Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Sapienza 6


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 Val meglio la sapienza che la forza, de l’uomo prudente più che il robusto.1 Audite ergo, reges, et intellegite;
discite, iudices finium terrae.
2 Ascoltate adunque, o re, e intendete: imparate, o voi che giudicate i confini della terra.2 Praebete aures, vos, qui continetis multitudines
et placetis vobis in turbis nationum.
3 Porgete orecchio, voi che dominate le folle, e vi compiacete delle masse di popoli.3 Quoniam data est a Domino potestas vobis
et dominatio ab Altissimo,
qui interrogabit opera vestra
et cogitationes scrutabitur,
4 Dal Signore vi fu dato il dominio e l’impero dall’Altissimo; il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i pensieri.4 quoniam, cum essetis ministri regni illius,
non recte iudicastis
nec custodistis legem
neque secundum voluntatem Dei ambulastis.
5 Perchè, ministri del suo regno, non avete governato rettamente, nè avete osservato la legge di giustizia, nè secondo il volere di Dio avete camminato.5 Horrende et cito instabit vobis,
quoniam iudicium durissimum his, qui praesunt, fiet;
6 Terribile e veloce e’ piomberà su voi; chè rigorosissimo giudizio sarà fatto di quei che stanno in alto.6 exiguo enim conceditur misericordia,
potentes autem potenter tormento interrogabuntur.
7 Al tapino invero si usa misericordia, ma i potenti saranno potentemente puniti!7 Non enim subtrahet personam cuiusquam Deus
nec verebitur magnitudinem cuiusquam,
quoniam pusillum et magnum ipse fecit,
et aequaliter cura est illi de omnibus;
8 Perchè non indietreggerà dinanzi a persona il Signore di tutti, nè avrà soggezione della grandezza di nessuno; chè il grande e il piccolo gli ha fatti lui e ha cura ugualmente di tutti.8 potentibus autem durum instat scrutinium.
9 Ma ai potenti sovrasta più rigoroso giudizio.9 Ad vos ergo, reges, sunt hi sermones mei,
ut discatis sapientiam et non excidatis.
10 A voi pertanto, o re, [son rivolte] le mie parole, perchè impariate la sapienza e non cediate.10 Qui enim custodierint iusta iuste, iustificabuntur;
et, qui didicerint ista, invenient defensionem.
11 Coloro infatti che osservano giustamente le cose giuste, saran giustificati, e quei che le avranno imparate, troveranno come rispondere [a propria difesa].11 Concupiscite ergo sermones meos,
diligite illos et habebitis disciplinam.
12 Abbiate dunque bramosia delle mie parole, amatele [e consideratele] e sarete ammaestrati.12 Clara est et, quae numquam marcescit, sapientia;
et facile videtur ab his, qui diligunt eam,
et invenitur ab his, qui quaerunt illam.
13 Splendida e immarcescibile è la sapienza, e facilmente scorta da coloro che l’amano, e trovata da quei che la cercano.13 Praeoccupat, qui eam concupiscunt,
ut prior se ostendat illis.
14 Previene [anzi] quei che là bramano, col mostrarsi loro la prima.14 Qui de luce vigilaverit ad illam, non laborabit,
assidentem enim illam foribus suis inveniet.
15 Chi sta su di buon mattino in cerca di lei, non avrà da faticare, chè la troverà seduta alla sua porta.15 Cogitare ergo de illa sensus est consummatio;
et, qui vigilaverit propter illam, cito securus erit.
16 Pensare ad essa è la perfezione del senno, e chi veglia a cagion sua, presto sarà sgombro da cure.16 Quoniam dignos se ipsa circuit quaerens
et in viis ostendit se illis hilariter
et in omni providentia occurrit illis.
17 Perchè ella stessa va intorno cercando chi è degno di lei, e per le vie si mostra loro di buon grado, e in ogni [loro] divisamento si fa incontro ad essi.17 Initium enim illius verissima est disciplinae concupiscentia,
cura vero disciplinae dilectio est,
18 Il princìpio di essa invero, è una sincerissima brama d’istruzione,18 et dilectio custodia legum illius est,
custoditio autem legum confirmatio incorruptionis est,
19 e la premura d’istruzione è amore; l'amore poi è osservanza delle sue leggi, e l'adempimento delle leggi è sicurezza d'immortalità;19 incorruptio autem facit esse proximum Deo;
20 ma l'immortalità fa esser vicini a Dio:20 concupiscentia itaque sapientiae deducit ad regnum.
21 la brama pertanto della sapienza conduce al regno (eterno).21 Si ergo delectamini sedibus et sceptris, o reges populi,
colite sapientiam, ut in perpetuum regnetis.
22 Se quindi vi compiacete di troni e di scettri, o dominatori di popoli, amate [e onorate] la sapienza, per regnare in eterno.22 Quid est autem sapientia et quemadmodum facta sit, referam
et non abscondam a vobis sacramenta Dei,
sed ab initio nativitatis investigabo
et ponam in lucem scientiam illius
et non praeteribo veritatem.
23 Amate la luce della sapienza, voi tutti che siete a capo di popoli.23 Neque cum invidia tabescente iter habebo,
quoniam ista non erit particeps sapientiae.
24 Cosa poi sia la sapienza e quale la sua origine, io [vi] annuncerò, nè vi nasconderò i misteri di Dio; ma dal principio della creazione andrò Investigando e porrò in luce la nozione di essa, e non dissimulerò la verità.24 Multitudo autem sapientium sanitas est orbis terrarum,
et rex sapiens stabilimentum populi est.
25 Nè mi accompagnerò con l'invidia che si strugge, perchè questa non avrà parte nella sapienza.25 Ergo accipite disciplinam per sermones meos,
et proderit vobis.
26 La moltitudine de' sapienti è salvezza del mondo, e un re prudente, stabilità del popolo.
27 Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole, e ne avrete vantaggio.