Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 26


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La cospirazione del Sinedrio

1Ed avvenne che Gesù, terminati tutti questi ragionamenti, disse ai suoi discepoli:2Voi sapete che fra due giorni è Pasqua, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifìsso.3Allora si adunarono i principi dei sacerdoti e gli anziani del popolo nell'atrio del sommo sacerdote, detto Caifa,4e tennero consiglio per impadronirsi di Gesù con inganno e farlo morire.5Ma dicevano: Non di festa, perchè non nasca tumulto nel popolo.

La cena di Betania

6Or essendo Gesù a Befania in casa di Simone il lebbroso,7gli si appressò una donna con un vaso di alabastro pieno d'unguento prezioso, e lo sparse sul capo di lui che stava a mensa.8Veduto ciò, i discepoli dissero indignati: A che tanto scialacquo?9Quest'unguento si poteva vendere a caro prezzo e dare ai poveri.10Ma Gesù accortosene, disse loro: Perchè recate molestia a questa donna? Ha fatto un'opera veramente buona verso di me.11Chè i poveri li avrete sempre con voi, me però non sempre mi avrete.12Costei, spargendo quest'unguento sul mio corpo, lo ha fatto per il mio seppellimento.13In verità vi dico: in tutto il mondo, ovunque sarà predicato questo Vangelo, sarà detto in sua ricordanza ciò che essa b a fatto.

Il patto di Giuda

14Allora uno dei dodici, detto Giuda Iscariote, andato dai principi dei sacerdoti,15disse loro: Che siete pronti a darmi, se io ve lo consegnerò? Ed essi gli fissarono trenta danari d'argento.16E da quel momento cercava l'opportunità di tradirlo.

L'ultima cena

17Il primo giorno degli azzimi, i discepoli s'accostarono a Gesù e gli dissero: Dove vuoi che ti apparecchiamo per mangiare la Pasqua?18Gesù rispose: Andate in città, dal tale, e ditegli: Il Maestro dice: il tempo mio è vicino; vengo da te a far la Pasqua coi miei discepoli.19E i discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù e prepararono la Pasqua.20E quando fu sera, si mise a tavola coi suoi dodici apostoli.

Il traditore svelato

21E mentre mangiavano disse: In verità vi dico: uno di voi mi tradirà.22E molto rattristati, presero a dirgli uno dopo l'altro: Sono forse io, Signore?23Ma egli rispose: Colui che mette meco la mano nel piatto, quello mi tradirà.24Il Figlio dell'uomo, certamente, se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo per cui il Figlio dell'uomo è tradito: era meglio per lui che non fosse mai nato quell'uomo.25Or Giuda, che lo tradiva prese a dire: Son forse io, Maestro? Gli rispose: Tu l'hai detto.

Istituzione della SS. Eucaristia

26Or mentre cenavano Gesù prese del pane, lo benedisse, lo spezzò; lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e mangiate: questo è il mio corpo.27E preso il calice, rese le grazie, e lo diede loro dicendo: Bevetene tutti;28chè questo è il mio sangue del nuovo testamento, il quale per molti sarà sparso in remissione dei peccati.29Vi assicuro che non berrò più di questo frutto della vite fino a quel giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio.

Gesù predice l'abbandono dei discepoli

30E cantato l'inno andarono al monte Oliveto.31Allora Gesù disse loro: Tutti voi patirete scandalo per causa mia in questa notte; poiché sta scritto: Percoterò il pastore e saran disperse le pecore del gregge;32ma risuscitato che io sia, vi precederò in Galilea.33Pietro prese a dirgli: Quand'anche tutti patissero scandalo a cagion tua, io non mi scandalizzerò mai.34Gesù gli disse: Ti dico in verità, che in questa notte, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte.35E Pietro a lui: Anche se dovessi morir con te, non ti rinnegherò. Lo stesso dissero puro tutti i discepoli.

