Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 11


font

I messi di Giovanni

1E quando ebbe finito di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli Gesù partì di là, per insegnare e predicare nelle loro città.2Or Giovanni, avendo udite nella prigione le opere di Cristo, mandò due dei suoi discepoli3a dirgli: Sei tu quello che ha da venire, o dobbiamo aspettare un altro?4E Gesù rispose loro: Andate a riferire a Giovanni quel che udite e vedete:5i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella;6ed è beato chi non si sarà scandalizzato di me.

Elogio del Battista

7Partiti quelli, Gesù incominciò a parlare alle turbe di Giovanni e a dire: Che siete andati a vedere nel deserto? una canna agitata dal vento?8Ma che siete andati a vedere? un uomo vestito mollemente? Ecco, quelli che portano delle morbide vesti stanno nei palazzi dei re.9Ma che siete andati a vedere? un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta.10Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando innanzi a te il mio angelo per preparare la tua via dinanzi a to.11In verità vi dico: Tra i nati di donna non è mai sorto alcuno più grande di Giovanni Battista: eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.12E dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora il regno dei cieli si acquista colla forza e se lo afferrano i violenti,13che tutti i profeti e la legge han profetato sino a Giovanni.14E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.15Chi ha orecchi da intendere intenda.16Ma a chi paragonerò io questa generazione? E' simile a quei ragazzi che, seduti in piazza, gridano ai loro compagni:17Abbiamo sonato e non avete ballato, abbiamo intonato lamenti e non avete pianto.18Difatti è venuto Giovanni, che non mangia e nè beve e dicono: Ha il demonio.19E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un bevono, amico di pubblicani e di peccatori. Così alla sapienza è stata resa giustizia dai suoi figli.

Rimprovero alle città impenitenti

20Allora egli cominciò a rimproverare le città nelle quali era stata operata la maggior parte dei suoi miracoli, perchè non si erano ravvedute:21Guai a te, Corozain, guai a te, Betsaida: chè se in Tiro e Sidone fossero avvenuti i miracoli fatti in mezzo a voi, già da gran tempo, in cilicio e cenere, avrebbero fatto penitenza.22E però vi dico: a Tiro e a Sidone s'userà maggior clemenza che a voi nel giorno del giudizio.23E tu, Cafarnao, sarai forse esaltata fino al cielo? Tu scenderai sino all'inferno: chè se in Sodoma fossero avvenuti i miracoli operati in te, forse sussisterebbe aneli'oggi.24E però vi dico: s'userà maggior clemenza al paese di Sodoma che a te nel giorno del giudizio.

La redenzione

25Allora Gesù prese a dire: Ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai nascoste queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.26Così, o Padre, perchè sì ti è piaciuto.27Tutto è stato affidato a me dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio se non il Padre; e nessuno conosce il Padre tranne il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo.28Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò.29Prendete su di voi il mio giogo, e imparate da me che sono mansueto ed umile di cuore; e troverete riposo alle anime vostre;30perché il mio giogo è soave e leggero il mio carico.