Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Sapienza 11


font

La Sapienza guida gli Ebrei nel deserto: la punizione de' loro nemici.

1Diresse bene le loro imprese per mano di un santo profeta.2Traversaron deserti disabitati, e in luoghi impraticabili drizzaron le tende.3Tennero testa ai nemici e fecer vendetta degli avversari.4Assetati t‘invocarono, ed ebber acqua da una rupe scoscesa e ristoro alla sete da duro macigno.5Con ciò stesso con cui furon puniti i loro nemici, rimasti senza acque da bere, mentre godevano i figliuoli di Israele della loro abbondanza,6con ciò, essendo essi nel bisogno, furon beneficati.7Invece infatti d’una fonte di fiume perenne, umano sangue tu desti agl'ingiusti;8e mentre soffrivan costoro in pena degli uccisi bambini, tu desti a quelli acqua abbondante contro ogni speranza;9mostrando, con la sete d'allora, come tu esaltavi i tuoi e punivi i loro avversari.10Durante tal prova, invero, benché castigati con misericordia, poterono intendere qual fosse stato il tormento degli empi, giudicati con ira.11Gli uni tu provasti come un padre che ammonisce; gli altri, come un re severo che tortura, li condannasti.12Assenti invero e presenti essi furono ugualmente tormentati.13Perchè una doppia tristezza li colse, e un gemito al ricordo del passato.14Quando infatti appresero che dai loro tormenti traevan beneficio quegli [altri], riconobbero il Signore, meravigliati dell'esito degli avvenimenti.15E colui che, esposto [già] barbaramente e buttato in [acqua], avevan schernito l'ammirarono alla fine degli eventi, quand’ebbero a soffrire una sete ben diversa da quella de' giusti.16In pena poi degli Insipienti pensieri della loro iniquità, per cui ingannati adoravano rettili irragionevoli e vili bestie, mandasti loro una moltitudine di bruti animali per punirli,17perchè imparassero come son le cose stesse, con cui uno pecca, con quelle è tormentato.18Non mancava modo, invero, alla onnipotente tua mano, che ha creato il mondo da informe materia, di mandar contro loro un branco di orsi o de' feroci leoni,19o sconosciute fiere dì nuova creazione, piene di furore, o spiranti alito infocato, o esalanti lezzo di fumo, o lanelanti dagli occhi tremende scintille,20e tali, che non solo il loro morso poteva stritolarli, ma la stessa vista farli morir di spavento.21E anche senza di questo, potevan stramazzare per un soffio solo, perseguitati dalle lor proprie azioni, e dispersi dal soffio della tua potenza; ma tutto tu disponesti in misura, numero e peso.22Perchè grandeggiar di potenza è sempre in tua mano, e alla forza del tuo braccio chi potrebbe resistere?23Come un peso che fa traboccar la bilancia è il mondo tutto dinanzi a te, e come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra!24Ma di tutti tu hai compassione, [appunto] perchè tutto puoi: e dissimuli i peccati degli uomini in attesa di penitenza.25Ami invero gli esseri tutti, e nulla abomini di quanto hai fatto. Perchè, se avessi odiato una cosa, non l’avresti prodotta nè fatta.26E come potrebbe sussistere alcunché se tu non l’avessi voluto? o conservarsi ciò che non fu da te chiamato [all’esistenza] ?27Ma tutti gli esseri tu risparmi, perchè son tuoi, o Signore, amico de’ viventi.