Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Esodo 27


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Giobbe espone a Dio la sua miseria, e gli chiede ragione del suo operato

1« La vita dell'uomo sulla terra è una milizia, e i suoi giorni sono come la giornata d'un salariato.2Come lo schiavo sospira l'ombra, e l'operaio aspetta la fine del suo lavoro,3così, essendomi toccati mesi vuoti, ho contato le notti d'affanno.4Se mi metto a dormire, dico: Quando mi leverò? E poi di nuovo dovrò aspettare la sera, pieno d'affanni fino alla notte.5La mia carne è rivestita di putredine e di croste terrose, la mia pelle è secca e raggrinzita,6i miei giorni son passati più veloci dell'attimo in cui dal tessitore è recisa la tela, e sono svaniti senza speranza.7Ricordati che la mia vita è un soffio, che l'occhio mio non tornerà a vedere la felicità.8Lo sguardo dell'uomo non mi vedrà: mi cercherai ed io non sarò più.9Come si consuma una nube e dilegua, così chi scende nel soggiorno dei morti non ne uscirà.10Non tornerà più nella sua casa, nè più lo ravviserà la sua dimora.11Per questo non risparmierò la mia bocca, parlerò nell'angoscia del mio spirito, ragionerò nell'amarezza dell'anima mia.12Son forse io il mare, o un mostro marino, chè m'hai chiuso in un carcere?13Se io dico: il mio letto mi consolerà, avrò sollievo parlando meco sul mio giaciglio,14tu mi spaventerai con sogni, mi terrai agitato con orrende visioni.15Per questo l'anima mia preferisce d'essere soffocata, e le mie ossa bramano la morte:16son senza speranza; la vita mi fugge. Abbi pietà di me, perchè i miei giorni sono un niente.17Che cosa è l'uomo, che tu ne fai tanto conto? E perchè poni in lui il tuo cuore?18Lo visiti la mattina presto e lo metti subito alla prova.19Quando avrai pietà di me, e mi permetterai d'inghiottire la mia saliva?20Ho peccato: che devo farti, o custode degli uomini? Perchè mi hai posto contro di te, ed io son divenuto grave a me stesso?21Perchè non perdoni il mio peccato? Perchè non togli la mia iniquità? Ecco presto dormirò nella polvere, e se domattina mi cercherai, io non sarò più ».