Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 24


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Perché l'Onnipotente non si riserva i suoi tempi
e i suoi fedeli non vedono i suoi giorni?
1 All'Onnipotente i tempi non sono ascosi; ma quelli, che lo conoscono i giorni di lui non conoscono:
2 I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le menano al pascolo;
2 Altri trasportarono i termini, predarono i greggi, e li conducono a pascolare.
3 portano via l'asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
3 Menaron via l'asino dei pupilli, per pegno si presero il bue della vedova.
4 Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
4 Gettaron per terra i disegni de' poverelli, e oppressero tutti i mansueti della terra.
5 Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
5 Altri quasi asini salvatici del deserto se ne vanno al loro lavoro; vigilanti a rubare approntano il pane pe' lor figliuoli.
6 Mietono nel campo non loro;
racimolano la vigna del malvagio.
6 Mietono il campo altrui, e vendemmian la vigna di quelli, che furon da loro oppressi con violenza.
7 Nudi passan la notte, senza panni,
non hanno da coprirsi contro il freddo.
7 Lasciano ignudi gli uomini, togliendo le vesti a quelli, che non hanno altro per ripararsi dal freddo,
8 Dagli scrosci dei monti sono bagnati,
per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce.
8 I quali restan bagnati dalle piogge dei monti, e non avendo onde coprirsi si rintanano nei massi.
9 Rapiscono con violenza l'orfano
e prendono in pegno ciò che copre il povero.
9 Depredarono violentemente i pupilli, e spogliarono la turba de' poveri.
10 Ignudi se ne vanno, senza vesti
e affamati portano i covoni.
10 Rubarono delle spighe a gente ignuda, e che sen va senza vestito, e soffre la fame.
11 Tra i filari frangono le olive,
pigiano l'uva e soffrono la sete.
11 Passano il meriggio tralle ammassate robbe di quelli, i quali pigiando le loro uve soffron la sete.
12 Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l'anima dei feriti grida aiuto:
Dio non presta attenzione alle loro preghiere.
12 Fecero sospirare gli uomini nelle città, e il sangue degli uccisi gettò le strida; e Dio non lascia tali cose impunite.
13 Altri odiano la luce,
non ne vogliono riconoscere le vie
né vogliono batterne i sentieri.
13 Essi furono ribelli alla luce, non conobbero le vie di Dio, né rientrarono nelle sue strade.
14 Quando non c'è luce, si alza l'omicida
per uccidere il misero e il povero;
nella notte si aggira il ladro
e si mette un velo sul volto.
14 Di gran mattino si alza l'omicida, uccide il meschino, e il povero; e di notte la fa da ladrone.
15 L'occhio dell'adultero spia il buio
e pensa: "Nessun occhio mi osserva!".
15 L'occhio dell'adultero sta attento al crepuscolo, e dice: Occhio non mi vedrà; e imbacucca il suo capo.
16 Nelle tenebre forzano le case,
di giorno se ne stanno nascosti:
non vogliono saperne della luce;
16 Sforzano al buio le case, come il giorno eran rimasi d'accordo, e odiano, la luce.
17 l'alba è per tutti loro come spettro di morte;
quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo.
17 Se repentinamente spunta l'aurora, la credono un'ombra di morte, e cosi vanno di notte, come di giorno.
18 Fuggono veloci di fronte al giorno;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si volgono più per la strada delle vigne.
18 Egli è più mobile, che la superficie dell'acqua; maledetta sia sopra la terra la sua eredità, ed ei non passeggi per le sue vigne.
19 Come siccità e calore assorbono le acque nevose,
così la morte rapisce il peccatore.
19 Dalle acque di neve passi agli eccessivi calori, e il peccato di lui va sino, all'inferno.
20 Il seno che l'ha portato lo dimentica,
i vermi ne fanno la loro delizia,
non se ne conserva la memoria
ed è troncata come un albero l'iniquità.
20 Si scordi di lui la misericordia: sua delizia siano i vermi; non se ne faccia memoria, ma egli sia fatto in pezzi, come pianta, che non da frutto.
21 Egli maltratta la sterile che non genera
e non fa del bene alla vedova.
21 Perocché egli ha divorata la sterile, che non fa figliuoli, e non fece del bene alla vedova.
22 Ma egli con la sua forza trascina i potenti,
sorge quando più non può contare sulla vita.
22 Ha gettati per terra i forti colla sua possanza; ma quando starà meglio in piedi, non si terrà sicuro della sua vita.
23 Anche Dio gli concede sicurezza ed egli sta saldo,
ma i suoi occhi sono sopra la sua condotta.
23 Diegli Dio tempo di penitenza, ed ei ne abusa a divenir più superbo: ma egli tien fissi gli occhi su' suoi andamenti.
24 Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono buttati giù come tutti i mortali,
falciati come la testa di una spiga.
24 Si sono alzati in alto per poco tempo, e non dureranno, e saranno umiliati come tutti gli altri, saran tolti via, e recisi, come i capi delle spighe.
25 Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?
25 Che se la bisogna non va così, chi potrà convincermi di menzogna, e accusare le mie parole dinanzi a Dio?