me stesso