Al Getsemani

36Allora Gesù andò con essi in un podere chiamato Getsemani, o disse ai suoi discepoli: Fermatevi qui mentre io vado là a pregare.37E presi con sè Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a rattristarsi e ad essere mesto.38Allora disse loro: L'anima mia è triste fino alla morte: restate qui e vegliate con me.39E andato un poco più in là, si prostrò a terra a pregare, dicendo: Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice; peraltro non come io voglio, ma come vuoi tu.40E andò dai suoi discepoli e li trovò addormentati, e dice a Pietro: Così non avete potuto vegliar meco neppure un'ora?41Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione: chè lo spirito, veramente, è pronto, ma la carne è debole.42Di nuovo per la seconda volta, andò e pregò dicendo: Padre mio, se questo calice non può allontanarsi da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà.43E tornato di nuovo, li trovò addormentati, chè i loro occhi erano oppressi.44E, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la, terza volta ripetendo le stesse parole.45Poi torna dai suoi discepoli e dice loro: Dormite pure e riposatevi: è vicina l'ora; e il Figlio dell'uomo sarà dato nello mani dei peccatori.46Alzatevi, andiamo; ecco s'avvicina chi mi tradisce.

Tradimento di Giuda. Cattura di Gesù

47Mentre egli ancora parlava ecco arrivare Giuda uno dei dodici con gran gente armata di spade e di bastoni mandata dai principi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo.48Or il traditore aveva dato loro il segno, dicendo: Chi bacerò, è lui: pigliatelo.49E subito, accostatosi a Gesù, disse: Salve, Maestro. E lo baciò.50Gesù gli disse: Amico, che sei venuto a fare? Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo catturarono.51Ed ecco uno di quelli che erano con Gesù, metter mano alla spada, sfoderarla, percuotere un servo del sommo sacerdote e mozzargli un orecchio.52Allora Gesù gli disse: Rimetti la tua spada al suo posto; perchè chi impugnerà la spada, di spada perirà.53Credi forse che io non possa pregare il Padre, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli?54E allora come si adempirebbero le scritture, secondo le quali bisogna che avvenga così?55In quello stesso momento Gesù disse alle turbe: Siete venuti con spade e bastoni a prendermi come se fossi un ladrone; ogni giorno sedevo tra voi nel tempio ad insegnare e non mi avete preso.56Ma tutto questo è avvenuto affinchè si adempiano le scrittore dei profeti. Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.

Gesù davanti al Sinedrio

57Ma quelli che avevano preso Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, dove s'erano adunati gli Scribi e gli anziani.58E Pietro lo seguiva alla lontana fino all'atrio del sommo sacerdote. Ed entrato dentro, sedeva coi servi per vedere come la cosa andrebbe a finire.59Or i principi dei sacerdoti con tutto il Sinedrio cercarono false testimonianze contro Gesù, per farlo morire,60e non ne trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni.61Finalmente vennero due falsi testimoni che dissero: Costui ha detto: Posso distruggere il tempio di Dio e riedificarlo in tre giorni.62E alzatosi il sommo sacerdote gli disse: Non rispondi nulla a quanto essi depongono contro di te?63Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote riprese: Ti scongiuro per il Dio vivente a dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio.64Gesù gli rispose: Tu l'hai detto: anzi vi aggiungo che di qui in avanti vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della potenza di Dio, venire sulle nubi del Cielo.65Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: Egli ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, l'avete sentita ora la bestemmia.66Che ve ne pare? Quelli risposero: E' reo di morte.67Allora gli sputarono in faccia e gli dettero dei pugni e altri Lo schiaffeggiarono,68dicendo: Indovinaci, Cristo, chi mai ti ha percosso?

Le negazioni di Pietro

69Pietro intanto stava seduto fuori nell'atrio; e gli s'accostò una serva, dicendo: Anche tu eri con Gesù Galileo.70Ma egli negò dinanzi a tutti, dicendo: Non so quel che tu dica.71E mentre usciva dalla porta, lo vide un'altra serva, che disse ai circostanti: Anche questo era con Gesù Nazareno.72Ed egli negò di nuovo giurando: Non conosco quell'uomo.73E poco dopo i circostanti s'appressarono e dissero a Pietro: Certamente anche tu devi essere di quelli; già, anche la tua parlata ti fa riconoscere.74Allora cominciò a imprecare e a spergiurare di non conoscere quell'uomo. E subito il gallo cantò.75E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che gli aveva detto: Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte. E uscito fuori, pianse amaramente.